27/4/2020 – La pista 05/23 rinnovata e allungata dell’aeroporto di Olbia ha accolto ieri il primo volo, dopo la conclusione dei lavori iniziati a febbraio 2020. L’intervento sull’infrastruttura di volo aveva comportato una prima fase di rifacimento della pista esistente, di 2.445 metri, completato nel marzo 2020, quindi nel corso dello scorso anno e nei primi mesi del 2021 sono andati avanti i lavori per l’allungamento a 2.740 metri, preceduti da importanti opere preliminari esterne allo scalo, nelle aree interessate dal nuovo tratto di pista, con la deviazione di una strada statale e lo sbancamento di una collinetta che ha permesso di eliminare la penalizzazione di 150 metri che tale ostacolo determinava agli atterraggi 23.
L’allungamento della pista a 2.740 metri è finalizzato all’accoglienza dei grandi velivoli “wide body”, impiegati in voli charter e privati, e dota la Sardegna della terza pista a capacità intercontinentale dopo quelle di Cagliari e Alghero, quest’ultimo (circa 100 km da Olbia) appena inquadrato con lo scalo della Costa Smeralda nel sistema aeroportuale del nord Sardegna.
Oltre alla pista, gli interventi sullo scalo di Olbia hanno riguardato la realizzazione di un nuovo raccordo di circa 500 metri per l’ingresso sulla nuova testata e l’ampliamento della RESA (Runway End Safety Area) in testata 05. Il complesso di opere si concluderà a maggio con l’effettuazione di alcune operazioni conclusive relative agli impianti di assistenza all’atterraggio e alla sistemazione delle superfici, attuate senza interferire con le attività di volo.
«La pandemia non ha fermato le complesse attività di realizzazione dell’opera – spiega Geasar, gestore dello scalo – la quale ha subito solo parziali rallentamenti». «I lavori di riqualifica e allungamento pista si inseriscono nell’ambito del piano di investimenti di Geasar finalizzato ad adeguare la capacità aeroportuale alle previsioni di crescita del traffico nei prossimi anni».
19/4/2020 – L’emergenza COVID-19 ha fatto rimandare presentazioni, inaugurazioni e parte degli eventi collaterali programmati, ma da circa un mese è stato completato l’allungamento della pista dell’aeroporto di Olbia, portata da 2.445 a 2.740 metri. L’intervento, raccontato più volte su questo blog e sul nostro notiziario, è stato completato in 40 giorni di cantieri per l’infrastruttura di volo, preceduto da opere propedeutiche esterne allo scalo, con lo sbancamento di una collinetta, l’abbattimento di costruzioni presenti nell’area interessata dal prolungamento e la deviazione di un tratto della strada statale Olbia-Sassari. Per ques’ultima era stato valutato anche l’interramento dell’asse stradale sotto la pista, ma poi è stata preferita la deviazione del tracciato ad aggirare la nuova area di sedime aeroportuale.
Continue reading »
23/2/2019 – L’ossessione del Movimento 5 Stelle toscano (e, di riflesso, nazionale, con ministro, sottosegretario e parlamentari annessi) contro la nuova pista e l’aeroporto di Firenze appare sempre più in tutta la sua singolare assurdità ogni volta che altrove vengono applauditi altri progetti aeroportuali, compresi i potenziamenti di piste.
L’esempio in queste ore viene di nuovo dalla Sardegna, con il via libera votato ieri in Regione alla convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per la riqualificazione delle strutture di volo e l’allungamento della pista di Olbia (parlammo del progetto in un post del novembre scorso). Un passo avanti verso l’apertura dei cantieri per un progetto sostenuto dalle forze politiche di centro sinistra e centro destra che si sono avvicendate negli anni alla guida della Regione e del Comune di Olbia, ma supportato sostanzialmente da tutti, compreso il Movimento 5 Stelle che in Sardegna riveste per ora ruoli di opposizione esterna alle istituzioni ma non ha mancato di ribadire più volte il proprio favore ai progetti aeroportuali.
«Tutte le forze politiche dovranno essere unanimi per portare avanti progetti così importanti per la nostra realtà», aveva affermato l’esponente M5S Roberto Ferinaio in occasione dell’approvazione del progetto di allungamento della pista da parte del Comune di Olbia (Galluraoggi.it, 8/11/2018).
«Si tratta di un risultato davvero importante per il territorio – afferma oggi il deputato M5S Nardo Marino – ottenuto grazie all’impegno del MIT e degli uffici competenti che hanno lavorato in stretto coordinamento con GEASAR. Con questi interventi finalmente il nostro aeroporto diverrà ancora più importante nel quadro strategico dei trasporti italiani». «Il potenziamento dello scalo e l’allungamento della pista saranno elementi importanti di valutazione anche per le compagnie aeree interessate a investire sul territorio» dichiara l’onorevole Marino. «La destagionalizzazione e l’incremento dello sviluppo turistico sono necessariamente subordinati agli investimenti sulle strutture essenziali del trasporto. Sono convinto che gli interventi sullo scalo olbiese, assieme agli altri investimenti previsti per Cagliari e Alghero, produrranno benefici per tutta la Sardegna» conclude il deputato del Movimento 5 Stelle Nardo Marino (Galluraoggi.it, 22/2/2019).
Da ricordare che il progetto in questione, sostenuto anche da finanziamenti pubblici, prevede il prolungamento della pista da 2.446 a 2.740 metri per migliorane l’operatività eliminando le attuali penalizzazioni provocate da ostacoli e per accogliere velivoli di grandi dimensioni. All’intervento sono connesse opere complementari esterne allo scalo, con lo sbancamento di una collinetta e lo spostamento di una strada statale in testata pista. Con l’attuazione di questo progetto la Sardegna avrà un terzo scalo dotato di pista tra 2.700 e 3.000 metri, capace di accogliere velivoli wide-body, in aggiunta a Cagliari e Alghero ed avrà due scali (Alghero e Olbia) con tale capacità nel nord della regione, nelle due province limitrofe di Olbia-Tempio e Sassari.
Al di là di ogni considerazione per le vicende sarde e da qualunque ottica si guardi il sistema aeroportuale italiano (e non solo), ciò che avviene (ovunque) altrove evidenzia ogni volta di più l’assurdità di chi ancora oggi ritiene di dover combattere (arroccato e isolato) la propria battaglia contro il sistema aeroportuale a due scali per la Toscana e contro la costruzione della prima pista funzionale per Firenze e l’area fiorentina. Progetto evidentemente ben più necessario, urgente e utilie, per le criticità che va a risolvere e per i benefici generali conseguenti, di altri interventi aeroportuali che proseguono il proprio percorso senza tante sceneggiate locali e governative.
24/11/2018 – Mentre a Firenze continuiamo a dover sopportare dichiarazioni totalmente folli di chi nel 2018 (quasi 2019) vorrebbe riavviare studi per capire se, come, dove, quando e perché mai si dovrebbe realizzare una pista funzionale per il “Vespucci” e l’area fiorentina (studiata e attesa da metà del secolo scorso), altrove le cose continuano ad andare diversamente. Altrove progetti “forse” anche un tantino meno importanti del caso fiorentino procedono e, pur con le lentezze italiche, possono arrivare in fondo in un clima ben diverso. L’esempio viene questa volta dalla Sardegna e riguarda la pista di Olbia, oggi già di 2.446 metri, che sta per essere rifatta e allungata nell’ambito del masterplan 2006-2020 in attuazione, con un potenziamento generale dello scalo e la sua espansione da 180 a 247 ettari.
Olbia “Costa Smeralda” (4 km dal centro città), aperto nel 1974 in sostituzione del vecchio aeroporto di Venafiorita, è uno dei tre scali commerciali civili della Sardegna, secondo per movimento passeggeri (circa 2,8 milioni nel 2017) dopo Cagliari e attualmente terzo per dimensione di pista dopo Alghero (3.000 metri) e Cagliari (2.804 metri). La pista di Olbia ha risentito finora della presenza di ostacoli penalizzanti per le distanze usabili, soprattutto in atterraggio (ridotte a 2.200-2.300 metri), creando difficoltà ai voli che in particolare nel periodo estivo richiedono di poter operare a pieno carico. Per risolvere queste criticità all’ordinaria attività di linea e consentire regolarità operativa anche ai velivoli di grandi dimensioni (wide-body fino agli Airbus A340 o Boeing 747) che spesso richiedono di utilizzare lo scalo per voli privati, governativi o charter, è stato deciso di allungare la pista a 3.000 metri, intervento inserito nel masterplan approvato.
L’allungamento doveva essere anticipato in occasione del vertice G8 del 2009 previsto a La Maddalena, con un primo stralcio fino circa 2.700 metri, per poi completare successivamente la pista. Il trasferimento del G8 a L’Aquila frenò il progetto riportandolo entro la tempistica ordinaria del masterplan, che ha visto comunque già realizzate opere propedeutiche esterne allo scalo: lo spostamento di una strada statale che passava a ridosso della testata pista interessata dal prolungamento, con una variante di tracciato che aggira il nuovo sedime aeroportuale; lo sbancamento, sempre sulla stessa testata, di una collinetta che faceva da ostacolo alla pista comportando la penalizzazione in atterraggio, con l’abbattimento di alcune costruzioni presenti nella zona. Adesso si prevede entro breve l’avvio dei lavori per il tratto di allungamento della pista a 2.740 metri.
Per completare il quadro comparativo con ciò che ci tocca ancora sentire attorno alla questione fiorentina vale la pena evidenziare un commento riportato sulle cronache locali sarde nei giorni scorsi, dopo l’approvazione dell’opera nel Consiglio del Comune di Olbia, guidato da una giunta di centrodestra alternatasi negli ultimi dieci anni con una giunta di centrosinistra: “Tutte le forze politiche dovranno essere unanimi per portare avanti progetti così importanti per la nostra realtà”. Commento espresso da un esponente del Movimento 5 Stelle, per un’opera che fa di Olbia il terzo aeroporto civile della Sardegna (e il secondo della provincia di Sassari) con pista capace di accogliere wide-body e voli di lungo raggio.