Il costruttore aeronautico Boeing, nel rilasciare il suo annuale rapporto ambientale, ha fatto il punto sui miglioramenti in corso sugli aerei in produzione (787 e 747-8) e su quelli in progetto (737 MAX) per attenuare ulteriormente l’impatto sull’ambiente. Per quanto riguarda in particolare la famiglia 737 MAX, quella che sostituirà dal 2017 la famiglia 737 NG nel corto e medio raggio e che potrà operare sulla nuova pista di Peretola, Boeing spiega che i nuovi aerei avranno un consumo di carburante inferiore del 13% rispetto ai modelli attuali, con una proporzionale diminuzione delle emissioni inquinanti, ed un’impronta del rumore inferiore del 40% rispetto agli aerei odierni. Tali significativi risultati sono stati ottenuti grazie ad un pacchetto di modifiche aerodinamiche e tecnologiche, tra le quali l’adozione di motori più efficienti e meno inquinanti, il miglioramento del design della sezione di coda che riduce la resistenza all’aria e l’introduzione di più efficienti “winglet”, le piccole doppie alette alle estremità alari, che riducono i consumi di carburante.
Così come sta facendo Boeing, anche tutti gli altri costruttori aeronautici di aerei commerciali stanno lavorando a nuove famiglie di velivoli (Airbus alla famiglia A320neo, Bombardier alla famiglia CSeries ed Embraer alla famiglia E2) che nel giro di pochi anni entreranno in servizio abbattendo sensibilmente sia le missioni gassose sia l’inquinamento acustico. Di queste novità è opportuno tenere conto anche nelle attuali discussioni in atto in merito alla realizzazione della nuova pista dell’aeroporto di Firenze. È infatti importante sottolineare che tutte le previsioni sull’inquinamento acustico ed ambientale che troviamo negli attuali studi realizzati dagli enti preposti e che frequentemente vengono riportate dai media e citate dalle varie parti coinvolte, sono calcolate sulle attuali famiglie di aeromobili. Per il periodo nel quale, secondo le previsioni, dovrebbe entrare in funzione la nuova pista, queste nuove famiglie di aerei saranno pienamente operative e sia le impronte di rumore sia le emissioni gassose risulteranno sensibilmente inferiori a quelle previste oggi.