28/2/2019 – È stata presentata oggi la “Conferenza Nazionale sulle infrastrutture, i trasporti e il territorio”, iniziativa promossa dal Governo che, nei propositi, dovrebbe ridisegnare l’intero comparto (perché nell’immaginario dell’attuale Governo si tratta di un comparto tutto da costruire come se nel 2019 in Italia si fosse all’anno zero dei trasporti). I lavori sono organizzati per temi, cui sono dedicati specifici tavoli e consultazioni pubbliche, coordinati ognuno per il settore di propria competenza dal viceministro Rixi e dai sottosegretari Dell’Orco e Siri, riguardanti “Trasporto aereo e aeroporti”, “Politiche urbane e sviluppo sostenibile”, “Mobilità sostenibile e trasporto pubblico locale”, “Autotrasporto e Porti, navigazione marittima e autorità portuali”, sotto la supervisione e il coordinamento del Ministro Danilo Toninelli.

Il primo tavolo imbastito e la prima conferenza in programma, il prossimo 20 e 21 marzo a Roma, sarà quella relativa al tema “Trasporto Aereo e Aeroporti”, con l’obiettivo “di elaborare azioni programmatiche che garantiscano un ordinato e coordinato sviluppo del sistema aeroportuale nazionale, il quale rappresenta il 3,6 per cento del PIL, e che migliorino l’impatto complessivo dell’aviazione civile sulla nostra economia, attualmente pari a 70 miliardi di euro, con un trend di crescita che potrà raggiungere 150 miliardi. Non trascurabile inoltre, appare l’effetto moltiplicatore che ogni investimento nel trasporto aereo comporta sul settore stesso sull’indotto e sull’intera economia del Paese.”“L’evento, quindi, rappresenta un momento di analisi, riflessione e discussione sulle sfide che il trasporto aereo sta affrontando in Italia e le prospettive per il prossimo futuro, con la consapevolezza che gli interessi generali del Paese debbano prevalere rispetto a interessi settoriali e locali.”

Il tema sarà affrontato sotto quattro spunti di discussione: “Trasporto aereo tra regolazione e mercato”; “Innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile”; “I protagonisti del trasporto aereo”; “Gestione sistema aeroportuale nazionale e delle reti aeroportuali”. La discussione specifica sugli aeroporti è ulteriormente articolata in “Sviluppo del traffico e pianificazione delle infrastrutture aeroportuali”, “Reti e intermodalità”, “Investimenti pubblici e privati nel settore dell’aviazione civile”, “Modelli gestionali nelle diverse realtà dei paesi dell’UE: individuazione best practices”, “Nuove prospettive per il trasporto cargo”.

In occasione della presentazione della Conferenza, svolta dal ministro Toninelli e dal sottosegretario Siri, responsabile del settore aeroporti e coordinatore della relativa conferenza, il ministro ha annunciato il mandato a ENAC per la revisione del Piano Nazionale Aeroporti e, riconoscendo l’importanza dello sviluppo degli scali aerei per affrontare la crescita di traffico aereo prevista in Italia e il ruolo strategico di tali infrastrutture per lo sviluppo del territorio, ha citato il progetto per l’aeroporto di Salerno come esempio su cui è particolarmente impegnato il Governo (il masterplan incentrato sul prolungamento della pista da 1.655 a 2.200 metri e lo sviluppo dello scalo salernitano per creare con Napoli il sistema aeroportuale campano a due scali, di cui  abbiamo parlato più volte su questo blog e sul nostro notiziario).

Attendiamo di vedere cosa potrà scaturire di nuovo e di diverso da una simile programma di lavoro rispetto a quanto è già stato fatto o impostato per il settore aeroportuale italiano in tanti anni di confronti e pianificazioni (a cominciare dal Piano Nazionale Aeroporti in vigore da inizio 2016, che in realtà non avrebbe bisogno di alcuna revisione). Intanto oggi prendiamo atto del riconoscimento del Governo e in specifico del ministro Toninelli per l’importanza strategica degli aeroporti e della necessità del loro buon funzionamento e sviluppo, riconosciuta in generale per il sistema italiano e in particolare anche per un progetto come quello di Salerno e, quindi, speriamo di non dover più ascoltare le sceneggiate imbastite fino alle scorse settimane contro il masterplan di Firenze e relativa nuova pista e contro il sistema aeroportuale toscano Firenze-Pisa, che dovrebbero essere invece assunti come esempi nazionali di progetti giusti e integrazioni possibili.

11/2/2019 – Riportiamo il testo del comunicato stampa diffuso da Toscana Aeroporti questo pomeriggio in risposta all’ultimo filone di esternazioni del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli circa i finanziamenti per l’attuazione del masterplan del “Vespucci” e l’assetto della società di gestione degli scali toscani, ribadite anche oggi in dichiarazioni ai media in occasione della presenza alla cerimonia di inaugurazione della linea T2 della tranvia di Firenze.

 

TOSCANA AEROPORTI IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DANILO TONINELLI

Firenze, 11 febbraio 2019 – Occorre ricordare al Ministro che Toscana Aeroporti è una società quotata in Borsa Italiana e come tale sensibile a dichiarazioni che ne possono influenzare l’andamento azionario a svantaggio anche di tanti piccoli risparmiatori che hanno investito nell’azienda.

Riteniamo pertanto doveroso fare alcune precisazioni:

 

– La Procedura di infrazione

Sarebbe opportuno che il Ministro per primo facesse chiarezza e non confusione. La procedura d’infrazione, a cui si riferisce, si ritiene riguardi i contratti di programma di quasi tutti gli aeroporti italiani. I contratti di programma regolamentano i piani di investimento quadriennali (nel caso specifico dal 2015 al 2018) tra il gestore aeroportuale e lo Stato, attravero Enac e ART (Autorità di Regolamentazione dei Trasporti).

L’art 1 comma 11 del DL 133/2014 ha disposto che sono “approvati con decreto del MIT, i contratti di programma sottoscritti da Enac con i gestori degli scali aeroportuali di interesse nazionale”. Come quasi la totalità dei contratti di programma, anche quello dell’aeroporto di Firenze è stato “approvato” da Enac ma non anora “sottoscritto” dal MIT. Mancherebbe quindi la ratifica del Mit per l’approvazione definitiva del Contratto di Programma.

La quasi totalità degli aeroporti italiani, oggi, applicano le tariffe concordate negli accordi di programma ordinari vigenti, anche se in assenza della firma del MIT. Questo è un problema annoso di tutto il sistema aeroportuale italiano.

 

– I finanziamenti

Altra cosa invece è il percorso relativo al finanziamento della realizzazione dell’opera di Firenze, argomento su cui evidentemente il Ministro è male informato.

In questo caso l’iter, così come previsto dalla normativa, prevede una prima prenotifica, su cui viene fatto un lavoro preliminare, per una successiva notifica.

Per quanto riguarda l’aeroporto di Firenze, così come risulta dalle stesse recenti dichiarazioni del Presidente della Regione Rossi, il Mit ha inviato solo la prenotifica, su cui è stato avviato un lavoro preliminare che avrebbe già dato esito positivo.

Pertanto Toscana Aeroporti chiede al Ministro che l’iter, che consentirebbe di ottenere un finanziamento pubblico al masssimo del 50%, sia portato a termine senza indugio così come disciplina la normativa europea in materia secondo l’art. 108 del TFUE, che prevede inoltre che i relativi adempimenti vengano svolti dalle autorità italiante ancorchè con il supporto della Azienda beneficiaria.

Occorre, infine, ricordare che il contributo pubblico di cui l’aeroporto di Firenze può beneficiare per legge, sarà significativamente inferiore alla soglia ammissibile (50%) per aeroporti con meno di 3 milioni di passeggeri come nel caso del Vespucci.

 

I presunti atti “illeciti”

Toscana Aeroporti invita il Ministro ad abbandonare la via della diffamazione alludendo a presunte azioni illegali compiute dall’azienda in “combutta” con “gli amici degli amici”. Toscana Aeroporti non ha violato alcuna legge. Il sistema aeroportuale è stato definito da un Decreto del Presidente della Repubblica in data 17/09/2015. L’accordo di programma dell’aeroproto di Firenze è stato predisposto seguendo il percorso previsto dalla Legge e sottoscritto il 09/10/2015 (non è chiaro quindi a quali atti “illeciti” si riferisca il Ministro). Le opere di compensazione relative al Master Plan sono state stabilite dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente.

Riteniamo che tali affermazioni danneggino l’immagine e la reputazione di Toscana Aeroporti e del suo management, cosa che l’azienda non può consentire.

 

-Aumento di capitale

Quanto al ventilato ingresso dello Stato dentro il capitale della Società, non spetta a Toscana Aeroproti rispondere ma ai suoi azionisti. Tuttavia, richiamiamo l’attenzione sulla la normativa vigente, il Decreto 175 del 2016, che pone dei limiti insuperabili in ordine all’acquisizione di una partecipazione da parte dello Stato.