27/5/2019 – Riportiamo integralmente il comunicato diffuso da Toscana Aeroporti circa la sentenza del TAR toscano sul decreto VIA del masterplan del “Vespucci” resa nota oggi, comunicato che rappresenta perfettamente tutto lo sconcerto che non può che esprimere qualunque persona di buon senso e chiunque abbia seguito le lungissime procedure completate e conosca i contenuti di studi e progetti della nuova pista e delle opere connesse infrastrutturali, ambientali e territoriali.
TOSCANA AEROPORTI APPRENDE CON SCONCERTO LA SENTENZA DEL TAR
Il Giudice Amministrativo annulla tre anni di studi e valutazioni tecniche
Firenze, 27 maggio 2019 – In merito alla sentenza del TAR della regione Toscana che ha accolto i ricorsi presentati dai comitati e dai “Comuni della Piana” annullando il Decreto legge relativo all’approvazione della Valutazione di Impatto Ambientale per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze, Toscana Aeroporti apprende con sconcerto l’esito delle sentenze.
Appare chiaro come purtroppo sia impossibile realizzare opere infrastrutturali in Italia in quanto il Giudice ha completamente rovesciato la valutazione data dalla Commissione nazionale ministeriale di esperti, condivisa e avvallata dai Ministeri competenti di tre governi diversi (Renzi, Gentiloni, Conte) circa l’idoneità della documentazione tecnica a dimostrare l’assenza di impatti negativi sull’ambiente.
Secondo il TAR, infatti, l’amministrazione avrebbe dovuto chiedere ulteriori approfondimenti laddove invece ha ritenuto l’istruttoria esaustiva e completa. Il D.Lgs 152 del 2006, come modificato dal D.Lgs 104 del 2017, all’articolo 5 però stabilisce che la VIA si svolge su un progetto presentante “un livello informativo e di dettaglio almeno equivalente a quello del progetto di fattibilità come definito dell’art, 23 commi 5 e 6, del dlgs 18 aprile 2016 n 50, o comunque con un livello tale da consentire la compiuta valutazione degli impatti ambientali”. Citiamo, quindi, in totale contrasto tecnico rispetto a quanto sentenziato dal Giudice la lettera inviata ad ENAC dalla Direzione Valutazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente che, testualmente, conclude dichiarando che “la documentazione progettuale già agli atti del procedimento può ritenersi adeguata rispetto alle finalità della disciplina VIA….già ritenuta sufficiente e completa”.
Si evidenzia, inoltre, che non è stata Toscana Aeroporti a ritenere adeguati alla Valutazione di Impatto Ambientale i dettagli progettuali ma le strutture tecniche ministeriali competenti. Toscana Aeroporti ha fatto ciò tutto ciò che gli è stato richiesto nel corso dei procedimenti amministravi.
La sentenza non affronta profili giuridici ma entra nel merito dei dettagli tecnici sovvertendo il giudizio dei tecnici istituzionali all’uopo preposti. Appare, peraltro, quantomeno singolare che il Giudice, entrato nel merito dei dettagli progettuali, non si sia avvalso di un proprio consulente tecnico e che la sentenza sia stata deliberata lo stesso giorno dell’udienza. In pratica, in qualche ora il Collegio giudicante ha studiato, approfondito e valutato senza aver alcuna competenza tecnica in materia 146 elaborati progettuali e un totale di 399 elaborati tecnici e ambientali, la cui predisposizione e approvazione ha visto impegnati tecnici ministeriali e istituzionali qualificati e varie Università per oltre due anni e mezzo.
Il Giudice censura, infine, che dell’Osservatorio ambientale, a cui sono state demandate le verifiche di ottemperanza alle prescrizioni, non abbia fatto parte alcun rappresentante dei Comuni avversi all’opera. Non esiste una Legge che preveda ciò che il Giudice ha stabilito.
La sentenza interrompe le procedure necessarie per la realizzazione dell’intervento malgrado la favorevole conclusione della Conferenza dei Servizi.
Toscana Aeroporti ha dato mandato ai propri legali in difesa dei propri legittimi interessi, dei suoi azionisti, della Città di Firenze che aspetta questa opera da 50 anni e di tutti quelli che vogliono infrastrutture come motore di sviluppo e di benessere, di proporre immediatamente appello al Consiglio di Stato con richiesta di sospensiva.
30/4/2019 – È uscito il nuovo numero di “Aeroporto” (Aprile-Giugno 2019), il notiziario dell’Associazione Valentino Giannotti per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze.
Aeroporto n° 87 è in gran parte dedicato agli ultimi sviluppi dell’iter del masterplan del “Vespucci”, che lo scorso 15 aprile ha completato il percorso approvativo con l’emanazione del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti seguito alla fine della Conferenza dei Servizi ed a commenti sulle iniziative di contestazione verso l’aeroporto dell’area fiorentina ancora presenti in alcuni ambiti istituzionali e dei comitati.
L’apertura del notiziario è dedicata ad un promemoria sui benefici generali e prevalenti indotti dalla realizzazione dei progetti previsti con il masterplan aeroportuale per i cittadini, il territorio e l’ambiente.
Tra gli altri contenuti, l’inquadramento della Toscana nel sistema aeroportuale nazionale delineato nell’annuale rapporto ENAC su traffico aereo italiano relativo al 2018 ed una carrellata informativa su alcuni progetti aeroportuali in atto in Europa, a dimostrazione della dinamicità del settore in cui anche la Toscana deve potersi inserire con l’avvio al più presto delle opere previste nei due masterplan di Firenze e Pisa.
“Aeroporto” n° 87 è scaricabile direttamente cliccando qui oppure dalla apposita sezione del sito dove sono disponibili anche tutti gli arretrati.
16/4/2019 – Riportiamo di seguito i comunicati stampa di Toscana Aeroporti e Corporacion America Italia a commento dell’atto finale dell’iter autorizzativo del masterplan dell’aeroporto di Firenze emanato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Firenze, 16 aprile 2019 – Toscana Aeroporti apprende con soddisfazione la notizia della firma del decreto da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che sancisce la conclusione positiva del procedimento del Masterplan 2014-2029 dell’Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze che prevede la realizzazione di una nuova pista da 2.400 metri e di un nuovo terminal.
Con il decreto odierno si conclude l’iter autorizzativo dell’opera, avviato nel 2015, che aveva ottenuto il decreto di giudizio favorevole di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) il 28 dicembre 2017 e aveva visto la conclusione dei lavori della Conferenza dei Servizi lo scorso 6 febbraio.
Il provvedimento sarà ora trasmesso dal Ministero a ENAC per i successivi adempimenti di competenza.
«Il provvedimento odierno pone un timbro indelebile su un percorso autorizzativo durato 4 anni che ha visto impegnati quotidianamente decine di dipendenti e collaboratori ai quali va il mio ringraziamento. Un progetto atteso da oltre 50 anni che oggi trova il tassello definitivo verso la realizzazione della nuova pista e del nuovo terminal dell’aeroporto di Firenze che consentiranno di risolvere gli attuali limiti strutturali e di dotare la città di Firenze e l’intera Toscana di un’infrastruttura strategica per rispondere alla domanda inevasa di traffico in regione», ha affermato il Presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai.
Firenze, 16 aprile 2019 – Corporacion America Italia, in qualità di azionista di controllo di Toscana Aeroporti, apprende con soddisfazione la notizia della firma del decreto da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che sancisce la conclusione positiva del procedimento del Masterplan 2014-2029 dell’Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze che prevede la realizzazione di una nuova pista da 2.400 metri e di un nuovo terminal.
«La notizia della firma del decreto da parte del Ministero giunge proprio nei giorni in cui mi trovo a Firenze a visionare il progetto per la realizzazione della nuova pista e del nuovo terminal. Corporacion America gestisce 53 aeroporti in tutto il Mondo e quello di Firenze rappresenterà uno dei fiori all’occhiello del Gruppo: un’infrastruttura capace di inserirsi in maniera sostenibile nel territorio e all’altezza del prestigio universalmente riconosciuto alla città di Firenze e alla Toscana», ha dichiarato Eduardo Eurnekian.
16/4/2019 – Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con firma del dirigente responsabile, ha emanato ieri il decreto che “accerta il perfezionamento dell’intesa Stato-Regione Toscana relativamente al progetto Master Plan Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze”, sulla base delle risultanze della Conferenza dei Servizi conclusasi positivamente lo scorso 6 febbraio 2019.
Nel decreto viene ricordato l’iter svolto dal masterplan e sono ripercorsi tutti i passaggi svolti per l’espletamento della Conferenza dei Servizi, dalla sua convocazione alle sedute svoltesi tra il 7 settembre 2018 e il 6 febbraio 2019, con l’indicazione di tutti i pareri e i contributi integrativi trasmessi, con l’acquisizione della positiva ottemperanza delle prescrizioni del Decreto VIA (previste in questa fase e come sancite dall’Osservatorio Ambientale) e con la presa d’atto della prevalenza delle posizioni favorevoli che ha portato alla conclusione positiva sancita con la determinazione della conclusione del procedimento di localizzazione dell’opera e di accertamento della conformità urbanistica (allegato al decreto c’è il lunghissimo elenco dei documenti che costituiscono parte integrante dell’intesa sottoscritta).
Con tale atto si chiude quindi definitivamente anche questo passaggio fondamentale nel percorso verso la fase realizzativa del masterplan dello scalo fiorentino con la nuova pista e tutte le opere connesse per il funzionamento dello scalo e la riqualificazione e miglioramento dell’assetto territoriale e ambientale della porzione di piana interessata. Adesso il percorso potrà procedere con l’atto approvativo finale da parte di ENAC e quindi con le altre fasi pre-cantiere.
20/3/2019 – Il Comune di Firenze ha reso noto l’esito dell’incontro tenutosi oggi a Bruxelles tra il sindaco Dario Nardella e l’assessore ai Fondi Europei Lorenzo Perra con il direttore Aiuti di Stato della DG Concorrenza della Commissione Europea per chiarire la questione della legittimità del cofinanziamento pubblico (150 milioni) per il masterplan dell’aeroporto di Firenze, ultimo spunto di polemica infondata sollevato dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli nelle scorse settimane, dopo la conclusione positiva della Conferenza dei Servizi.
Firenze aveva (ed ha) il diritto di chiedere (e ottenere) il cofinanziamento, come previsto negli scorsi anni in supporto al progetto del “Vespucci”, secondo i parametri previsti dalla normativa europea (fino al 50% dell’investimento per uno scalo come quello fiorentino, con traffico inferiore ai 3 milioni di passeggeri) e secondo le relative modalità, che prevedono che il Governo ne supporti la richiesta con notifica alle autorità europee. Tale pratica era stata avviata dal precedente Governo con una pre-notifica, ma poi il nuovo Governo non ha proceduto (finora) con la notifica vera e propria (per lo scalo fiorentino, ma anche per altre opere nazionali), bloccando di fatto la procedura, che di per sé vede il consenso di Bruxelles.
In sostanza, come ben noto, il finanziamento per il masterplan del “Vespucci” è chiedibile, ottenibile e legittimo (ci mancherebbe altro che non venisse riconosciuta la bontà di un investimento di grande valenza infrastruturale e ambientale come quello previsto con il progetto legato allo scalo dell’area fiorentina) a condizione che si voglia ottenere… ossia che il Governo italiano ne istruisca la corretta pratica.
Di seguito uno stralcio del comunicato stampa diffuso nel pomeriggio dal Comune di Firenze.
Smontato l’ultimo alibi del governo sulla realizzazione della nuova pista: ammissibili gli aiuti di Stato se il MIT lo chiede. Il premier Conte sia coerente e sblocchi le notifiche
L’ammissibilità degli aiuti di Stato per la realizzazione della nuova pista dell’aeroporto Vespucci, per la quale sono stati impegnati contributi statali pari a 150 milioni di euro, è stata al centro dell’incontro a Bruxelles tra il sindaco Dario Nardella e il direttore aiuti di Stato della DG Concorrenza della Commissione Europea Henrik Morch. All’incontro, concordato con l’europarlamentare Nicola Danti, era presente anche l’assessore ai Fondi europei Lorenzo Perra.
Nel corso della lunga riunione la delegazione ha posto al direttore generale una serie di quesiti su tutti i punti problematici emersi dalle dichiarazioni rilasciate dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, in particolare se siano ammissibili aiuti di Stato per le infrastrutture aeroportuali; se la Commissione abbia sollevato questioni ostative particolari sul caso di Firenze a seguito della pre-notifica inviata dal ministro Delrio nell’aprile 2018; se dopo la pre-notifica il nuovo governo abbia inviato la notifica o comunque abbia annunciato di volerlo fare; se vi sono altri ostacoli all’autorizzazione dei contributi e la legittimità dei contributi di qualunque altra natura.
«Siamo rimasti soddisfatti dell’incontro con il direttore aiuti di Stato della DG Concorrenza della Commissione Europea Morch – ha detto il sindaco Nardella – del quale è stata informata anche la Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea. Dall’incontro abbiamo ricevuto chiarimenti sui cinque punti. In particolare, i tecnici della Commissione Europea ci hanno precisato che sono ammissibili aiuti di Stato per la realizzazione di infrastrutture aeroportuali; che la Commissione Europea aveva chiesto approfondimenti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti su due punti specifici, ovvero l’entità del contributo e la compatibilità con lo scalo di Pisa, elementi considerati comunque risolvibili ai fini dell’autorizzazione dell’aiuto a condizione che il governo li argomentasse». «Il direttore Morch inoltre ci ha detto, con nostra grande meraviglia, che a partire da giugno 2018 hanno più volte sollecitato Roma sulle procedure di notifica degli aiuti di Stato in essere – ha continuato il sindaco – incluse quelle su Firenze, senza mai aver ricevuto risposte di qualsiasi natura, motivo per cui la Direzione generale Concorrenza ha archiviato il procedimento di pre-notifica dell’aeroporto di Firenze, che tuttavia il governo potrà riaprire in ogni momento».
«Il punto di fondo – ha spiegato Nardella – è che il ministro Toninelli non ha mai dato seguito alla procedura di pre-notifica, non ha mai avviato né annunciato di voler avviare la successiva procedura di notifica, né ha mai posto quesiti o problemi sui contributi per l’aeroporto di Firenze alla Commissione Europea. Dunque, dal ministro silenzio totale da dieci mesi a questa parte sulla procedura degli aiuti di Stato all’aeroporto di Firenze, al contrario di quello che aveva pubblicamente dichiarato e nonostante il ripetuto interessamento della Direzione generale Concorrenza della Commissione Europea.
La stessa Direzione ci ha fatto capire che è pronta ad esaminare tutta la documentazione sull’erogazione dei contributi statali per il masterplan dell’aeroporto di Firenze, approvato da Enac che ha avuto il via libera anche dalla Conferenza dei Servizi, prevedendo circa due mesi di lavoro per completare il percorso di notifica e arrivare alla autorizzazione dell’aiuto di Stato».
16/3/2019 – Riproponiamo di seguito il testo integrale pubblicato oggi su tutti i giornali locali della quinta puntata della replica di Toscana Aeroporti alle esternazioni ciclicamente sparate contro la nuova pista e lo scalo fiorentino, questa volta per ribadire i reali effetti del masterplan sul progetto del parco della piana e sulle varie componenti ambientali, migliorativi sotto tutti i punti di vista.
ORA BASTA – QUINTA PUNTATA
FAKE.“Distruzione parco della pianaFI-PO-PT”
LA VERITÀ.II Parco della Piana ha un’estensione di oltre 7.100 ettari. L’aeroporto di Firenze con la nuova pista occuperà 120 ettari in più rispetto ad oggi, ovvero solo 11,7% del Parco della Piana. Il contributo dell’1,7% dell’aeroporto all’occupazione del Parco della Piana equivale alla lunghezza di 20 auto ferme in fila sulla FI-PI-LI rispetto alla lunghezza totale della strada, pari a 80 km.
L’intervento della pista ha un impatto minimo sul cosiddetto Parco della Piana.
FAKE.“Consumo di ulteriori 380 ettari di suolo agricolo”
LA VERITÀ.Nel consumo di suolo, inteso nell’accezione negativa del termine, non si possono davvero conteggiare gli ettari relativi alle opere di evidente valenza ambientale migliorativa.
Il consumo “ulteriore” di suolo sarà di soli 120 ettari, a compensazione dei quali Toscana Aeroporti, secondo quanto richiesto e approvato dai vari Ministeri, realizzerà oltre 220 ettari (quasi il doppio) di aree verdi fruibili dal pubblico:
– Mollaia: 22,5 ettari per boschi e prati umidi a tutela e protezione degli anfibi.
– Santa Croce: 21,5 ettari per un nuovo laghetto con isolotti e prati umidi che diventeranno habitat per volatili.
– Prataccio: 18,5 ettari per aree verdi.
– Lago di Signa: 68 ettari per un nuovo lago con isolotti, centro visite, osservatori, orti urbani, piste ciclopedonali, aree ricreative attrezzate.
– Parco Ecologico Ricreativo vecchia Pista: 22,5 ettari di parco ricreativo ricreato dalla dismissione dell’attuale pista.
– Parco periurbano di Sesto Fiorentino: 64 ettari di parco con centro visite, punti panoramici, percorsi ciclopedonali, orti didattici, orti sociali, aree gioco, attrezzature sportive, agility dog, equitazione.
Per la realizzazione di questi 220 ettari Toscana Aeroporti ha previsto un impegno economico di 35 milioni di euro.
L’intervento della pista consentirà una reale riqualifica dei cosiddetto Parco della Piana, finalmente reale, aperto al pubblico e fruibile dai cittadini.
FAKE.“Aumento rischio idrogeologico”
LA VERITÀ.Il piano di sviluppo dell’aeroporto prevede l’immediata realizzazione di importanti azioni di riduzione del rischio idraulico. La valenza assolutamente positiva delle opere idrauliche è certificata da tutte le Autorità che hanno approvato i progetti in sede di Conferenza di Servizi (Autorità di Bacino, Genio Civile regionale, Consorzio di Bonifica) e documentata all’interno delle mappe di pericolosità e rischio trasmesse a tutti i Comuni.
L’intervento di Signa consentirà la realizzazione di una cassa di laminazione sul Bisenzio, pianificata dall’Autorità di Bacino dal 1998 e mai neppure progettata per mancanza di risorse.
L’intervento della pista consentirà un generale miglioramento del rischio idrogeologico.
FAKE.“Forte Aumento inquinamento acustico”
LA VERITÀ.L’inquinamento acustico subirà una drastica riduzione.
Secondo i dati Arpat la pista attuale ha un impatto acustico su 2.600 abitanti. La nuova pista avrà un impatto su 40 persone.
L’intervento della pista consentirà un miglioramento dell’inquinamento acustico dei 98%.
FAKE.“Aumento inquinamento atmosferico”
LA VERITÀL’inquinamento atmosferico prodotto dall’aeroporto ha un impatto minimale sul territorio se si confronta a tutte le altre fonti di inquinamento presenti (traffico automobilistico al primo posto).
Il contributo dell’aeroporto oggi è dell’1% e anche domani sarà limitato ad alcuni punti percentuali rispetto all’intero contesto di emissioni inquinanti. L’impatto sarà, peraltro, significativamente compensato dai vasti e diffusi interventi di piantumazione previsti in progetto.
La nuova pista consentirà di ridurre il percorso che gli aerei devono fare per raggiungere la pista, se in partenza, o i parcheggi, se in arrivo, abbattendo sensibilmente il tempo di accensione dei motori, di consumo di carburante, di emissioni in atmosfera.
L’intervento della pista non cambierà il peso del contributo aeroportuale all’inquinamento atmosferico della zona. li Masterplan, al contrario, rappresenta l’opportunità per attuare importanti azioni di mitigazione e miglioramento.
FAKE.“Blocco allo sviluppo del Polo Scientifico”.
LA VERITÀ. La nuova pista non costituirà alcun blocco per lo sviluppo e la costruzione di nuovi edifici per il Polo Scientifico.
Non a caso l’Università di Firenze ha dato parere favorevole in sede di Conferenza dei servizi.
FAKE.“Alto rischio incidenti (bird strike)”.
LA VERITÀ. II Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa ha presentato uno studio per l’Osservatorio Ambientale incaricato di verificare il rispetto delle prescrizioni stabilite dal decreto di Valutazione di Impatto Ambientale.
Lo studio conclude: “Le previsioni di Masterplan, adeguate rispetto alle finalità ecologiche, naturalistiche, ambientali ed idrauliche emerse dagli studi di VIA e VInCA, non costituiscono di per sé elemento di criticità odi allarme in termini di rischio di bird strike”.
In base a questo autorevole parere risulta evidente che la tematica può essere normalmente gestita e mitigata, tanto che l’Osservatorio Ambientale ha pienamente condiviso dette valutazioni.
Non va dimenticato che attuali fonti di rischio saranno eliminate, delocalizzate e allontanate dall’aeroporto.
28/2/2019 – È stata presentata oggi la “Conferenza Nazionale sulle infrastrutture, i trasporti e il territorio”, iniziativa promossa dal Governo che, nei propositi, dovrebbe ridisegnare l’intero comparto (perché nell’immaginario dell’attuale Governo si tratta di un comparto tutto da costruire come se nel 2019 in Italia si fosse all’anno zero dei trasporti). I lavori sono organizzati per temi, cui sono dedicati specifici tavoli e consultazioni pubbliche, coordinati ognuno per il settore di propria competenza dal viceministro Rixi e dai sottosegretari Dell’Orco e Siri, riguardanti “Trasporto aereo e aeroporti”, “Politiche urbane e sviluppo sostenibile”, “Mobilità sostenibile e trasporto pubblico locale”, “Autotrasporto e Porti, navigazione marittima e autorità portuali”, sotto la supervisione e il coordinamento del Ministro Danilo Toninelli.
Il primo tavolo imbastito e la prima conferenza in programma, il prossimo 20 e 21 marzo a Roma, sarà quella relativa al tema “Trasporto Aereo e Aeroporti”, con l’obiettivo “di elaborare azioni programmatiche che garantiscano un ordinato e coordinato sviluppo del sistema aeroportuale nazionale, il quale rappresenta il 3,6 per cento del PIL, e che migliorino l’impatto complessivo dell’aviazione civile sulla nostra economia, attualmente pari a 70 miliardi di euro, con un trend di crescita che potrà raggiungere 150 miliardi. Non trascurabile inoltre, appare l’effetto moltiplicatore che ogni investimento nel trasporto aereo comporta sul settore stesso sull’indotto e sull’intera economia del Paese.”“L’evento, quindi, rappresenta un momento di analisi, riflessione e discussione sulle sfide che il trasporto aereo sta affrontando in Italia e le prospettive per il prossimo futuro, con la consapevolezza che gli interessi generali del Paese debbano prevalere rispetto a interessi settoriali e locali.”
Il tema sarà affrontato sotto quattro spunti di discussione: “Trasporto aereo tra regolazione e mercato”; “Innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile”; “I protagonisti del trasporto aereo”; “Gestione sistema aeroportuale nazionale e delle reti aeroportuali”. La discussione specifica sugli aeroporti è ulteriormente articolata in “Sviluppo del traffico e pianificazione delle infrastrutture aeroportuali”, “Reti e intermodalità”, “Investimenti pubblici e privati nel settore dell’aviazione civile”, “Modelli gestionali nelle diverse realtà dei paesi dell’UE: individuazione best practices”, “Nuove prospettive per il trasporto cargo”.
In occasione della presentazione della Conferenza, svolta dal ministro Toninelli e dal sottosegretario Siri, responsabile del settore aeroporti e coordinatore della relativa conferenza, il ministro ha annunciato il mandato a ENAC per la revisione del Piano Nazionale Aeroporti e, riconoscendo l’importanza dello sviluppo degli scali aerei per affrontare la crescita di traffico aereo prevista in Italia e il ruolo strategico di tali infrastrutture per lo sviluppo del territorio, ha citato il progetto per l’aeroporto di Salerno come esempio su cui è particolarmente impegnato il Governo (il masterplan incentrato sul prolungamento della pista da 1.655 a 2.200 metri e lo sviluppo dello scalo salernitano per creare con Napoli il sistema aeroportuale campano a due scali, di cui abbiamo parlato più volte su questo blog e sul nostro notiziario).
Attendiamo di vedere cosa potrà scaturire di nuovo e di diverso da una simile programma di lavoro rispetto a quanto è già stato fatto o impostato per il settore aeroportuale italiano in tanti anni di confronti e pianificazioni (a cominciare dal Piano Nazionale Aeroporti in vigore da inizio 2016, che in realtà non avrebbe bisogno di alcuna revisione). Intanto oggi prendiamo atto del riconoscimento del Governo e in specifico del ministro Toninelli per l’importanza strategica degli aeroporti e della necessità del loro buon funzionamento e sviluppo, riconosciuta in generale per il sistema italiano e in particolare anche per un progetto come quello di Salerno e, quindi, speriamo di non dover più ascoltare le sceneggiate imbastite fino alle scorse settimane contro il masterplan di Firenze e relativa nuova pista e contro il sistema aeroportuale toscano Firenze-Pisa, che dovrebbero essere invece assunti come esempi nazionali di progetti giusti e integrazioni possibili.
11/2/2019 – Riportiamo il testo del comunicato stampa diffuso da Toscana Aeroporti questo pomeriggio in risposta all’ultimo filone di esternazioni del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli circa i finanziamenti per l’attuazione del masterplan del “Vespucci” e l’assetto della società di gestione degli scali toscani, ribadite anche oggi in dichiarazioni ai media in occasione della presenza alla cerimonia di inaugurazione della linea T2 della tranvia di Firenze.
TOSCANA AEROPORTI IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DANILO TONINELLI
Firenze, 11 febbraio 2019 – Occorre ricordare al Ministro che Toscana Aeroporti è una società quotata in Borsa Italiana e come tale sensibile a dichiarazioni che ne possono influenzare l’andamento azionario a svantaggio anche di tanti piccoli risparmiatori che hanno investito nell’azienda.
Riteniamo pertanto doveroso fare alcune precisazioni:
– La Procedura di infrazione
Sarebbe opportuno che il Ministro per primo facesse chiarezza e non confusione. La procedura d’infrazione, a cui si riferisce, si ritiene riguardi i contratti di programma di quasi tutti gli aeroporti italiani. I contratti di programma regolamentano i piani di investimento quadriennali (nel caso specifico dal 2015 al 2018) tra il gestore aeroportuale e lo Stato, attravero Enac e ART (Autorità di Regolamentazione dei Trasporti).
L’art 1 comma 11 del DL 133/2014 ha disposto che sono “approvati con decreto del MIT, i contratti di programma sottoscritti da Enac con i gestori degli scali aeroportuali di interesse nazionale”. Come quasi la totalità dei contratti di programma, anche quello dell’aeroporto di Firenze è stato “approvato” da Enac ma non anora “sottoscritto” dal MIT. Mancherebbe quindi la ratifica del Mit per l’approvazione definitiva del Contratto di Programma.
La quasi totalità degli aeroporti italiani, oggi, applicano le tariffe concordate negli accordi di programma ordinari vigenti, anche se in assenza della firma del MIT. Questo è un problema annoso di tutto il sistema aeroportuale italiano.
– I finanziamenti
Altra cosa invece è il percorso relativo al finanziamento della realizzazione dell’opera di Firenze, argomento su cui evidentemente il Ministro è male informato.
In questo caso l’iter, così come previsto dalla normativa, prevede una prima prenotifica, su cui viene fatto un lavoro preliminare, per una successiva notifica.
Per quanto riguarda l’aeroporto di Firenze, così come risulta dalle stesse recenti dichiarazioni del Presidente della Regione Rossi, il Mit ha inviato solo la prenotifica, su cui è stato avviato un lavoro preliminare che avrebbe già dato esito positivo.
Pertanto Toscana Aeroporti chiede al Ministro che l’iter, che consentirebbe di ottenere un finanziamento pubblico al masssimo del 50%, sia portato a termine senza indugio così come disciplina la normativa europea in materia secondo l’art. 108 del TFUE, che prevede inoltre che i relativi adempimenti vengano svolti dalle autorità italiante ancorchè con il supporto della Azienda beneficiaria.
Occorre, infine, ricordare che il contributo pubblico di cui l’aeroporto di Firenze può beneficiare per legge, sarà significativamente inferiore alla soglia ammissibile (50%) per aeroporti con meno di 3 milioni di passeggeri come nel caso del Vespucci.
– I presunti atti “illeciti”
Toscana Aeroporti invita il Ministro ad abbandonare la via della diffamazione alludendo a presunte azioni illegali compiute dall’azienda in “combutta” con “gli amici degli amici”. Toscana Aeroporti non ha violato alcuna legge. Il sistema aeroportuale è stato definito da un Decreto del Presidente della Repubblica in data 17/09/2015. L’accordo di programma dell’aeroproto di Firenze è stato predisposto seguendo il percorso previsto dalla Legge e sottoscritto il 09/10/2015 (non è chiaro quindi a quali atti “illeciti” si riferisca il Ministro). Le opere di compensazione relative al Master Plan sono state stabilite dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente.
Riteniamo che tali affermazioni danneggino l’immagine e la reputazione di Toscana Aeroporti e del suo management, cosa che l’azienda non può consentire.
-Aumento di capitale
Quanto al ventilato ingresso dello Stato dentro il capitale della Società, non spetta a Toscana Aeroproti rispondere ma ai suoi azionisti. Tuttavia, richiamiamo l’attenzione sulla la normativa vigente, il Decreto 175 del 2016, che pone dei limiti insuperabili in ordine all’acquisizione di una partecipazione da parte dello Stato.
6/2/2019 – L’ultima sospirata (quarta) seduta della Conferenza dei Servizi sul masterplan 2014-2029 del “Vespucci”, tenutasi oggi al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ha finalmente dato il via libera definitivo al piano di riassetto dello scalo fiorentino con la nuova pista 12/30 di 2.400 metri e di risistemazione e miglioramento ambientale e infrastrutturale del territorio della piana tra Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Signa.
I riconvocati al tavolo della Conferenza (in rappresentanza di 38 soggetti statali, regionali e locali) hanno riportato i propri pareri sul masterplan, in gran parte già espressi fin dalle prime sedute, quasi tutti (35) favorevoli al progetto. I soggetti contrari erano e sono rimasti tre, ossia i Comuni di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato, con “no” senza fondamento rispetto al progetto in sé ed all’evoluzione delle procedure espletate (come si può leggere nelle argomentazioni dei rispettivi documenti posti agli atti).
Il superamento dell’ultimo cavillo sollevato nella precedente seduta, per la presa d’atto della soluzione dell’interferenza tra l’ipotesi della nuova strada e gli orti a margine dell’area compensativa progettata in zona Il Piano a Signa nell’ambito del masterplan aeroportuale, ha permesso la conclusione positiva della Conferenza con l’assenso anche del Ministero dei Beni e Attività Culturali. Conclusione che aggiunge quindi il riconoscimento della conformità urbanistica delle opere previste nel masterplan ai pareri positivi già arrivati da tempo sul fronte tecnico (novembre 2014) e ambientale (dicembre 2017), alla conferma della validità normativa della propocedura seguita per la VIA (novembre 2018) e che adesso permetterà di proseguire con i successivi passaggi di avvicinamento alla fase di cantiere.
La chiusura odierna della Conferenza dei Servizi, a cinque mesi dalla sua apertura (7 settembre), non può che essere accolta con grande soddisfazione da tutti coloro che hanno lavorato per arrivare al risultato e da chi ha sostenuto e sostiene le ragioni della nuova pista del “Vespucci” e del sistema aeroportuale toscano, nell’interesse generale di cittadini e territori: chi l’ha sostenuto per decenni, spesso contro (quasi) tutto e tutti; chi ha iniziato a sostenerlo in corso d’opera, comprendendone ragioni e benefici; chi, con buon senso, ha convertito in positivo vecchie posizioni dubbie o contrarie.
Di segno diverso, ovviamente, i commenti e gli atteggiamenti dello “zoccolo duro” contro, ossia di chi non riesce proprio ad accettare (non accetterà mai) l’idea che l’area fiorentina possa avere un aeroporto adeguato e la Toscana un vero sistema aeroportuale. Quel variegato mondo (minoritario) di comitati, forze politiche, esponenti partitici della piana e di Pisa e (di riflesso) dell’attuale Governo che adesso, non sapendo più a cosa attaccarsi, confida nel blocco dei finanziamenti al progetto, fronte ufficialmente aperto nei giorni scorsi dallo show via web dell’incommentabile ministro Toninelli. Un altro mix sconclusionato di assurdità, contraddizioni, strabismi e storture (nell’uso a casaccio di finanziamenti, valutazioni e pensieri) scatenato di nuovo per creare caos in un sistema aeroportuale toscano ben definito e consolidato nel sistema aeroportuale nazionale.
Vedremo gli sviluppi di questa appendice di farsa anti-aeroporto che, al di là dell’effettiva valenza nella vicenda, segna un’altra figuraccia per tutto il Governo, da Conte in giù (alla fine quello per il “Vespucci”, pur avendo grandi effetti positivi, è un investimento pubblico piccolo piccolo in raffronto a tutte le altre opere più o meno in discussione e boicottarlo è davvero una ripicca infantile). Per ora, comunque, mettiamo agli atti e nella cronistoria della vicenda aeroportuale fiorentina la data odierna per il definitivo via libera al masterplan 2014-2029 del “Vespucci”, a cinque anni dall’avvio concreto del relativo percorso procedurale ed a conferma della fattibilità, sostenibilità e necessità della nuova pista sostenuta da sempre.
31/1/2019 – È uscito il nuovo numero di “Aeroporto” (Gennaio-Marzo 2019), il notiziario dell’Associazione Valentino Giannotti per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze.
In attesa della chiusura della Conferenza dei Servizi sul masterplan 2014-2029 (si spera il prossimo 6 febbraio) e delle successive evoluzioni della vicenda che seguiranno, Aeroporto n° 86 fa il punto sulla situazione ad oggi ed offre considerazioni sulle polemiche che hanno caratterizzato gli ultimi mesi.
La parte centrale del notiziario è dedicata in particolare alla questione dell’integrazione tra treno e aereo, per rimarcare l’improponibilità e l’insussistenza di soluzioni ferroviarie come alternative alla realizzazione della nuova pista del “Vespucci” e all’esigenza di dotare l’area fiorentina di uno scalo funzionale (e la Toscana di un vero sistema aeropotuale), idee che rievocano i peggiori scenari (ed errori) degli anni ’70 del secolo scorso.
Tra gli altri temi trattati e commentati, le proposte insensate che vorrebbero il mantenimento del “Vespucci” con l’attuale pista quale soluzione migliore dell’assetto con il nuovo tracciato di volo; l’idea surreale di una terza pista a Pisa al posto della prima (e unica) pista funzionale necessaria a Firenze; la singolarità dell’atteggiamento ostile del Governo nella vicenda aeroportuale fiorentina rispetto ad altre realtà, con particolare riferimento al caso di Salerno.
“Aeroporto” n° 86 è scaricabile direttamente cliccando qui oppure dalla apposita sezione del sito.