Si è tenuto ieri, 20 maggio, il tradizionale appuntamento con la “Giornata delle Oasi” che ogni primavera promuove e anima le oasi WWF in tutta Italia. Come già avvenuto in passato, anche per il 2018 sono stati interessati dalla manifestazione alcuni siti naturalistici nel Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, che si estende lungo la costa toscana tra l’area di Lucca e il confine con il livornese, comprendendo il territorio che va da Pisa al mare e i circa 12 km che separano l’aeroporto pisano dal litorale. Parco che nei prossimi giorni (dal 23 al 27 maggio) vivrà anche la propria festa annuale (“Festa del Parco 2018”), che ricomprende la “Giornata europea dei parchi” festeggiata il 24 maggio.
La giornata delle oasi WWF, come ogni iniziativa che si svolge nel parco, dà ogni volta occasione per ricordare un significativo esempio toscano di come possano convivere in uno stesso territorio un’infrastruttura aeroportuale di grandi dimensioni e un grande parco, con riserve naturali, boschi, specchi d’acqua, flora e fauna protette, attività agricole, allevamenti biologici, aperto alla fruizione pubblica con percorsi ciclabili e pedonali, centri per attività didattiche, punti di ristoro. Le oasi interessate dall’evento di ieri sono state il “Bosco di Cornacchiaia” e le “Dune di Tirrenia”.
Ricordiamo in particolare l’oasi WWF “Bosco di Cornacchiaia”, all’estremità meridionale della tenuta di Tombolo, parte più preservata della foresta del parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, posta all’interno del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) “Selva Pisana”, classificata come Core Area del Sito Riserva della Biosfera UNESCO “Selva Costiere di Toscana” e protetta dalla Convenzione Internazionale sulle Zone Umide di Ramsar e all’interno del sito speciale per l’avifauna IBA -Important Bird Area – “Migliarino-San Rossore”. L’oasi si trova in corrispondenza della rotta principale di atterraggio dello scalo pisano, ma di fatto è un’ampia porzione del parco che coesiste da sempre con l’attività aerea (ancora più vicino alle piste, sempre sotto la traiettoria di atterraggio e decollo, si trova la Riserva Naturale “Bosco degli Allori”).
In occasione della recente procedura ambientale che ha interessato il masterplan del “Galilei” è stata valutata la compatibilità dell’attività aeroportuale e dei voli con il parco, senza rilevare criticità né allo stato attuale né per le prospettive di ulteriore sviluppo (approvate con la conclusione delle procedure). D’altra parte nessuno (gestori, amministratori, associazioni ambientaliste o altri soggetti) ha mai evidenziato problematiche per la coesistenza tra aeroporto, voli e parco, nel senso che il parco è sempre stato vissuto senza far caso alla vicinanza dello scalo e ai sorvoli. E proprio perché tale realtà non è mai stata oggetto di polemiche o strumentalizzazioni, in Toscana non c’è mai stata grande consapevolezza per questa “pacifica convivenza” di lunga data in essere nel territorio pisano.
Una realtà che invece dovrebbe essere conosciuta, soprattutto da chi ancora alimenta polemiche inutili sulla questione dell’aeroporto di Firenze e la sua compatibilità con il progetto del parco della piana, perché più di ogni studio, osservatorio o altro, semplicemente guardandosi attorno si potrebbero resettare tante posizioni preconcette e ideologiche contrarie ai progetti del “Vespucci” e riconoscere la validità di quanto previsto nel masterplan per lo scalo dell’area fiorentina e il territorio della piana.