5/9/2018 – Dopo un agosto di lavoro per i tecnici impegnati a ottemperare le prescrizioni (o condizioni) ante-operam annesse al parere VIA sul masterplan del “Vespucci”, per l’Osservatorio Ambientale che sta verificando l’ottemperanza delle stesse condizioni e per gli enti locali interessati nei propri strumenti urbanistici dalle opere aeroportuali, settembre si è aperto con la doppia discussione e votazione dei consigli comunali di Firenze e Sesto Fiorentino, chiamati a esprimersi sui rispettivi pareri da portare a Roma alla prima seduta della Conferenza dei Servizi il prossimo 7 settembre.

Ovviamente nulla di nuovo è emerso e poteva emergere nelle due sedute rispetto a posizioni ormai radicate: da una parte il “sì” al masterplan frutto di un infinito lavoro di studi, valutazioni, approfondimenti, confronti (come nessun altro progetto aeroportuale ha mai visto in Italia e non solo), supportato da atti ufficiali, iter completati o in atto e approvazioni e validazioni degli enti tecnici competenti (oltre che da logica e buon senso conoscendo la situazione operativa attuale dello scalo, le condizioni del territorio al suo intorno e la storia della questione aeroportuale fiorentina e toscana); dall’altra parte il “no” al masterplan con la reiterazione come dischi incantati della solita sequela di accuse, allarmismi, strabismi e doppiopesismi valutativi, bufale, ecc. ecc. fondate sulla non conoscenza o rifiuto a prescindere di atti ufficiali, iter completati o in atto e approvazioni e validazioni degli enti tecnici competenti.

Per la cronaca (e per ricordarsene), il consiglio comunale di Firenzeha approvato il “sì” al masterplan con 23 voti favorevoli di PD e Forza Italia (sette sono stati i voti contrari di Firenze riparte a Sinistra, Movimento 5 Stelle, MDP, Gruppo Misto; uno il “non voto” di Fratelli d’Italia). Il consiglio comunale di Sesto Fiorentino ha approvato il “no” al masterplan con 18 voti di Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle, Per Sesto, Insieme cambiamo Sesto-Per Sesto Bene comune e cinque voti di astensione del PD (uno, di Forza Italia, è stato il voto favorevole al masterplan).

Inutile commentare le esternazioni anti-aeroporto che si sono susseguite nei due consigli comunali: al solito non si potrebbe che ripetere considerazioni scritte infinite volte su questo blog e in 23 anni di notiziario “Aeroporto” (come commento più recente può valere il pezzo “Incoerenze, contraddizioni e doppiopesismi” su Aeroporto n.83, pagina 6). Ciò che vale la pena sottolineare, arrivati a un certo punto di questa vicenda, è la conferma dell’inutilità di qualunque altro studio, confronto o discussione che rimbalza sul muro di gomma dei “no-aeroporto” a prescindere (un “no” sempre e solo all’aeroporto dell’area fiorentina, mentre tutti gli altri vanno bene, in qualunque condizione siano, operino e si sviluppino). Dalla giornata di ieri è arrivata anche l’ufficializzazione del punto cui può arrivare la volontà di opporsi a prescindere al futuro del “Vespucci”, con un Comune (Sesto Fiorentino) che col suo no alla nuova pista di fatto chiede formalmente di mantenere i sorvoli dei propri abitati, che ovviamente con la pista attuale proseguirebbero così come sono. Ma questo ai loro cittadini non l’hanno ancora spiegato.

Tutto come previsto, quindi, nel percorso verso la Conferenza dei servizi che si aprirà il prossimo venerdì con posizioni contrapposte, ma con l’obiettivo di chiudere definitivamente l’iter approvativo del masterplan e proseguire le procedure verso espropri e cantieri per un progetto che solo a opere realizzate, con l’evidenza della realtà, potrà veder chiudere il sipario della farsa anti-aeroporto in replica continua.

Una nota diffusa nel pomeriggio di oggi da Toscana Aeroporti rende nota l’avvenuta convocazione della Conferenza dei Servizi sul masterplan 2014-2029 del “Vespucci” di Firenze da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per il prossimo 7 settembre.

Si tratta dell’atteso avvio dell’ultimo passaggio nella procedura verso la concreta realizzazione della nuova pista dello scalo fiorentino e di tutte le altre opere aeroportuali, territoriali e ambientali contemplate nel piano, che andranno a risolvere dopo mezzo secolo la questione aeroportuale dell’area fiorentina in un quadro di miglioramento generale della sostenibilità e della funzionalità dello scalo e dell’attività aerea e dell’assetto della zona (i progetti per lo scalo sono integrati con quelli per il parco, i rimboschimenti, il potenziamento della rete di piste ciclabili, il miglioramento delle aree naturali, l’innalzamento generale del livello di sicurezza idraulica della porzione di piana interessata, ecc.).

Quest’ultima fase procedurale, alla quale partecipano enti e soggetti locali a vario titolo coinvolti nel progetto, dovrà portare all’approvazione definitiva del masterplan con la conformità urbanistica, dopo le approvazioni tecniche e ambientali già ottenute dai competenti enti nazionali responsabili nei lunghi iter svolti fino ad oggi.

Preliminare alla convocazione della Conferenza dei Servizi era stata la trasmissione al Ministero delle Infrastrutture da parte della Regione Toscana dei pareri degli enti locali sulla conformità urbanistica (passaggio comunicato al Consiglio Regionale dall’assessore toscano alle Infrastrutture e Trasporti nel dibattito sulla piana della scorsa settimana); pareri di conformità per ora negativi non essendo ancora inserito il progetto della nuova pista negli strumenti urbanistici locali in vigore. Questi aspetti dovranno essere messi a punto proprio nell’ambito dei lavori della Conferenza dei Servizi.