17/3/2020. Riportiamo il testo del comunicato stampa che l’Associazione InPista! aveva elaborato nelle scorse settimane, dopo le esternazioni dell’esponente della Lega Susanna Ceccardi contro il masterplan dell’aeroporto di Firenze, la nuova pista e i suoi promotori e sostenitori nell’intervista su La Repubblica del 6 marzo. Comunicato di replica che è stato diffuso oggi, con considerazioni (condivisibili) che è utile evidenziare in una vicenda al momento congelata dagli eventi che stiamo vivendo, ma che resta tra le prime priorità per la ripartenza della Toscana e per chi la dovrà gestire.
COMUNICATO STAMPA
L’Associazione InPista!: “L’aeroporto non diventi terreno di una stucchevole polemica politica. Ceccardi venga a cena con i sorvolati”
Questo comunicato era stato redatto in data 7 Marzo ma la voglia di pubblicarlo era svanita subito. Altri hanno preferito fare la propria meschina propaganda anche in tempi di Corona virus, noi ci abbiamo riflettuto sopra ed abbiamo preferito soprassedere. Ma poi leggiamo di una improvvida operazione di recupero di turisti italiani in Spagna che vede protagonista la Sig.ra Ceccardi. Di fronte a una esibizione così meschina oltrechè stupida, se ne sono andati tutti I freni inibitori ed allora vale la pena tornare sulle ultime dichiarazioni della nostra eroina che tanto ama far parlare di se.
Non è certo compito della nostra Associazione intervenire nel dibattito politico nè invitare a prendere posizione a favore di alcuna parte; è però nostro dovere far sentire la nostra voce quando un politico entra a gamba tesa ed in modo così sguaiato riguardo ad un tema come la nuova pista dell’aeroporto di Firenze che certo non si presta a toni e contenuti come quelli espressi dalla Sig.ra Susanna Ceccardi.
Era il 19 marzo 2019 quando, l’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini finalmente dichiarava che “bisogna ingrandire l’aeroporto di Firenze”, togliendo le castagne dal fuoco di un incerto e contraddittorio dibattito in seno alla Lega fiorentina, divisa al suo interno ed, a sua volta, in disaccordo con il resto del partito ed i suoi esponenti della costa. E’ passato solo un anno e le seguenti affermazioni della Sig.ra Ceccardi sembrano riportare le lancette dell’orologio molto indietro:
– “ I fiorentini non votano per l’aeroporto…”; i fiorentini hanno votato per ciò che i candidati hanno espresso nei rispettivi programmi elettorali e liste a favore della nuova pista erano presenti in entrambi gli schieramenti. Solo una lista chiarì tardivamente la propria posizione ed in modo ondivago, stretta fra il connubio a livello nazionale e le esigenze locali. Spiace dover fare un commento di natura politica che esula dai nostri compiti ma troviamo veramente fuori luogo e di cattivo gusto questa affermazione da parte della Sig.ra Ceccardi.
– “ … Insistere sul Masterplan è follia…” L’adozione di un progetto non si basa su amene congetture ma su contenuti. La Sig.ra Ceccardi si faccia invitare a cena dai 2.000 sorvolati di Peretola e Brozzi e condivida con loro pane e kerosene come sono soliti fare da 15 anni. Chieda poi di essere ascoltata dai consigli di amministrazione dei brand del distretto del cuoio di Scandicci, delle aziende meccaniche e farmaceutiche della piana così come da tutte le piccole e medie aziende che contribuiscono a dare corpo ad uno dei distretti manufatturieri più produttivi del nostro paese; non vorrà farsi mancare anche i vertici di Firenze Fiera che le illustreranno quanto Firenze sia appetibile a livello internazionale in materia di fiere e congressi ; avranno piacere di dialogare con lei anche tutti i presidenti delle Associazioni di categoria e la quasi totalità dei vertici sindacali. Deve però portare numeri e dati che si confrontino con i fatturati e con le decine di migliaia di posti di lavoro che esprimono tutte queste realtà che chiedono a gran voce la nuova pista.
– “ pochi disonesti lavorano per questa impostazione irrealizzabile” Sulla base di cosa disonesti? Non si possono lanciare accuse così generiche e bene ha fatto Toscana Aeroporti a chiamarla a spiegare queste sue affermazioni di fronte ad un giudice. L’irrealizzabilità della pista non la può certo stabilire lei con uno slogan offensivo e tendenzioso. La realizzabilità di una pista è fatta di contenuti e procedure e ciò che serve è un rinnovato e chiaro quadro amministrativo che aiuterà a scegliere un percorso certo e sicuro per la presentazione della nuova Via.
La nostra Associazione sostiene la nuova pista dell’aeroporto di Peretola ma mai ci sentirete osteggiare lo sviluppo di Pisa. Abbiamo ben chiaro che sono due realtà che si tengono insieme e l’una ha bisogno dell’altra. Ci sembra evidente che il nuovo aeroporto sarà anche l’espressione del bacino di utenza della Toscana centrale così come la rinnovata aerostazione di Pisa lo sarà per la costa, con una specifica vocazione per le compagnie aeree low cost.
Pensare di affrontare una questione eminentemente tecnica come un aeroporto con concetti del tipo prima Pisasignifica non capire che le sfide della modernità si affrontano facendo sistema e questo ci si aspetterebbe da un candidato alla presidenza di una Regione. Non certo messaggi divisivi ma contributi a trovare soluzioni che uniscono. La sola cosa da evitare è che, mentre si discute all’infinito e si attende che si affermi il concetto del prima qualcuno, non ci si rende conto che qualcun altro ad 80 km e 40 minuti da noi è già pronto a raccogliere questa sfida e farebbe un solo boccone di tutti i guelfi e ghibellini della nostra regione e delle loro anacronistiche dispute.
Pensare che sia il mitico collegamento ferroviario fra Firenze e Pisa a risolvere questo problema ci pare alquanto azzardato. Al di là delle complessità tecniche, servirebbero dai 3 agli 8 miliardi di euro per una linea ferroviaria di AC o addirittura per la vaneggiata AV. Stiamo parlando di cifre non comparabili con l’impegno di soli 150 milioni di finanziamenti previsti da parte dello stato a favore della nuova aerostazione e senza considerare che, nel frattempo, si è scatenato il ciclone Corona virus che tutto cambierà nelle disponibilità ed allocazioni dei fondi pubblici. Crediamo che un politico esperto e preparato come la Sig.ra Ceccardi saprà fornire i numeri ed i dati per capire come fare.
La questione aeroporto sarà sicuramente uno dei temi che caratterizzeranno il dibattito politico lungo il cammino verso le elezioni regionali; ci siamo rivolti alla Sig.ra Ceccardi ma ci sembra giusto estendere l’invito a tutti i candidati, chiedendo loro di affrontare un tema così tecnico senza volerne fare una stucchevole arma di contesa politica.
Per quanto riguarda la nostra Associazione, agli stendardi ghibellini della battaglia di Montecatini del 1315 così come alla rivincita di Cascina del 1364, preferiamo il plebiscito di annessione della Toscana al Regno d’Italia nel 1860.
Se non si fosse capito, preferiamo ciò che unisce a ciò che divide e pensiamo che questo debba essere il proposito fondamentale che deve animare chiunque sarà chiamato a presiedere la nostra Regione.
Associazione InPista!
(Giacomo Tesi)
Sarà un problema votare, quando ci saranno, le regionali in Toscana. Il PD è contro l’aeroporto, la Lega in precedenza era favorevole con Salvini e invece ora con la Ceccardi è contro, non possiamo certo votare un’esponente che è contro un nasterplan come quello per il Vespucci, che è necessario per l’economia dell’area metropolitana di Firenze, a meno che la Lega non cambi candidato politico mettendo, invece della Ceccardi, Marcheschi che negli anni è stato un vero paladino pro pista.
Come abbiamo scritto più volte in precedenti commenti, al di la delle evoluzioni e delle responsabilità storiche che ci sono state nel passato, oggi in tutti e due i principali schieramenti ci sono contraddizioni, con posizioni favorevoli (maggioritarie) all’aeroporto dell’area fiorentina e quindi alla realizzazione del masterplan e della nuova pista e posizioni contrarie (minoritarie) espressioni di campanilismi territoriali o altre questioni personali o partitiche. Tolti quindi i partiti “persi”, che sono e restano in blocco ideologicamente contro (dal Movimento 5 Stelle alle formazioni più a sinistra), per il resto, l’unica cosa che si può fare, ognuno secondo la propria preferenza di schieramento, è evitare qualunque candidato (a presidente o a consigliere) che spara ancora assurdità contro i progetti dello scalo dell’area fiorentina (sempre senza sapere di cosa parla) e da premiare chi prende posizioni chiare a favore della realizzazione del masterplan e della nuova pista senza se e senza ma.
Ma Admin, se votiamo Lega o PD non andiamo contro lo sviluppo del Vespucci? Perché il PD, tolto Nardella che a parole sembra favorevole, gli altri sono contrari. La Lega se mette la Ceccardi è contro anche lei. Quindi cosa bisogna fare? Io per l’aeroporto vado contro anche a miei idealismi, non sono ottuso come molti. È da quando sono piccolo che sogno un vero aeroporto per Firenze e ora che ho quasi 63 anni non siamo ancora a niente.
Lega e PD sono componenti dei due schieramenti, in cui ci sono anche altre formazioni politiche. Quindi ognuno può scegliere come crede e chi crede (e usare anche il voto disgiunto), cercando di premiare chi si dichiara chiaramente a favore della nuova pista e ancora di più chi lo è sempre stato. Naturalmente chi ha fatto e fa dichiarazioni assurde “contro”, come la Ceccardi, o ha messo in atto comportamenti gravi contro l’aeroporto e la comunità, come gli spezzoni di PD che si riconoscono nei sindaci della piana responsabili dei ricorsi al TAR, si è messo da solo fuori dal ventaglio di candidati votabili da chi crede nel progetto dell’aeroporto dell’area fiorentina.
Admin, non è che questa chiusura dell’aeroporto per il corona virus sia pericolosa per lo scalo? Non vorrei che aumentasse la voglia dei no pista per farlo chiudere definitivamente? Speriamo di no, il Vespucci deve avere il suo sviluppo con la seconda pista.
La voglia dei “no pista” di sfruttare questa situazione anche contro l’aeroporto attuale c’è sicuramente e qualcuno, da emerito sciacallo, l’ha detto apertamente. In realtà adesso tutti gli scali sono nel momento più critico della propria storia, ma lo scalo dell’area fiorentina, per la sua attrattiva e l’importanza del territorio e della regione che serve e la tipologia di traffico che gestisce, sarà tra quelli che potenzialmente potranno avere la più rapida ripresa quando la ripresa ci potrà essere, anche se ovviamente qui sempre condizionata dalle criticità dell’attuale pista. E proprio in questa situazione il progetto di adeguamento dello scalo con la nuova pista (progetto sempre valido da tutti i punti di vista!) diventa ancora più essenziale, nell’ambito della ripartenza del paese con la spinta al sistema delle infrastrutture, e dovrebbe quindi ricevere una spinta decisiva se enti e istituzioni toscane lo vorranno e lavoreranno in tal senso di per sé e nei rapporti con il Governo per le azioni che saranno messe in campo.