Ha volato il primo Boeing 737 MAX

On 30 Gennaio 2016, in Aeroporto Firenze, by admin

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A distanza di appena quattro giorni dall’entrata in servizio, con Lufthansa, del primo aereo della nuova famiglia Airbus A320neo, un altro rappresentante della nuova generazione di aerei “super ecologici” che cambieranno il volto del trasporto aereo a corto-medio raggio ha volato per la prima volta ieri 29 gennaio. Si tratta del primo esemplare della famiglia Boeing 737 MAX, un 737 MAX 8, che si è alzato in volo dall’aeroporto Renton Field di Seattle, Washington, dove si trovano gli stabilimenti dell’industria americana. Spinto dai nuovi motori CFM International Leap-1B, l’aereo ha volato per due ore e 47 minuti.

Grazie ai nuovi motori e ad una serie di migliorie aerodinamiche, in particolare le nuove “winglet” (le alette verticali alle estremità delle ali), il 737 MAX ha consumi di carburante inferiori del 20% rispetto ai modelli attuali, con un sensibile abbattimento delle emissioni inquinanti e dell’impronta di rumure al suolo.

Il 737 MAX 8 è il primo nato della famiglia MAX che comprenderà anche le versioni MAX 7, MAX 200 e MAX 9, con capacità standard a due classi di servizio variabili da 126 a 200 posti. La nuova famiglia 737 MAX ha già raccolto 3.072 ordini da parte di 62 clienti in tutto il mondo. Oltre alle famiglie Airbus A320neo e Boeing 737 MAX, a breve faranno il loro debutto anche le famiglie Bombardier Cseries ed Embraer E-Jet E2.

L’ingresso in servizio di queste nuove famiglie di aerei avrà positive ricadute anche sull’aeroporto di Firenze e sul territorio circostante: va infatti sottolineato che tutte le previsioni sull’inquinamento acustico ed ambientale che troviamo negli attuali studi realizzati dagli enti preposti, sono calcolate sulle attuali famiglie di aeromobili. Per il periodo nel quale dovrebbe entrare in funzione la nuova pista queste nuove famiglie di aerei saranno pienamente operative e sia le impronte di rumore sia le emissioni gassose risulteranno sensibilmente inferiori a quelle previste oggi.

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