MIT logo 72-8Nella seduta del Consiglio dei ministri del 30 settembre il Governo ha adottato il Piano Nazionale degli Aeroporti, in elaborazione con varianti successive susseguitesi dal 2012, confermando l’impostazione delineata dal precedente Governo nel gennaio scorso. Il documento dovrà adesso proseguire l’iter nella Conferenza Stato-Regioni e quindi con l’approvazione finale del relativo decreto.

Il piano conferma l’individuazione di 38 aeroporti collocati in 16 regioni e suddivisi in 10 aree sovraregionali, per ognuna delle quali è individuato uno scalo strategico con l’eccezione dell’area Centro Nord (Toscana-Emilia Romagna-Marche) dove sono individuati come strategici Bologna e “Pisa-Firenze”. Confermata l’esclusione dal piano di otto dei 46 scali commerciali attivi al momento dell’elaborazione del documento (Albenga, Aosta, Bolzano, Elba, Foggia, Forlì, Grosseto, Tortolì).

Tra i 38 scali ricompresi nel piano nazionale è confermata l’individuazione di 11aeroporti strategici”, 10 aeroporti veri più l’undicesima realtà costituita dall’abbinamento dei due maggiori scali toscani nell’entità aeroportuale “Pisa-Firenze” (comprendendo quindi in realtà 12 strutture aeroportuali): Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Lamezia Terme, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Pisa-Firenze, Roma Fiumicino, Venezia.

Gli altri 26 scali sono ricompresi nel piano come “aeroporti di interesse nazionale”: Alghero, Ancona, Bergamo, Brescia, Brindisi, Comiso, Crotone, Cuneo, Genova, Lampedusa, Milano Linate, Olbia, Pantelleria, Parma, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rimini, Roma Ciampino, Salerno, Taranto, Torino, Trapani, Treviso, Verona.

Come detto, nulla di nuovo rispetto all’impostazione presentata a inizio anno e nulla di nuovo per la Toscana, dove viene confermata la singolare situazione dell’entità aeroportuale “Pisa-Firenze”, introdotta nella versione del piano elaborata dal Governo Letta, con la condizione della piena integrazione dei due scali quale vincolo al loro inserimento tra le realtà strategiche nazionali. Un’impostazione singolare che deriva dalla storica unicità (in negativo) nel panorama nazionale e internazionale dell’evoluzione aeroportuale toscana e dall’unicità della situazione attuale e futura, con le note anomalie di assetto e capacità di sviluppo a fronte della presenza di uno dei bacini d’utenza più importanti del paese. Un’impostazione piuttosto bizzarra negli equilibrismi lessicali e politici, quando i due scali vengono presentati come un unico aeroporto con due piste (a 80 km di distanza), in un’immagine che fa sorridere un po’ tutti gli addetti ai lavori osservatori esterni delle vicende toscane.

Nulla di nuovo quindi dal Piano Nazionale Aeroporti adottato per il sistema toscano che al di là delle etichette resta quello ben noto per lo stato di carenza attuale, per la scaletta di priorità necessarie al superamento di carenze e criticità (avvio reale e concreto dei progetti aeroportuali), per gli assetti e sviluppi reali ancora oggi possibili, per i ruoli di Firenze e Pisa ben noti e definiti ma attuabili solo se e quando entrambi gli scali saranno debitamente infrastrutturati e potranno quindi funzionare correttamente come due perni del sistema.

Piano apt 9-2014

One Response to Confermato dal Governo il Piano Nazionale degli Aeroporti

  1. antonio ha detto:

    finalmente grazie Renzi ERA UNA SUA PROMESSA

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