Qualche articolo addietro, nei giorni scorsi, raccontavamo come una sorta di sbarco dei marziani su Firenze la sarabanda di commenti assurdi sulla questione aeroportuale fiorentina scatenata anche a livello nazionale da parte di personaggi che da lontano sparano sentenze senza minimamente conoscere la realtà storica della vicenda, ma spesso anche da soggetti locali che si presentano per la prima volta sullo scenario amministrativo senza informarsi correttamente della questione di cui parlano o senza mai credere alle informazioni corrette. Si può inserire più o meno nello stesso filone il gran caos che si è scatenato in questi giorni attorno agli emendamenti inerenti gli iter per i progetti aeroportuali proposti e ritirati nel corso dei lavori parlamentari sulla legge di stabilità. Non ci esprimiamo sulla modalità di presentazione di tali atti, non conoscendo i meccanismi parlamentari e governativi, ma qualche considerazione sui contenuti e sulle reazioni smodate che ne sono seguite si può fare.
Come premessa è bene precisare che gli aspetti trattati negli emendamenti riguardavano cose sostanzialmente già note, inserite nella prassi di questo tipo di opere e nelle norme che ne regolano procedure e adempimenti, come ad esempio il grado di definizione dei progetti richiesti nei relativi masterplan, o erano dispositivi già inseriti in precedenti atti governativi. Ma la principale considerazione da fare riguarda la “balla spaziale” che ha marchiato la vicenda, cioè l’interpretazione che si trattasse di un provvedimento per escludere dalla procedura di valutazione ambientale (VIA) il masterplan dell’aeroporto di Firenze.
Prima di tutto va precisato che non si trattava di un atto “ad hoc” per Firenze, ma semmai riguardava tutti gli aeroporti di interesse nazionale, quindi i 38 scali inseriti nel piano nazionale aeroporti, molti dei quali hanno in corso a vari stadi gli iter di valutazione ambientale sui masterplan. E qualunque atto che, nel rispetto di tutte le necessarie verifiche, possa agevolare gli iter per l’adeguamento del sistema aeroportuale nazionale non sarebbe altro che una benedizione, vista l’arretratezza strutturale del nostro sistema rispetto a tutti i principali paesi europei (e non solo) accumulata proprio per le infinite lungaggini tutte italiche che hanno impedito o frenato per decenni i necessari adeguamenti (con la Toscana, come noto, in questo settore prima per arretratezza).
Detto ciò, la “balla spaziale” sta nel parlare di dispositivo per l’esclusione dei masterplan aeroportuali dalle procedure di VIA. I piani e progetti citati nell’emendamento come “redatti e approvati al di fuori del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale” sono infatti adempimenti inerenti il trattamento delle terre di scavo, cioè un aspetto certamente importante in vista della fase di cantiere ma minimale nel quadro di un atto come un masterplan e soprattutto che niente ha a che vedere con giudizi di validità e fattibilità dei progetti aeroportuali. Si tratta, appunto, del come e quando deve essere affrontato entro la procedura complessiva del masterplan questo aspetto, senza eliminarlo. Ma sopratutto nessun masterplan e nessun aeroporto, ovviamente, sarebbe stato escluso dalla VIA (ci mancherebbe altro), tantomeno quello di Firenze che peraltro ha ormai abbondantemente completato tutta l’istruttoria ambientale, fornendo una documentazione ormai ridondante e anche eccessiva sulla sostenibilità ambientale della nuova pista e dei progetti connessi.
È bastata però la sparata di qualcuno che ha letto l’emendamento senza capirne il contenuto e il significato in relazione alla VIA per costruire un castello di falsità utilizzate per bersagliare di nuovo l’aeroporto di Firenze (ma di rinterzo tutto il sistema aeroportuale nazionale). Falsità cha hanno fatto subito il giro d’Italia, tra titoli di giornale, trasmissioni televisive, blog e il solito teatrino di esponenti politici (a Roma e in Toscana) che non sanno di cosa parlano ma lo sparano forte tanto per alimentare polemiche e di chi gli va subito dietro, tanto per partecipare, senza preoccuparsi minimamente di verificare la realtà della notizia alla fonte e capire la questione.
Qui di seguito riportiamo integralmente i comunicati stampa diffusi oggi da Toscana Aeroporti ed ENAC che forniscono precisazioni e chiarimenti su vari aspetti e informano sul reale stato dell’iter della VIA sul masterplan del “Vespucci” che prosegue nel suo percorso come previsto e dettagliato nei documenti agli atti.
Direi che piu’ che altro non si perde mai l’occasione di punzecchiare Matteo Renzi da parte, oltre che dall’opposizione di centro destra, anche dell’ala sinistra del panorama politico italiano, a cominciare dal suo stesso partito.