Il Saab 2000 coinvolto nell'incidente del maggio 2012 con indicate le uscite di sicurezza utilizzate sul lato sinistro per l'evacuazione dei passeggeri.

Il Saab 2000 coinvolto nell’incidente del maggio 2012 con indicate le uscite di sicurezza utilizzate sul lato sinistro per l’evacuazione dei passeggeri.

 

L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza al Volo ha pubblicato le risultanze dell’inchiesta sull’incidente occorso il 28 maggio 2012 ad un Saab 2000 della Carpatair in partenza da Firenze. Durante il rullaggio per raggiungere la pista e decollare alla volta di Timisoara, in cabina di pilotaggio si accendeva l’avviso di incendio al motore sinistro. Il pilota interrompeva immediatamente il rullaggio ed attivava la prima scarica di estinguente, dopo la quale gli avvisi di incendio si spegnevano. Il pilota di un altro aereo segnalava però del fumo bianco in uscita dal motore e il comandante, per sicurezza, decideva comunque di evacuare i 45 passeggeri a bordo (quattro erano invece i membri dell’equipaggio) da tutte le uscite di emergenza presenti (porta anteriore sinistra, porta posteriore destra e uscita alare sinistra). Le porte sono poste a poco più di un metro e 70 da terra e, dato che gli scivoli sono obbligatori sopra un metro e 83, i passeggeri hanno dovuto saltare dall’aereo e si sono registrati alcuni contusi ed una persona ferita con frattura ad una gamba.  L’aereo è stato evacuato in 40 secondi.

Le richerche dell’ANSV hanno rivelato che, nonostante fosse scattato l’allarme in cabina, non si era sviluppato alcun incendio e che la segnalazione del pilota dell’altro aereo era probabilmente dovuta alla polvere dell’estinguente. L’agenzia ha quindi concluso che si è verificato un malfunzionamento del “Fire Detection Controller”, il sistema di rilevamento di fuoco, che è stato prontamente sostituito.

Il punto in cui si è bloccato l'aereo in seguito all'allarme incendio.

Il punto in cui si è bloccato l’aereo in seguito all’allarme incendio.

Tagged with: