31/10/2019 – È uscito il nuovo numero del notiziario “Aeroporto”, trimestrale informativo dell’Associazione Valentino Giannotti per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze (Ottobre-Dicembre 2019).
In attesa che lo Stato ponga rimedio alle incomprensibili sentenze del TAR della Toscana che lo scorso maggio hanno bloccato l’avvio dell’attuazione del masterplan del “Vespucci”, Aeroporto n° 89 è in gran parte dedicato alla questione ambientale, per evidenziare di nuovo la sostenibilità dei progetti infrastrutturali e territoriali previsti nel piano aeroportuale, a fronte di una contestazione ambientalista poco o nulla consapevole della realtà dello scalo fiorentino e di quanto previsto per il suo adeguamento.
Tra gli altri argomenti trattati, l’ipotesi riemersa recentemente di una collaborazione con l’aeroporto di Bologna, non proponibile finché lo scalo fiorentino non avrà l’assetto adeguato con la nuova pista, e le vicende urbanistiche che riguardano la piana, compresa quella del nuovo stadio, che continuano a evidenziare atteggiamenti contraddittori nei metri di giudizio e di valutazione da parte delle amministrazioni della piana che contestano l’aeroporto.
“Aeroporto” n° 89 è scaricabile direttamente cliccando qui oppure dalla apposita sezione del sito dove sono disponibili anche tutti gli arretrati.
Quelli del Friday for future, che si sono finti morti all’interno dell’aeroporto di Firenze per mettere ancora i bastoni alle ruote sulla costruzione della nuova pista, strumentalizzati da quelli che non vogliono l’ampliamento, hanno contestato che con la nuova pista non ci sarà il parco della piana. Ma io dico, hanno visto o consultato il masterplan dell’aeroporto? Il parco della piana rimane èvivo e vegeto, non come quelli che fanno finta di essere ecologisti ma in realtà sono loro che ammazzano il parco con la costruzione di centri commerciali e nuovo stadio della Fiorentina. Non aggiungo altro, confido con quelle persone intelligenti del Consiglio di Stato che il 28 di questo mese metteranno la parola fine a queste assurde sceneggiate e che si possa procedere al più presto alla costruzione della nuova pista necessaria ed anche ecologica sia per impatto ambientale che per inquinamenti acustico, nettamente inferiori a quelli dell’autostrada adiacente.