In Europa
Germania, Gran Bretagna, Francia e Svizzera sono tra i paesi europei dove è più sviluppata la connessione tra aeroporti e collegamenti su ferro, ma tali servizi sono presenti e in sviluppo in molte altre realtà. La tipologia ed efficacia dei collegamenti è strettamente connessa alla distanza degli scali dai centri cittadini. In varie realtà europee sono state connesse agli aeroporti le linee ad alta velocità ferroviaria, integrando strettamente le due modalità di trasporto.
Considerando una settantina di aeroporti connessi alle reti trasportistiche su rotaia (tra quelli censiti dalla IARO, International Air Rail Organization), con una distanza media coperta di circa 17 km, le percorrenze medie sono di circa 20 minuti. Nel totale sono compresi anche alcuni casi in cui il servizio ferroviario non raggiunge direttamente il terminal aeroportuale ma comporta un trasferimento aggiuntivo aerostazione-stazione, solitamente servito con bus navetta, che in realtà peggiora la funzionalità del collegamento per la rottura di tratta ed il cambio di mezzo.
Il servizio su rotaia più breve a livello europeo è a Pisa, con il collegamento tra stazione centrale ed aeroporto di circa 1,8 km percorso dal people-mover in 5 minuti (in sostituzione del precedente servizio ferroviario), seguita da Ginevra con il collegamento di 4 km per lo scalo intercontinentale di Coitrin coperto in 6 minuti. I collegamenti più lunghi per distanza percorsa sono quelli tra il centro di Oslo e l’aeroporto Gardermoen (55 km in 20 minuti) e tra Stoccolma ed Arlanda (43 km in 20 minuti), in entrambi i casi scali intercontinentali serviti da apposite linee ad alta velocità. Le tratte più lunghe servite da linee ferroviarie tradizionali arrivano a 40-50 km coperti in 30-40 minuti e riguardano sempre hub intercontinentali o grandi scali da decine di milioni di passeggeri (Londra Stansted, Londra Gatwick, Milano Malpensa).