É uscito il nuovo numero di “Aeroporto” (Aprile-Giugno 2016), notiziario dell’Associazione Valentino Giannotti per lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze. “Aeroporto” n° 75 si apre con il punto della situazione sulla procedura di valutazione ambientale (VIA) che sta per arrivare a conclusione con il parere “positivo con prescrizioni” del Ministero dei Beni e delle attività culturali (già emanato nelle scorse settimane) e quello atteso a breve da parte del Ministero dell’Ambiente e quindi con la firma del decreto approvativo finale da parte dei ministri dei due dicasteri.
Nell’attesa del decreto VIA e della successiva prosecuzione dell’iter amministrativo, il notiziario è in gran parte dedicato a commenti e puntualizzazioni su vari aspetti della questione aeroportuale e del masterplan ancora oggi oggetto di dibatto e polemiche, dalle informazioni distorte che continuano ad essere diffuse per contestare i progetti del “Vespucci” alla volontà tutt’oggi presente in vari ambiti, anche istituzionali, di contrastare l’adeguamento e lo sviluppo dello scalo fiorentino reiterando le argomentazioni e gli errori fatti negli anni ’70.
Nelle pagine centrali del notiziario è proposto un inquadramento della Toscana nel sistema aeroportuale nazionale in base ai dati di traffico relativi al 2015 pubblicati da ENAC nel suo report annuale sul trasporto aereo nazionale e da noi accorpati per regioni in base al traffico passeggeri (totale, nazionale, internazionale, charter, low cost), cargo e movimenti aeromobili.
“Aeroporto” n° 75 è scaricabile direttamente cliccando qui oppure dalla apposita sezione.
Sapete se esistono Wind Roses e analisi del wind coverage sulla nuova pista 12/30?
Un esempio di tali studi per altri aeroporti e’ qui sotto:
http://www.jairm.org/index.php/jairm/article/download/26/69
Le analisi dei venti, con le “wind roses” e tutti i dati anemometrici e meteorologici che caratterizzano l’area, sono sempre state alla base di studi e progetti sulla nuova pista dell’aeroporto di Firenze, valutate assieme agli altri aspetti specifici legati alla localizzazione dello scalo e alle sue caratteristiche (orografia, ostacoli, abitati, traiettorie di volo, velivoli di riferimento, ecc.) e rispetto alla situazione della pista attuale. In base a tali valutazioni è scaturito quale migliore orientamento realizzabile, anche per il progetto attuale, la pista 12/30, confermando quanto già emerso nel corso degli anni in precedenti valutazioni sullo scalo fiorentino. Anche il progetto elaborato tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70 per quello che doveva essere il nuovo aeroporto di Firenze San Giorgio a Colonica, sempre nella piana tra Firenze e Prato, prevedeva una pista con lo stesso orientamento 12/30.
Nelle documentazioni dell’attuale progetto sono descritte in vari passaggi le analisi della situazione dei venti, sia in relazione alla giacitura della pista e al suo utilizzo previsto sia in relazione ad analisi ambientali.
La correttezza di tali valutazioni ai fini della progettazione della pista è stata certificata dall’approvazione tecnica dell’orientamento 12/30 da parte dell’ente nazionale regolatore del settore dell’aviazione civile (ENAC), responsabile della validazione di tutti i progetti aeroportuali italiani, e dall’ente nazionale responsabile della costruzione delle procedure di volo di ogni aeroporto (ENAV).
Si, ma qual’e’ il wind coverage previsto? Qui in USA la FAA ha lo standard del 95% Wind Coverage (che puo’ essere raggiunto con l’uso congiunto di tutte le piste presenti). Credo le autorita’ EU prevedono lo stesso standard. Il wind coverage si calcola considerando sia il cross wind component che il tail wind component. Quale e’ il wind coverage di quello previsto dalla nuova pista 12/30? Si spera sia superiore a quello dell’attuale 05/23.
Il riferimento che è sempre stato usato dai progettisti della nuova pista, come condizione di base per sceglierne il migliore orientamento nel contesto territoriale e orografico presente, è il rispetto di un coefficiente di utilizzo (CU) minimo del 95% come previsto dallo standard ICAO.
Il coefficiente per la pista attuale 05/23 è del 90,2%, inferiore al minimo previsto, causato dalle varie criticità operative dell’attuale scalo, in particolare il vento prevalente in coda combinato con l’impossibilità per quasi tutti i velivoli commerciali di atterrare da nord-est (atterraggio 23, LDA 977 m), per la situazione orografica, e le pesanti limitazioni nei decolli verso nord-est (decollo 05, verso il monte), per la stessa ragione. Spesso il mix di condizioni meteorologiche, ostacoli e lunghezza limitata della pista oggi bloccano i voli anche con vento in coda inferiore ai 10 nodi.
Il coefficiente previsto dai progettisti (e certificato dalle autorità aeronautiche) per la nuova pista 12/30 è del 97,5%, quindi superiore allo standard minimo, soprattutto in ragione del fatto che sulla nuova direttrice sud-est/nord-ovest della pista l’incidenza dei venti in coda superiori ai 10 nodi risulta improbabile (circa 0,3% nella casistica storica considerata) e il vento al traverso, che pur ci potrà essere, avrà un effetto molto meno penalizzante non raggiungendo quasi mai valori superiori ai 20 nodi che potrebbero comportare problemi operativi (0% da sud-est e 0,09% da nord-est).
Oltre alla questione dei venti, comunque, la nuova pista risolve anche altre limitazioni operative indotte dalla situazione di ostacoli naturali e artificiali e da altre componenti atmosferiche e climatiche legate all’attuale orientamento della pista 05/23.
Sarebbe giusto il momento di dare una SVOLTA alla crescita di FIRENZE e anche i comuni limitrofi potranno avere vantaggi da NUOVO scalo FIORENTINO. Priorità dare un futuro ai giovani… cosa più bella che possiamo lasciare è il LAVORO. NARDELLA non deve farsi comandare dalla CAMERA DI COMMERCIO O chi è contrario allo sviluppo di FIRENZE. AVANTI CON LA CRESCITA…. URGE DARE CRESCITA E LAVORO AI DISOCCUPATI