É uscito il nuovo numero di “Aeroporto” (Gennaio-Marzo 2017), il notiziario dell’Associazione Valentino Giannotti per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze.
In attesa del decreto VIA che chiuda definitivamente la procedura ambientale sul masterplan del “Vespucci”, Aeroporto n° 78 è in gran parte dedicato alla descrizione delle fasi d’intervento per la costruzione della nuova pista 12/30, come previste nello stesso masterplan, con la tempistica e le modalità di esecuzione dei lavori per le opere aeroportuali e le opere preliminari connesse, a cominciare da quelle di compensazione ambientale.
Tra gli altri argomenti, oltre al classico punto di inizio anno sul bilancio 2016 e le prospettive 2017 del traffico del “Vespucci”, si torna sulla questione urbanistica relativa al piano di Castello che deve essere adeguato in funzione del masterplan e dei vincoli aeroportuali e si ricordano i trent’anni della presenza di Air France a Firenze, che ricorreranno il prossimo 29 marzo.
“Aeroporto” n° 78 è scaricabile direttamente cliccando qui oppure dalla apposita sezione.
Avanti tutta con l’aeroporto forza nardella
Per un fiorentino andare a Pisa per pigliare un aereo è una cosa fastidiosa. Contiamo in lei SINDACO Firenze merita un gran aeroporto all’altezza della fama che a
Firenze non merita un aeroporto così invasivo a ridosso delle abitazioni. Tutte le più grandi capitali mondiali hanno l’aeroporto lontani anche 1o 2 ore dal centro urbano. È una questione di rispetto verso i cittadini. Le motivazioni che spingono alla realizzazione della nuova pista e al mantenimento stesso dell’ aeroporto a Firenze in una zona così devastante sono solamente di carattere speculativo-economico-privatistico non certo d’interesse per il pubblico benessere.
Gentile Lorenzo, ci scusi, ma da quanto scrive nel suo messaggio si comprende che non conosce la situazione e nemmeno il progetto della pista. Prima di tutto va detto che a ridosso delle abitazioni è la pista attuale, con gli aerei che in decollo e atterraggio sorvolano ampie porzioni di abitati nelle fasi di volo più vicine allo scalo e quindi a più bassa quota (Peretola, Brozzi, Quaracchi da una parte, Quinto Basso e Sesto Fiorentino dall’altra, nonché Firenze quando gli aerei “riattaccano” per i mancati atterraggi), mentre con la nuova pista (che “si allontana” dalle abitazioni) saranno sorvolate a bassa quota zone libere da insediamenti e successivamente, quando gli aerei sono già alti, zone prevalentemente industriali. Poi non è assolutamente vero che gli aeroporti delle grandi città sono così lontani come sostiene lei. A questi link del nostro sito (sezione “Argomenti” / “Distanze città-aeroporto”) trova le distanze medie in Italia, in Europa e nel mondo, dove può constatare quello che diciamo (i dati li può verificare anche lei personalmente su qualunque motore di ricerca o sui siti delle autotità aeroportuali dei vari paesi). La nuova pista e l’aeroporto, lo ribadiamo con forza, sono chiaramente a beneficio della comunità, dell’economia generale e dello sviluppo del territorio e quindi di tutti noi.