29/10/2020 – Dopo i passaggi tecnici e burocratici portati avanti anche in questo difficile anno (ne abbiamo riferito in precedenti post), si è tenuta oggi la cerimonia di inaugurazione del rinato aeroporto di Forlì, chiuso nel 2013 dopo il fallimento della precedente società di gestione e riaperto formalmente al traffico commerciale alle 10.00 della giornata di ieri, 28 ottobre. L’operazione completa lo sforzo unanime e bipartisan fatto da enti e istituzioni locali e regionali e dal nuovo gestore FA – Forlì Airport, creato da investitori locali, per ridare vita allo scalo, in passato polo low cost per Bologna (arrivando a 800.000 passeggeri nel 2004).
Il “Luigi Ridolfi” di Forlì, 4 km dal centro cittadino, si trova a circa 82 km di strada dal “Marconi” di Bologna e 59 km dal “Fellini” di Rimini-San Marino, in una sorta di sistema aeroportuale della via Emilia completato dallo scalo di Parma, 95 km da Bologna.
Lo scalo forlivese riapre dopo aver ristrutturato e riattivato le proprie infrastrutture land side e air side, con la sua pista di 2.561 metri e con la sfida di trovare un proprio ruolo nel sistema regionale e nazionale, con compagnie aeree interessate a utilizzare la struttura e generare traffico. Alcuni vettori, anche già operanti su altri scali della regione, inizieranno operazioni di linea nei prossimi mesi, con primo volo di linea previsto dal 1° dicembre (Air Dolomiti per Monaco).
L’inaugurazione è stata salutata dal Governo, con intervento via web della ministra Paola De Micheli che ha rivolto un grande plauso all’operazione effettuata. Sulla stessa linea i commenti e i saluti delle autorità regionali, con il governatore Bonaccini, che ha sottolineato l’importanza dell’evento che arricchisce il sistema aeroportuale emiliano-romagnolo con un’altra infrastruttura ritenuta strategica per il territorio, in particolare in questo momento difficile, e dei rappresentanti delle amministrazioni locali, dei parlamentari (sostanzialmente di tutte le forze politiche, uniti per l’obiettivo aeroporto) e delle autorità aeronautiche nazionali, con il vertice di ENAC. Nell’occasione Bonaccini ha confermato il prossimo sviluppo anche dell’aeroporto di Parma, con l’investimento pubblico da 12 milioni di euro per l’allungamento della pista, e un ulteriore finanziamento di uguale importo per lo stesso scalo di Forlì.
Come sempre, l’impegno profuso al di là dell’Appennino per sostenere e potenziare il proprio sistema aeroportuale a quattro aeroporti, con piste tutte superiori a 2.000 metri (due già a capacità intercontinentale e una terza lo sarà a breve) e il plauso per l’aeroporto di Forlì espresso da tutti (dal Governo ai comuni del territorio, passando dalla Regione), attesta ogni volta di più quanto siano miopi e fuori dal mondo le manovre e le polemiche autolesionistiche e senza senso che al di qua dell’Appennino ostacolano ancora la creazione di un sistema toscano a due scali (adeguati e funzionanti) e di uno scalo normale ed efficiente nell’area fiorentina.
L’Emilia Romagna è un altro mondo, meno burocrazia e persone più intelligenti, meno chiacchiere e proclami, più fatti. Nardella e Giani imparate, siete degli incompetenti, speriamo che si possa inaugurare la pista del Vespucci il più presto possibile, ma con questi personaggi che si fanno comandare e mettere sotto da quattro gatti del no pista mi sembra difficile un’inaugurazione a breve tempo, incrociamo le dita e speriamo