1/1/2020 – Come da tradizione, anche con questo inizio gennaio entriamo in un nuovo anno (e nel terzo decennio del 21° secolo) nella classica attesa di certezze certe per la soluzione della questione aeroportuale fiorentina e la realizzazione delle relative opere indispensabili (nuova pista) attese dal secolo scorso… a 91 anni dall’insediamento nella piana dell’aeroporto di Peretola, 71 anni dalla prima proposta di nuova pista “parallela all’autostrada” che ripristinasse l’originaria direttrice di volo del 1929, 33 anni dal primo progetto per la pista 12/30 promosso dal primo ente gestore del “Vespucci” (SAF) per dare l’assetto ritenuto da sempre più corretto per l’esistente scalo fiorentino e il territorio che gli sta attorno (confermato oggi nei progetti in attesa di attuazione).
L’anno che si è chiuso, per la verità, è stato un anno storico in positivo per la vicenda (e come tale si spera che potrà essere archiviato), con procedure approvative e autorizzative per l’attuale masterplan tutte completate, a sei anni dall’avvio del relativo iter, e con una realizzabilità della nuova pista e quindi della soluzione della storica questione mai arrivata in fase così avanzata nei decenni precedenti.
Ma il 2019 è stato anche l’anno in cui i soliti anti-aeroporto di casa nostra, pur sempre più isolati e relegati nei propri orticelli (politici, campanilistici, ideologici o variamente interessati), rappresentativi solo di se stessi, hanno riesumato tutto il peggio dei metodi e delle argomentazioni “contro” ed hanno prodotto gli effetti peggiori per tutta la comunità dell’area metropolitana fiorentina e della Toscana intralciando un piano di miglioramento infrastrutturale, funzionale ed ambientale di valenza territoriale qual è il masterplan del “Vespucci”.
Il 2020 si apre quindi, prima di tutto, con l’attesa di una ripartenza del percorso verso l’attuazione del masterplan, dopo quello che sarà il pronunciamento del Consiglio di Stato (atteso dall’ultima udienza di fine novembre) sui ricorsi contro la sentenza del TAR della Toscana che, in un surreale scontro istituzionale tra enti dello Stato, dallo scorso maggio ha congelato (incomprensibilmente) un masterplan del “Vespucci” approvato da tutti gli enti preposti e in tutte le sedi competenti, bloccato la creazione del sistema aeroportuale toscano e a cascata prodotto altre conseguenze per l’area della piana.
Proprio di fronte allo spettacolo politico-istituzionale-giudiziario andato in scena nel 2019 attorno al masterplan dello scalo fiorentino non è il caso di fare previsioni su quanto potrà accadere nel 2020, se non ricordare sempre chiaro e forte come in tutto questo non sia mai cambiata (e non cambierà qualunque cosa accada nelle prossime settimane o mesi) la validità del progetto della nuova pista 12/30 e di tutte le altre opere previste nel masterplan per il miglioramento dello scalo e per la piana, anche sotto il profilo ambientale, nell’interesse pubblico generale (e anche a difesa dalle mire edificatorie che incombono sulla piana e sul parco da vari fronti malcelate dietro alibi ambientalisti).
Aspettiamo quindi di capire quando e come in questo 2020 potrà ripartire il percorso verso la realizzazione della nuova pista, ma aspettiamo anche altri segnali da Roma e dall’attuale Governo. Governo che è rinsavito rispetto a quello che era stato il più bizzarro ministero dei Trasporti della storia del paese, ma che per ora è un po’ troppo silenzioso su varie questioni infrastrutturali, compresa quella aeroportuale fiorentina. Come nel 2019, si attende ancora conferma dei finanziamenti destinati alla realizzazione del masterplan del “Vespucci” (come previsto e consentito dalle norme UE); si attende conferma del riavvio della pratica UE relativa a tali finanziamenti (lasciata morire dal precedente ministero); si attende soprattutto di veder confermata la posizione del “Vespucci” nella rivisitazione in atto del Piano Nazionale Aeroporti, rivisitazione per nulla necessaria per un piano vigente da poco e maturato dopo un decennio di lavoro, ma avviata dal precedente Governo ed evidentemente assecondata da quello in carica.
In alcun modo devono essere accettati, nell’eventuale nuovo Piano Nazionale Aeroporti, cambiamenti nel ruolo e nelle necessità infrastrutturali per lo scalo fiorentino previste nel piano vigente (minimo indispensabile per dare un aeroporto adeguato all’area fiorentina), né in ottica di sistema toscano né di rapporti con Bologna e men che meno con divagazioni ferroviarie. Probabilmente (si spera) ciò non avverrà, ma sarebbero gradite assicurazioni concrete da parte del Governo, magari con una visita in Toscana del nuovo vertice ENAC che nel 2019 ha girato per tutta Italia portando supporto e conferme ai piani di investimento e ai masterplan in corso o previsti in tutti i principali scali nazionali e sposando anche cause di scali molto minori, con relativi potenziamenti di piste concretamente avviati, ma per ora non si sono visti dalle nostre parti.
Infine, nel 2020, si attende il nuovo governo regionale che guiderà la Toscana dalla prossima primavera al 2025 e che si troverà ad accompagnare (e probabilmente a dover sollecitare), per quanto di propria competenza, l’attuazione di tante opere infrastrutturali attese in Toscana, aeroporti compresi. Anche in questo caso non si fanno previsioni (non interessa farle qui), ma vista la trasversalità interpartitica delle opposte posizioni sulla questione aeroportuale fiorentina, presenti sostanzialmente in tutte le formazioni politiche a seconda delle latitudini, dei campanili, degli orticelli e delle ideologie, è opportuno ascoltare quanto sarà espresso sul tema da qui alle elezioni.
Ascoltare per supportare chi conferma chiaramente senza “se e senza ma” l’appoggio alla realizzazione concreta del masterplan e della nuova pista 12/30 (e quindi ad un vero sistema aeroportuale regionale) e per rifuggire da chiunque, nel 2020, non abbia la volontà di farlo o da chi dovesse “minacciare” riaperture di tavoli e dibattiti, rivisitazioni di obiettivi e progetti o “ricongelamenti” tattici della questione, come visto tante volte in questa vicenda, che con il 2019 avrebbe dovuto essersi chiusa definitivamente con l’avvio degli ultimi adempimenti verso l’apertura dei cantieri e adesso non riguardare proprio la prossima sfida elettorale regionale.
Aspettando quindi di vedere l’evolversi della situazione sui vari fronti, anche per il 2020 buon anno a (quasi) tutti.
Un felice Anno Nuovo e grazie per continuare questa battaglia per il futuro della nostra città e della nostra regione!! Ancora grazie.
Grande Antonio, vorrei chiedere ad Admin, quando si saprà qualcosa in merito alla Controsentenza del Consiglio di Stato nei confronti del Tar Toscano, per l’avvio dei lavori per la nuova pista, sono molto impaziente abbiamo aspettato troppi anni, Firenze non può più aspettare
Gentile Salvatore, al momento non ci sono novità, quindi ripetiamo la risposta che le abbiamo dato in precedenza:
Lo scorso 28 novembre si è svolta l’udienza conclusiva al Consiglio di Stato. La sentenza ufficiale sarà resa nota successivamente, probabilmente a inizio 2020, quindi – se sarà positiva – dopo la sentenza potrà ripartire l’iter con i passaggi preliminari all’avvio dei lavori (espropri, appalti, ecc.).
Grazie Admin anche Lei è molto gentile ed esaustivo
Il famigerato M5S, con l’ex ministro alle infrastrutture Toninelli, il movimento acerrimo nemico dello sviluppo del Vespucci, dopo queste ultime vicende, meno male, si sta sciogliendo come neve al sole ed anche questo per il nostro aeroporto è un fatto molto positivo, un’ostacolo in meno.
Salvatore, la penso esattamente come te. M5S, con il sig. Toninelli, con la sua filosofia di decrescita felice, ha rovinato la nostra Regione. Da fiorentino esigo un aeroporto degno della nostra amata Toscana. Inoltre ogni milione di passeggeri sono circa 800/900 posti di lavoro creati.
Dobbiamo ancora attendere, ma il futuro è scritto!!!!!!!
Antonio hai perfettamente ragione e anche Toscoamericano ha ragione. Se votiamo giusto a maggio l’aeroporto ha la strada spianata e votare giusto è votare l’uomo giusto, Marcheschi, che da anni si batte per l’aeroporto.
Mi pare ci siano le elezioni amministrative in Toscana il prossimo anno.
Se votate giusto forse stavolta è la volta buona.
Toscoamericano hai ragione e per votare giusto significa votare l’uomo giusto e cioè Marcheschi, che da anni si batte per l’aeroporto. Il PD non da più garanzie di serietà, combatte contro se stesso e in fondo ho l’impressione che non voglia fare niente per Firenze ne aeroporto ne stadio e neanche la TAV, cioè il nodo ferroviario di Firenze. Ci ha preso in giro per molti anni ma abbiamo l’occasione di cambiare rotta a maggio per la nostra città e per noi fiorentini. L’aeroporto porterà tra indiretti e diretti circa 10000 posti di lavoro, vedi Pitti e varie industrie nella zona metropolitana di Firenze, compreso il circondario di Prato e Pistoia. Senza un’aeroporto adeguato alle esigenze non solo turistiche ma anche commerciali non si va da nessuna parte, c’è solo il fallimento economico della nostra amata città.