14/12/2018 – Riproponiamo di seguito il testo integrale, pubblicato oggi su tutti i giornali locali, della replica punto per punto (prima parte) di Toscana Aeroporti alle esternazioni del Movimento 5 Stelle sparate mercoledì scorso in conferenza stampa nella sede della Regione Toscana. Una replica tecnica sacrosanta, doverosa, da applausi (anche per il contemporaneo proposito di adire a vie legali) di fronte a atteggiamenti e metodi di battaglia contro l’aeroporto di Firenze mai visti in alcun altro contesto e che hanno superato qualunque limite di decenza e sopportazione.
ORA BASTA – PRIMA PUNTATA
Giannarelli: il master plan dell’aeroporto di Firenze “sicuramente avrà una procedura rallentata”. Toscana Aeroporti vuole sommessamente ricordare al Consigliere Giannarelli che le procedure sono strettamente regolate dalla legge e non sono rallentate o accelerate da nessuno, neppure da un consigliere regionale.
Queste e altre sconcertanti sciocchezze sono state dette ieri (mercoledì 12, ndr) dal Consigliere Regionale del M5S, insieme a due presunti esperti di progettazione aeroportuale, che in realtà sono piloti che non risulta abbiamo mai fatto parte di un organismo di controllo o di certificazione di aviazione commerciale, né mai pilotato un aereo passeggeri, né tantomeno mai progettato né gestito un aeroporto.
Toscana Aeroporti ha dato mandato ai propri legali di tutelare la Società nei confronti delle dichiarazioni del Consigliere Giannarelli e dei due piloti perché trattasi di affermazioni lesive e false atte a screditare una società quotata in borsa e quindi tesa alla tutela del risparmiatore e per di più concessionaria di un bene pubblico che opera sotto un regolatore al quale si atteniene in ogni momento. Toscana Aeroporti chiederà danni economici, di immagine e per procurato allarme derivanti dalle loro dichiarazioni.
È giunta però l’ora di mettere fine alle parole in libertà e di rispondere tecnicamente punto per punto. Lo dobbiamo ai nostri azionisti, ai nostri dipendenti, alla città di Firenze e a tutta la Toscana.
FAKE “L’attuale pista non è sicura”.
LA VERITÀ L’attuale pista è stata certificata da Enac nel 2006 e nuovamente nel 2017 da Enac su normativa europea Easa (Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea). L’AEROPORTO DI FIRENZE A. VESPUCCI È SICURO e RISPETTA TUTTE LE NORMATIVE più stringenti internazionali.
FAKE L’attuale pista va allungata interrando l’autostrada come stabiliscono le prescrizioni della VIA del 2003.
LA VERITÀ L’allungamento della pista attuale NON È POSSIBILE e non risolverebbe alcun problema: né di sicurezza, né di impatto acustico su Peretola, né di operatività. Il Ministero dell’Ambiente e le sue commissioni VIA non hanno competenza in materia di sicurezza aerea, ma solo in materia ambientale.Le Prescrizioni del 2003, che fanno riferimento ad un Master Plan mai portato avanti, prevedevano la possibilità di interrare l’autostrada “previa verifica di realizzabilità e parere di Autostrade”. Autostrade ha comunicato DELL’IMPOSSIBILITA DI REALIZZAZIONE DELL’OPERA e del rischio in termini idraulici dell’interramento di una strada nella piana.
FAKE Il nuovo progetto non risolve i problemi di sicurezza e operatività.
LA VERITÀII nuovo progetto RISOLVE TUTTI I PROBLEMI in questione riducendo l’impatto ambientale. Questo è stato affermato dagli studi fatti a partire dal 2008 e successivamente nel Master Plan, nello Studio di Impatto Ambientale e confermati da ENAC, ENAV, dalla Commissione VIA, dal Ministero dell’Ambiente, dal Ministero dei Beni Culturali , dal Ministero dei Trasporti , dalle oltre 5 Università che hanno dato i loro pareri fatto i loro approfondimenti, dall’Università di Firenze, dall’Osservatorio Ministeriale VIA, da Arpat, dalla Regione Toscana.
FAKE La conferenza dei servizi è stata rimandata perché manca un progetto di dettaglio sul lago di Peretola. Questo problema è stato sollevato dal Ministero dell’Ambiente e non è secondario perché influisce anche sulla sicurezza dei voli. Stiamo procedendo con la massima serietà..”.
LA VERITÀ La Conferenza dei servizi è stata rimandata perché manca il progetto esecutivo di tre orti di contorno al lago di Signa, a 10 km dalla pista. La questione è stata sollevata dal Ministero dei Beni Culturali per questioni di impatto paesaggistico. II Consigliere, evidentemente, confonde il Ministero dell’Ambiente, che tuttavia ha dato parere favorevole e decretato la VIA, con il Ministero dei Beni Culturali che ha competenza solo sulla questione paesaggistica e non sulla sicurezza. È del tutto evidente che un orto e un lago a 10 km di distanza dalla pista non hanno nulla a che vedere con la sicurezza dello scalo, ma sono soltanto una questione di confusione mentale, nel migliore dei casi, o strumentalizzazione politica nel peggiore.
FAKE “Dobbiamo far parlare i tecnici e i piloti”.
LA VERITÀ Con tutto il rispetto per la storia e la biografia del Generale Battisti e del Sig. Domenico Leggiero, la loro esperienza non ha nulla a che vedere con la costruzione e gestione di un aeroporto né tantomeno con la conduzione di un aeromobile commerciale. I tecnici sono le centinaia di soggetti che hanno svolto analisi, approfondimenti e dato valutazioni negli oltre 10 anni di analisi sulla pista parallela. Soggetti certificati, competenti tecnicamente e giuridicamente e responsabili delle loro attività.
FAKE Firenze City airport.
LA VERITÀ Non esiste una definizione formale di “City Airport”. Non è chiaro a cosa alluda il Consigliere Giannarelli. Se si riferisce ad aeroporto molto vicino alla città, ci vengono in mente alcuni esempi:
– London City Airport: 10 km, movimenti 70.000, passeggeri 4,5 milioni
– Malta: 5 km, movimenti 44.000, passeggeri 6 milioni
– Lussemburgo: 7 km, movimenti 62.000, passeggeri 3,5 milioni
– Adana: 3,5 km, movimenti 37.000, passeggeri 5,6 milioni
– Dubai: 4 km, movimenti 418.000, passeggeri 88 milioni
– Aeroporto di Napoli: movimenti 75.000, passeggeri 8,5 milioni
-Aeroporto di Ciampino: movimenti 54.000, passeggeri 5,8 milioni
– Aeroporto di Linate: movimenti 117.000, passeggeri 9,5 milioni
– Aeroporto di Pisa: movimenti 41.000, passeggeri 5,2 milioni.
Se il Consigliere si riferisce a questa tipologia di aeroporti, allora condividiamo pienamente la visione.
FAKE “Le normative europee mettono dei vincoli restrittivi sulla possibilità di finanziare con soldi pubblici aeroporti molto vicini tra loro. Con la presenza o meno di treni ad alta velocità.” “Perché non è che non è possibile finanziare con soldi pubblici, è che non è possibile finanziare due aeroporti vicini, a meno di 100Km l’uno dall’altro”.
LA VERITÀ Non si capisce per quale motivo se non è possibile finanziare due aeroporti a meno di 100 km l’uno dall’altro, si possa finanziare Pisa perla terza pista e non Firenze per la rotazione della pista (considerata anche la presenza dell’alta velocità). La verità è che la normativa europea (Orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree 2014/C 99/03) concede la possibilità di finanziare un aeroporto, se questo aumenta la possibilità della mobilità dei suoi cittadini, secondo certi parametri: traffico inferiore a 1 milione, finanziamento fino al 75%; traffico da 1 a 3 milioni, finanziamento fino al massimo del 50% (Firenze); da 3 a 5 millioni, finanziamento fino al massimo del 25%; traffico oltre i 5 milioni, finanziamento zero (Pisa).
FAKE “L’unico Aeroporto Strategico è quello di Pisa”.
LA VERITÀ Il Piano Nazionale Aeroportuale in vigore considera strategico il sistema aeroportuale Pisa/Firenze, in questo sistema a gestione unica. Se il Consigliere intende che il nuovo Piano Nazionale da loro immaginato considererà Pisa come unico scalo strategico, ciò attiene ai desiderata del M5S e non ad una legge dello stato in vigore.
FAKE A Pisa “attualmente c’è una pista in utilizzo, una seconda pista che però è utilizzata per emergenza ed è molto probabile che ci sia la possibilità di fare una terza pista.” “Già oggi con l’utilizzo della seconda pista, con dei piccoli interventi già autorizzati, si può ampliare di molto il traffico su Pisa”.
LA VERITÀ Pisa ha due pista parallele, di cui solo una viene utilizzata. La seconda può essere utilizzata solo in alternanza. Le due piste sono “interbloccate”, cioè non possono operare in contemporanea per ovvie ragioni di sicurezza, dovrebbero essere ad una distanza di almeno 900 metri l’una dall’altra. La fantomatica terza pista sarebbe comunque interferente alle altre e non potrebbe operare in contemporanea. Ciò vuol dire che la capacità dello scalo rimane condizionato non tanto alle piste, ma al traffico aereo ed al suo controllo da parte dell’aeronautica militare.
II consigliere Giannarelli più volte ripete: “Noi metteremo mano al piano nazionale aeroporti”. II consigliere utilizza il plurale maiestatis per dare più gravitas alle sue parole perché non ci risulta che il consigliere regionale faccia parte di nessuna delle istituzioni preposte alla scrittura del Piano Nazionale che è già legge dal gennaio 2016. Noi di Toscana Aeroporti siamo fiduciosi nello stato di diritto e avendo espletato tutti I passaggi tecnici atti all’ottenimenro delle autorizzazioni cosi come sancito dalla Legge vigente, attendiamo la fine della procedura il 29 gennaio e la definitiva autorizzazione.
10/12/2018 – Nella seduta odierna del Consiglio Comunale di Firenze la Giunta di Palazzo Vecchio ha riferito con una nota in merito alla seconda seduta della Conferenza dei Servizi sul masterplan 2014-2029 del “Vespucci” tenutasi venerdì scorso. L’informativa è stata sollecitata da una “domanda di attualità” presentata dal consigliere Fabrizio Ricci, presidente della Commissione Ambiente, Vivibilità Urbana e Mobilità, per avere informazioni dirette circa lo svolgimento della riunione (e il suo bizzarro esito con rinvio “causa orti”) ed è stata letta dall’assessore Federico Gianassi per conto dell’assessore all’urbanistica Giovanni Bettarini che era stato presente alla conferenza romana. Qui di seguito il testo della nota.
“La Conferenza del 7 dicembre si è conclusa acquisendo pareri favorevoli anche di alcuni soggetti che fino ad oggi non si erano espressi o avevano dato parere negativo. Tra questi si evidenzia ad esempio il parere favorevole con prescrizioni del Comune di Signa e il parere favorevole di Autostrade per l’Italia.
Il MIBAC durante la Conferenza ha evidenziato che la competenza ad esprimersi era della Soprintendenza provinciale.
Il rappresentante della Soprintendenza ha evidenziato che pur condividendo la soluzione individuata per la rilocalizzazione del lago di Peretola presso Il Piano Manetti riteneva che gli elaborati grafici relativi in particolar modo alla riprogettazione della strada e degli orti urbani non avevano sufficiente approfondimento. La Soprintendenza suggeriva quindi di poter esprimersi successivamente alla chiusura della Conferenza dei Servizi nell’ambito di un procedimento ordinario di autorizzazione paesaggistica.
Durante la Conferenza è stato evidenziato in particolar modo dalla Regione Toscana che ad oggi la strada è oltre i 300 metri dalle sponde del lago e che è previsto soltanto un corridoio infrastrutturale in quanto la strada deve essere progettata. La strada non è ricompresa nell’ambito del masterplan dell’aeroporto ed è quindi impossile fornire in sede di Conferenza elementi di dettaglio di una strada non ancora progettata e non inserita negli interventi oggetto della Conferenza stessa.
Per quanto attiene invece agli orti urbani, parzialmente inseriti o inseribili nell’intervento del masterplan dell’aeroporto, in prossimità del Piano Manetti a Signa, è stato deciso di non procedere con un procedimento ordinario al di fuori della Conferenza dei Servizi, bensì di chiedere a ENAC di fornire eventuali ulteriori affinamenti progettuali degli orti in sede di Conferenza che è stata riconvocata per il 29 gennaio 2019.”
21/11/2018 – Con l’approvazione della Risoluzione votata oggi in Consiglio Regionale si è superata una delle questioni che costituivano non conformità urbanistica nell’iter approvativo del masterplan 2014-2029 del “Vespucci” di Firenze, consentendo un importante passo avanti verso la conclusione del procedimento in corso nell’ambito della Conferenza dei Servizi sul progetto per lo scalo fiorentino e per la piana.
L’atto approvato consente di recepire nel PIT (Piano di Indirizzo Territoriale) il nuovo assetto dell’aeroporto di Firenze come previsto nei procedimenti ufficiali arrivati a conclusione (con le approvazioni tecniche e ambientali), rispetto alla versione vigente dopo le varie vicissitudini che hanno interessato tale documento: dall’integrazione al PIT per il parco e l’aeroporto (approvata nel luglio 2014), che prevedeva un areale per lo scalo leggermente diverso, agli effetti della sentenza del TAR su tale integrazione (agosto 2016), che ne aveva invalidato alcuni aspetti procedurali portando all’annullamento della parte relativa al progetto aeroportuale.
In particolare, viene modificato l’areale per il sedime aeroportuale ampliandolo leggermente dalla parte della giacitura della nuova pista di 2.400 metri verso la piana per circa 9 ettari e dalla parte dell’area di Castello interessata da ampliamenti per l’area terminale (aerostazione, piazzali, viabilità, ecc.) per circa 19 ettari, sistemando in questo caso anche la difformità con il nuovo piano di Castello recentemente approvato dal Comune di Firenze relativamente alla porzione destinata a parco. In sostanza, con la modifica approvata, l’areale per il nuovo assetto dello scalo inizialmente indicato nel PIT viene modificato per circa 29 ettari (tra Firenze e Sesto Fiorentino) su un totale di oltre 7.000 ettari vincolati a parco (in due province e otto comuni, da Castello all’area pratese).
Nell’ambito del provvedimento è stato anche confermato l’impegno per il nuovo ponte sull’Arno a Signa e relativa viabilità, opera che lambisce l’area di uno degli interventi di compensazione ambientale previsti nel masterplan (la realizzazione di una nuova grande area naturale nella quale rilocalizzare l’attuale laghetto artificiale di Peretola) e per la quale si sta predisponendo la corretta collocazione in rapporto alle distanze dall’area naturale.
La votazione odierna ha anche approvato il mandato al presidente della Regione perché rappresenti la posizione favorevole della Toscana al masterplan in Conferenza dei Servizi, con un sì al progetto che, come previsto dalle norme regionali, costituirà automaticamente variante per gli strumenti urbanistici vigenti.
L’atto è stato approvato con 23 sì del PD, mentre hanno votato no 7 consiglieri di Movimento 5 Stelle, SI-Toscana a Sinistra, Gruppo Misto-Tpt e un rappresentante di Articolo1-Mdp. Non hanno votato i consiglieri di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, usciti dall’aula. Nel corso del dibattito, andato avanti per quattro ore, sono riemerse tutte le posizioni note, vecchie e nuove: le ragioni chiare e forti del sì al masterplan del “Vespucci” e al sistema aeroportuale regionale, per Firenze, la piana, l’area metropolitana fiorentina e la Toscana; le inascoltabili argomentazioni del no, sempre inchiodate sulle solite totali disinformazioni e distorsioni della realtà; le imbarazzanti posizioni politiche di chi preferisce barcamenarsi tra logiche di partito poco edificanti piuttosto che rispondere ai territori e ai cittadini anche su temi tanto strategici per l’interesse pubblico generale quale quello discusso oggi.
5/11/2018 – Tra delibere e pareri, preavvisi, recepimenti e linee guida prestazionali, è stata rimandata di un mese la seconda seduta della Conferenza dei servizi sul masterplan 2014-2029 del “Vespucci” prevista per il 9 novembre, dopo il precedente rinvio del 12 ottobre.
Nodo del rinvio, questa volta, la questione del trasferimento del laghetto artificiale di Peretola in zona Il Piano a Signa, una delle opere ambientali previste nell’ambito del masterplan (nota dall’inizio dell’iter in corso) con tutti i suoi annessi e connessi posti dai vari soggetti convolti nelle procedure.
31/10/2018 – È uscito il nuovo numero di “Aeroporto” (Ottobre-Dicembre 2018), il notiziario dell’Associazione Valentino Giannotti per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze.
In attesa della prossima seduta della Conferenza dei Servizi sul masterplan del “Vespucci” (9 novembre), Aeroporto n° 85 offre un “promemoria” sulla questione aeroportuale fiorentina e toscana, in attesa di soluzione dalla seconda metà del secolo scorso, e sull’inquadramento della situazione del “Vespucci” e della Toscana nel panorama aeroportuale nazionale. Un numero dedicato a chi, soprattutto in questi ultimi mesi, si è pronunciato sulla vicenda magari affrontandola per la prima volta o da lontano, dimostrando di non conoscerne la storia e l’evoluzione, né lo stato dei fatti.
Sul notiziario si ricordano le tre soluzioni tecniche che si sono susseguite in decine di anni, diverse e non confrontabili per efficacia e capacità di risposta alle esigenze di Firenze e della Toscana: gli interventi attuati sullo scalo di Peretola nell’esistente assetto con successivi allungamenti della pista, non risolutivi per le principali criticità in essere; l’ipotesi ottimale degli anni ’60-‘70 per la costruzione di un nuovo aeroporto, morta e sepolta da allora; la costruzione di una nuova pista per l’aeroporto esistente, da sempre indicata come unica opzione per permettere un funzionamento adeguato, regolare e meno impattante del “Vespucci” e oggetto dell’attuale iter in fase conclusiva.
Sul notiziario si ricordano anche le “non-soluzioni” periodicamente rievocate, ossia le ipotesi politiche di rinuncia a uno scalo adeguato a Firenze e il ricorso ad aeroporti di altre città o regioni (Pisa e Bologna), ipotesi da sempre in alcun modo accettabili, non funzionali e non risolutive per l’accessibilità aerea dell’area fiorentina e della Toscana centrale, oggi come mezzo secolo fa.
Aeroporto n° 85 offre poi una panoramica della dotazione aeroportuale nazionale regione per regione, incentrata sul Piano Nazionale Aeroporti in vigore, sugli scali minori e militari presenti in Italia. Panoramica che conferma quanto sia necessario e giustificato adeguare il “Vespucci” di Firenze con la nuova pista ed attuare il sistema aeroportuale toscano con entrambi gli scali di Firenze e Pisa e quanto siano insensate le argomentazioni ancora portate dai fautori del “no”.
“Aeroporto” n° 85 è scaricabile direttamente cliccando qui oppure dalla apposita sezione del sito.
11/10/2018 – La Giunta della Regione Toscana ha reso noto di aver formulato questo pomeriggio l’atto di approvazione per il masterplan 2014-2029 dell’aeroporto “Vespucci” di Firenze e della nuova pista, deliberato nella seduta tenutasi oggi. L’adempimento della principale istituzione regionale segue le approvazioni del masterplan da parte della Città Metropolitana di Firenze, in rappresentanza di 42 comuni, e del Comune di Firenze. Qui di seguito il testo integrale del comunicato diffuso dalla Regione.
L’approvazione del progetto di Master Plan dell’aeroporto di Firenze, con la previsione di nuova pista. Questo quanto ha deliberato oggi la giunta regionale, convocata in via straordinaria già nei giorni scorsi in vista della conferenza dei servizi che doveva tenersi domani a Roma, poi rinviata a novembre. Solo ieri la Regione ha ricevuto dall’Enac le carte relative alle questioni che erano state oggetto di richiesta di chiarimento, in relazione ad aspetti di difesa del suolo, ambiente, paesaggio, tutela delle aree protette. E su questa base oggi si è tenuta anche la conferenza tecnica interna con gli uffici regionali interessati, al termine della quale è stato espresso un parere positivo.
“Con questo atto la giunta si esprime in via definitiva sul futuro dell’aeroporto convinta della necessità di conciliare sviluppo, ambiente e salute – sottolinea il presidente della Regione Enrico Rossi – Tre obiettivi che il Master Plan, approvato grazie soprattutto al nostro intenso lavoro, raggiunge pienamente. È un investimento che riguarda il futuro di tutta la regione, da cui non dipende solo l’occupazione legata all’aeroporto e alle opere che saranno realizzate. Sono in gioco infatti investimenti ben più ampi, capitali che possono decidere di venire in Toscana o di andarsene perché messi in fuga da un inadeguato scalo aeroportuale. Noi abbiamo la coscienza a posto e siamo inorriditi dal gioco politico che si sta scatenando su questo tema a spese dei lavoratori, dei cittadini e del futuro dell’intera regione. Faccio appello – conclude – a tutte le forze politiche e al loro senso di responsabilità e confido di essere ascoltato”.
9/10/2018 – Tra pareri mancanti, pareri quasi pronti e pareri forse pronti, la seconda seduta della Conferenza dei Servizi sul masterplan 2014-2029 dell’aeroporto di Firenze, aperta con la prima seduta il 7 settembre scorso, è stata rinviata al prossimo 9 novembre, quando (si spera) tutti i pareri, toscani e romani, potranno essere messi sul tavolo.
13/9/2018 – Dal consiglio della Città Metropolitana riunitosi nella giornata di ieri è arrivato il voto favorevole alla delibera che accoglie le previsioni del masterplan dell’aeroporto “Vespucci” di Firenze, proponendo le conseguenti modifiche che dovranno essere apportate al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP).
La Città Metropolitana di Firenze comprende 42 comuni dell’area (ex-Provincia di Firenze), con circa un milione di abitanti, e il consiglio metropolitano è composto dal sindaco metropolitano (il sindaco di Firenze) e 18 consiglieri, tra i quali altri nove sindaci (Barberino di Mugello, Calenzano, Campi Bisenzio, Castiglion Fiorentino, Empoli, Fiesole, San Casciano Val di Pesa, San Godenzo, Scandicci) e nove componenti in rappresentanza di consigli comunali (sette di Firenze, uno di Barberino di Mugello e uno di Montelupo Fiorentino).
Le posizioni espresse con la votazione rispecchiano le visioni ormai consolidate: favorevoli gran parte dei comuni dell’area, in considerazione del fatto che si tratta di un’infrastruttura di interesse generale, metropolitano e regionale, per la quale si deve decidere guardando oltre singoli localismi; negative quelle minoritarie dei due sindaci “consiglieri metropolitani” che si oppongono al progetto (Calenzano e Campi Bisenzio) e dei rappresentanti comunali delle forze politiche contrarie all’aeroporto dell’area fiorentina.
La Città Metropolitana di Firenze è uno dei soggetti chiamati a partecipare alla Conferenza dei Servizi sul masterplan del “Vespucci” apertasi presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti lo scorso 7 settembre, che proseguirà con la seconda riunione del prossimo 12 ottobre, e il parere espresso con l’atto votato ieri era stato richiesto all’ente metropolitano proprio in sede di Conferenza. Con la delibera è stato anche confermato il Responsabile della Direzione Progetti Strategici della Metrocittà come “unico soggetto abilitato ad esprimere definitivamente e in modo univoco e vincolante la posizione dell’amministrazione su tutte le decisioni di competenza della Conferenza”.
6/9/2018 – Nell’estenuante maratona andata in scena lo scorso martedì nel consiglio comunale di Firenze per la discussione sul masterplan del “Vespucci”, tra le varie bizzarrie ascoltate, ad inizio seduta è tornato ad essere oggetto di “attenzione” anche il nostro notiziario “Aeroporto” in una domanda di attualità rivolta dalla consigliera Stefania Collesei (MDP) alla Giunta Comunale, con considerazioni poco felici e inappropriate sulla nostra pubblicazione e sulla nostra Associazione.
Origine della domanda è stato un passaggio (del tutto marginale) dell’ultimo numero del notiziario dedicato ai lavori dell’Osservatorio ambientale sul masterplan (Aeroporto n. 84, pagina 2, “RGPO”) nel quale si ricorda come le “prescrizioni” allegate al decreto VIA siano state ridenominate “condizioni”. Ragione della domanda l’interpretazione personale ed errata che tale variazione lessicale sia nata in specifico per il masterplan dell’aeroporto di Firenze, in sede di Osservatorio, e che possa essere un modo per declassare le prescrizioni stesse. Quindi viene chiesta conferma della veridicità di quanto riportato sul nostro notiziario ed alla risposta un po’ generica della Giunta Comunale, che sottolinea (giustamente) come l’unica fonte valida per le istituzioni debbano essere gli atti ufficiali, la consigliera conclude l’intervento definendo la nostra pubblicazione e la nostra Associazione fonte di dati e notizie non conformi e che non fanno testo.
Sorvolando sui toni espressi verso di noi e altre considerazioni sulla questione aeroportuale (per ragioni di spazio e sfinimento per le solite polemiche), precisiamo prima di tutto che i contenuti del nostro notiziario, da 22 anni, sono proprio conformi agli atti ufficiali: i dati riportati sono reali, la descrizione di progetti, studi e iter sono corretti perché sempre tratti proprio dai documenti ufficiali che via via vengono elaborati e messi a disposizione pubblicamente. Documenti inerenti il masterplan fiorentino, la questione aeroportuale toscana, il trasporto aereo nazionale e ogni altro documento prodotto da qualunque organismo (competente) del settore aeronautico a livello nazionale o internazionale che possa avere una qualche rilevanza o attinenza con la vicenda fiorentina. Anche per questo a volte ritardiamo a prendere posizioni o commentare gli eventi: per aspettare di poter leggere e comprendere le cose alla fonte e non andar dietro a tweet, flash di agenzia, dichiarazioni volanti e sparate varie.
Documenti che leggiamo e sintetizziamo, non potendo ovviamente riportare contenuti totali nelle otto pagine del trimestrale “Aeroporto” (fare un copia e incolla di interi documenti già pubblicamente accessibili sarebbe peraltro del tutto inutile). Sono invece nostre molte considerazioni e commenti che spesso accompagnano la pubblicazione di notizie e dati ufficiali e che, lo comprendiamo, possono dare noia o non piacere a chi ha idee totalmente diverse sulla questione aeroportuale come quelle espresse nei consigli comunali di Firenze e Sesto Fiorentino dello scorso martedì dai “no-aeroporto” dell’area fiorentina. In 22 anni di pubblicazione abbiamo ricevuto reazioni di ogni tipo (positive e negative) ai contenuti del nostro notiziario, da sempre molto “attenzionato” da tutte le istituzioni, e sicuramente sarà così finché proseguirà la pubblicazione (d’altra parte questo è il motivo dell’esistenza del notiziario), ma mai abbiamo pubblicato notizie o dati non reali. Rimanendo naturalmente del tutto ovvio che per le istituzioni debbano fare testo solo i documenti ufficiali per i rispettivi adempimenti da attuare.
Entrando nello specifico del punto contestato va precisato comunque che il cambio di definizione da “prescrizione” a “condizione” emerso nella procedura VIA non è un’invenzione “fiorentina” (né nostra, né dell’Osservatorio sul masterplan del “Vespucci”) ma così è disposto dalla normativa nazionale di VIA (D.Lgs 16 giugno 2017 n.104), che all’art. 2, comma o-quater definisce: “condizione ambientale del provvedimento di VIA: prescrizione vincolante eventualmente associata al provvedimento di VIA che definisce i requisiti per la realizzazione del progetto o l’esercizio delle relative attività, ovvero le misure previste per evitare, prevenire, ridurre e, se possibile, compensare gli impatti ambientali significativi e negativi nonché, ove opportuno, le misure di monitoraggio”.E nello stesso decreto VIA dei Ministeri dell’Ambiente e Beni Culturali sul masterplan del “Vespucci” (DM 377, 28/12/2017), a pagina 9, prendendo atto della sopravvenuta modifica normativa ad opera del D.Lgs 104, è precisato che la locuzione “condizioni ambientali” ha sostituito il termine “prescrizioni”.
Ricordato questo, va comunque evidenziato come ciò non abbia alcuna attinenza con il peso delle prescrizioni annesse al parere ambientale favorevole sul masterplan del “Vespucci”, che sono rimaste invariate nel numero (70 erano e 70 rimangono) e nella consistenza. Chi ha letto (veramente) i progetti, gli studi, i documenti della VIA, i decreti finali e tutto quanto di ufficiale continua ad essere prodotto, come dovrebbe essere d’obbligo per chi riveste cariche pubbliche ed è chiamato a esprimersi sulla vicenda, non può che essere consapevole di questo quadro e comprendere la veridicità di quanto riportato sul nostro notiziario.
5/9/2018 – Dopo un agosto di lavoro per i tecnici impegnati a ottemperare le prescrizioni (o condizioni) ante-operam annesse al parere VIA sul masterplan del “Vespucci”, per l’Osservatorio Ambientale che sta verificando l’ottemperanza delle stesse condizioni e per gli enti locali interessati nei propri strumenti urbanistici dalle opere aeroportuali, settembre si è aperto con la doppia discussione e votazione dei consigli comunali di Firenze e Sesto Fiorentino, chiamati a esprimersi sui rispettivi pareri da portare a Roma alla prima seduta della Conferenza dei Servizi il prossimo 7 settembre.
Ovviamente nulla di nuovo è emerso e poteva emergere nelle due sedute rispetto a posizioni ormai radicate: da una parte il “sì” al masterplan frutto di un infinito lavoro di studi, valutazioni, approfondimenti, confronti (come nessun altro progetto aeroportuale ha mai visto in Italia e non solo), supportato da atti ufficiali, iter completati o in atto e approvazioni e validazioni degli enti tecnici competenti (oltre che da logica e buon senso conoscendo la situazione operativa attuale dello scalo, le condizioni del territorio al suo intorno e la storia della questione aeroportuale fiorentina e toscana); dall’altra parte il “no” al masterplan con la reiterazione come dischi incantati della solita sequela di accuse, allarmismi, strabismi e doppiopesismi valutativi, bufale, ecc. ecc. fondate sulla non conoscenza o rifiuto a prescindere di atti ufficiali, iter completati o in atto e approvazioni e validazioni degli enti tecnici competenti.
Per la cronaca (e per ricordarsene), il consiglio comunale di Firenzeha approvato il “sì” al masterplan con 23 voti favorevoli di PD e Forza Italia (sette sono stati i voti contrari di Firenze riparte a Sinistra, Movimento 5 Stelle, MDP, Gruppo Misto; uno il “non voto” di Fratelli d’Italia). Il consiglio comunale di Sesto Fiorentino ha approvato il “no” al masterplan con 18 voti di Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle, Per Sesto, Insieme cambiamo Sesto-Per Sesto Bene comune e cinque voti di astensione del PD (uno, di Forza Italia, è stato il voto favorevole al masterplan).
Inutile commentare le esternazioni anti-aeroporto che si sono susseguite nei due consigli comunali: al solito non si potrebbe che ripetere considerazioni scritte infinite volte su questo blog e in 23 anni di notiziario “Aeroporto” (come commento più recente può valere il pezzo “Incoerenze, contraddizioni e doppiopesismi” su Aeroporto n.83, pagina 6). Ciò che vale la pena sottolineare, arrivati a un certo punto di questa vicenda, è la conferma dell’inutilità di qualunque altro studio, confronto o discussione che rimbalza sul muro di gomma dei “no-aeroporto” a prescindere (un “no” sempre e solo all’aeroporto dell’area fiorentina, mentre tutti gli altri vanno bene, in qualunque condizione siano, operino e si sviluppino). Dalla giornata di ieri è arrivata anche l’ufficializzazione del punto cui può arrivare la volontà di opporsi a prescindere al futuro del “Vespucci”, con un Comune (Sesto Fiorentino) che col suo no alla nuova pista di fatto chiede formalmente di mantenere i sorvoli dei propri abitati, che ovviamente con la pista attuale proseguirebbero così come sono. Ma questo ai loro cittadini non l’hanno ancora spiegato.
Tutto come previsto, quindi, nel percorso verso la Conferenza dei servizi che si aprirà il prossimo venerdì con posizioni contrapposte, ma con l’obiettivo di chiudere definitivamente l’iter approvativo del masterplan e proseguire le procedure verso espropri e cantieri per un progetto che solo a opere realizzate, con l’evidenza della realtà, potrà veder chiudere il sipario della farsa anti-aeroporto in replica continua.