Riportiamo integralmente il comunicato stampa emesso oggi da Toscana Aeroporti in merito alle polemiche di questi giorni sulla questione della piantumazione di alberi nel Parco della Piana ventilata dal Comune di Sesto Fiorentino in aperta contrapposizione alla realizzazione della nuova pista.
Firenze, il 5 settembre 2017 – Toscana Aeroporti è la società che ha in concessione dallo Stato Italiano la gestione degli scali aeroportuali di Pisa e Firenze. A seguito di tale concessione, Toscana Aeroporti è tenuta alla presentazione di un Piano di Sviluppo aeroportuale secondo quanto previsto dal Piano Nazionale degli Aeroporti emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n. 201, del 17 settembre 2015.
Il progetto di orientamento della pista dell’aeroporto di Firenze è oggetto al momento di Valutazione di Impatto Ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente e, considerando le prescrizioni ad hoc, prevede la realizzazione di una serie di interventi di compensazione ambientale che hanno come obiettivo quello di riqualificare il Parco della Piana con un investimento di circa 30 milioni di Euro a totale carico di Toscana Aeroporti.
Nel Comune di Sesto Fiorentino sono previsti interventi su un totale di 240 Ettari.
Circa 200 Ettari per la creazione del parco peri-urbano:
- Strutturazione del parco secondo il sistema degli accessi al Parco, del sistema ciclabile e pedonale, della rete dei canali d’acqua
- Sistema dei Boschi della Piana integrato col sistema degli spazi aperti
- Individuazione di aree specifiche nelle quali prevedere la ricostruzione e il ripristino delle parti di paesaggio agrario tradizionale (orti urbani, fattoria didattica, agricoltura di prossimità)
- Individuazione di un’area (Porta del Parco) ove collocare le aree e le strutture di servizio per il nuovo parco (parcheggi, centro visite, ecc.).
Circa 18 Ettari per la creazione della zona umida “Santa Croce”:
- Ricreazione dell’ambiente agreste storico con piantumazione siepi interferite dal progetto (prelievo, trasporto, impianto)
- Creazione di nuova zona umida con habitat tipo acquitrino-prato umido, a carattere stagionale.
Circa 22 Ettari per la reazione di un’area ecologico-ricreativa in sostituzione della porzione inutilizzata della vecchia pista:
- Fruizione pubblica, «filtro» percettivo del nuovo scalo, recupero di aree degradate, nuove connessioni funzionali di aree urbanizzate, valenza ecologica (anfibi)
Nel Comune di Campi Bisenzio sono previsti interventi su un totale di circa 20 Ettari:
- Creazione di zona campestre “il Prataccio”, dove si prevede di creare un’area naturale protetta in ambiente di tipo agricolo tradizionale con sistemi di piccoli fossi, aree a prato umido stagionale e siepi campestri
Nel Comune di Signa sono previsti interventi su un totale di circa 39 Ettari:
- Creazione zona umida “Il Piano”, realizzazione di habitat di pregio, aree umide (acque alte, media profondità e basse), isolotti per limicoli, canneti, scoline, prati umidi, bosco umido a salice, arginatura perimetrale, osservatorio e aula didattica.
Tali interventi saranno effettuati come opere di miglioramento ambientale rispetto a quanto attualmente presente nell’area. In tutto il mondo le opere infrastrutturali vengono eseguite con questa logica, nel rispetto dell’ambiente e anzi nel miglioramento dello stesso. Toscana Aeroporti fa parte del gruppo Corporacion America, cui è riconosciuta una rara capacità di combinazione tra sviluppo e sostenibilità ambientale, come nel caso dell’aeroporto delle Galapagos che si trova all’interno di aree naturalistiche estremamente delicate e che costituisce oggi un esempio mondiale di progettazione sostenibile.
Toscana Aeroporti non vuole entrare in dinamiche politiche che non le competono e che hanno come soggetti i vari livelli istituzionali del territorio toscano e fiorentino e che si protraggono da ormai molti anni; allo stesso modo non può tollerare che l’auspicata realizzazione della pista aeroportuale, che porterà sviluppo e sostegno infrastrutturale alle aziende del territorio oltre che numerosi nuovi posti di lavoro, venga ripetutamente messa in contrapposizione con la tutela dell’ambiente e di un Parco che per primi noi saremo impegnati a realizzare, come dichiarato da sempre, rendendolo finalmente un vero e proprio Parco al servizio del territorio e dei cittadini.
Sembrano le comiche, quelle almeno fanno ridere, ma che vantaggi possono avere a non fare la pista????
Tanto non potranno fermare il futuro sempre.