Due piani del Palazzo degli Affari di Firenze affollati da un migliaio di persone è stata la risposta al primo incontro del nuovo Comitato Sì Aeroporto organizzato per spiegare il progetto della nuova pista e i reali effetti ambientali dell’opera. Dopo il saluto del presidente del nuovo comitato, Leonardo Bassilichi, i contenuti degli studi sul masterplan sono stati illustrati dai tecnici che li hanno verificati per conto degli enti pubblici nell’ambito della procedura di VIA sul masterplan aeroportuale. Gli interventi che si sono susseguiti hanno toccato tutti gli aspetti più importanti e ricorrenti nelle contestazioni dei contrari al progetto, confermando il quadro di sostenibilità e fattibilità di quanto previsto per il “Vespucci” e il territorio della piana.
Per la questione dell’assetto idrogeologico, trattata dal professor Luigi Da Deppo dell’Università di Padova, è stata spiegata in particolare la soluzione definitiva prescelta per la sistemazione del Fosso Reale, confermando una variazione rispetto ai primi progetti che permetterà di utilizzare l’attuale sottopasso autostradale del fosso stesso, senza più rendere necessario l’innalzamento di un tratto dell’autostrada A11, semplificando notevolmente la realizzazione dell’opera. Sarà comunque creato anche un nuovo tratto di fosso e un nuovo sottopasso, ma di dimensioni minori tali da non richiedere interventi sul tracciato autostradale e tale opera, assieme al tracciato principale e alle casse di espansione già previste, consentirà di raggiungere, come detto, un incremento notevole della sicurezza idraulica di tutta la zona.
Il professor Iunio Iervolino dell’Università di Napoli ha illustrato i complessi studi che sono stati attuati sulla questione dei rischi connessi ai voli, trattati e analizzati sotto diverse componenti e situazioni (diversi tipologie di eventi e incidenti), confermando l’assoluta sicurezza del nuovo assetto previsto con la nuova pista per tutti i potenziali obiettivi presenti nell’area (compresi il Polo Universitario di Sesto Fiorentino, la scuola Carabinieri di Castello e l’impianto industriale della Toscochimica nel pratese).
Il professor Leonardo Tognotti dell’Università di Pisa ha trattato le altre componenti ambientali coinvolte, in particolare le due più “sentite” dalla popolazione, relative all’inquinamento atmosferico e al rumore. Per entrambi gli aspetti sono stati confermati i noti scenari rassicuranti: l’incidenza minimaledell’aeroporto e del traffico aereo nel quadro delle emissioni dell’area e della piana, sia nello scenario dell’attuale scalo sia per lo scenario di massimo sviluppo previsto nel masterplan; il netto miglioramento per la componente rumore con la drastica riduzione dell’impatto sulla popolazione, per la distanza delle aree abitate dalla nuova pista e i miglioramenti operativi connessi al diverso assetto dello scalo.
Interventi rassicuranti sull’evoluzione prevista per l’aeroporto e il suo intorno (la piana) sono stati poi portati dal professor Giovanni Menduni di Italia Sicura che ha confermato la bontà del progetto proprio sotto il punto di vista della sicurezza del territorio, e da Mario Tozzi, noto divulgatore scientifico, geologo e ricercatore del CNR, che ha definito la nuova pista di Firenze un esempio di progetto giusto perché coniuga sviluppo e salvaguardia ambientale, con la realizzazione di un’importante intervento a miglioramento di un’infrastruttura esistente che al contempo assicura importanti benefici sotto il profilo degli impatti su abitati e territorio. Il professor Marcello Cecchetti, in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente, ha infine confermato l’assoluta correttezza e validità della procedura ambientale seguita dal masterplan del “Vespucci”, anche riguardo il riferimento alla nuova normativa europea sulle procedure di verifica ambientale entrate in vigore in Italia lo scorso anno (DLgs104/2017), che ha portato al decreto approvativo della VIA del 28 dicembre scorso.
L’appuntamento di oggi ha quindi fornito ulteriormente tutte le spiegazioni sui temi più dibattuti attorno alla questione del masterplan e della nuova pista, dando modo a tutti gli intervenuti di conoscere gli aspetti essenziali dei contenuti della complessa documentazione prodotta.
Continua intanto la raccolta di firme per l’appello del Comitato Sì Aeroporto che ad oggi 7 maggio ha superato le 2700 adesioni. Per firmare l’appello il sito è www.siaeroporto.org.
Ora alcuni sindaci che hanno presentato il ricoorso al Tar senza motivazioni, iniziano a preoccuparsi per il loro futuro lavorativo. Che lavoro potranno svolgere e chi li assume?. Vista l’aria che tira per il si della pista.
Basterebbe che scendessero dalle barricate e si mettessero a pensare al proprio territorio e alla propria comunità contribuendo anche loro alla creazione del nuovo assetto della piana con un aeroporto funzionante (strategico ovviamente anche per i loro comuni) e le opere di riqualificazione e miglioramento della compatibilità ambientale e la sicurezza idraulica connesse al masterplan aeroportuale.
Finalmente s’inizia quest’opera necessaria per l’economia di Firenze e anche per l’area metropolitana