Sulla questione della nuova pista dell’aeroporto di Firenze continuano a circolare su blog e siti internet allarmismi di tutti i tipi destituiti di qualsiasi fondamento e basati spesso su assolute falsità diffuse da vari “comitati contro” (e prontamente rilanciati anche da rappresentanti politici) che, con poco scrupolo, alimentano la paura delle gente paventando rischi inesistenti e, fatto ancora più grave, falsificando o distorcendo dati a loro uso e consumo. In questi ultimi giorni è addirittura circolata una mappa interattiva che, per le sue imprecisioni, errori e forzature, è una vera apoteosi di disinformazione. Disinformazione purtroppo amplificata da vari media locali (giornali, radio, tv) che ne hanno dato più volte notizia.
Sono molti gli aspetti grossolanamente imprecisi e fuorvianti usati dai comitati della piana contrari all’aeroporto dell’area fiorentina per alimentare la loro battaglia, dalle distanze città-aeroporto alle navette ferroviarie per gli aeroporti, dalle altezze e le aree di sorvolo di zone abitate all’incidenza del rischio “bird strike”, fino alle denunce di inesistenti pratiche di scarico di carburante sul territorio da parte di velivoli in atterraggio. Alcuni di tali aspetti sono trattati ampiamente nelle varie sezioni del nostro sito internet (con dati completi e oggettivi), su altri torneremo in questo blog o nel nostro notiziario.
Qui per ora riteniamo opportuno stigmatizzare l’aspetto più eclatante denunciato dai comitati della piana con la mappa interattiva delle rotte di volo in circolazione nella rete in queste settimane e rilanciata da vari organi d’informazione, mappa che dimostrerebbe un futuro sorvolo del centro di Prato a 500 metri di altezza da parte degli aerei che atterreranno sulla nuova pista 12/30. Tale rappresentazione è frutto di un grossolano errore di interpretazione delle informazioni contenute nella carta ENAC usata come base per l’elaborazione della mappa stessa. È stata infatti scambiata una rotta di avvicinamento in alta quota all’area fiorentina dal radiofaro di Firenze (VOR FRZ posto sull’Appennino) con una rotta di discesa verso la pista, applicando quindi ad essa letture di quote di sorvolo del territorio totalmente falsate.
In decenni di questione aeroportuale fiorentina e toscana se ne sono viste e sentite di tutti i colori nella battaglia contro lo scalo dell’area fiorentina e quindi non ci si può meravigliare di nulla. Ciò che lascia sgomenti di fronte alle argomentazioni “anti aeroporto” è però sempre la faciloneria con la quale viene rilanciata ogni “diceria” mentre, allo stesso tempo, viene ignorata o non creduta (o distorta) qualunque fonte ufficiale o di settore e bollato come portatore di chissà quale interesse particolare chi cerca di correggere tali storture e spiegare con argomentazioni documentate la realtà delle cose per difendere il progetto infrastrutturale di un aeroporto efficiente che è di per sé (ovunque) di primario e diffuso interesse pubblico.
Sono l’autore della mappa in questione.
Siamo consapevoli che la FRZ 1D è una “traiettoria di avvicinamento”: il punto di quella mappa è che con il nuovo aeroporto gli aerei passeranno sul centro storico di Prato.
Alla storia dell’avvicinamento con giro largo ad alta quota non ci crede nessuno. Un documento di AdF dice espressamente: “Per gli aeromobili provenienti da Nord lo IAF su PRT e l’iniziale con base turn a D12 comporterebbero un allungamento del percorso di circa 30 NM [NdA: miglia nautiche]. Risulta quindi opportuno esplorare la possibilità di un iniziale diverso, ecc.”
PS: abbiamo segnalazioni continue di aerei a bassa quota sul nucleo urbano di Prato. Secondo le _attuali_ carte e rotte non ci dovrebbero essere. Eppure ci sono.
PPS: alcuni aerei passeranno a _2-300 metri_ sul centro storico di _Firenze_. Non lo diciamo noi, lo dice il vice-presidente dell’Opera del Duomo:
http://www.corriere.it/cronache/12_maggio_26/firenze-aeroporto-rischio-cupola-duomo_615c47bc-a731-11e1-84cc-01e2a07cd5bc.shtml
Gentile Lorenzo,
se dite di essere consapevoli del significato reale della rotta denominata “FRZ1D” riportata nelle carte ENAC (quindi del fatto che non si tratta di una rotta di atterraggio ma di una traiettoria di avvicinamento all’area di Firenze ad altezze di aerovia) risulta ancora più incomprensibile e grave che continuiate a insistere su futuri inesistenti sorvoli a bassa quota del centro di Prato (i sorvoli in alta quota dell’area pratese così come di tante aree della piana e della regione sono sempre avvenuti senza che nessuno se ne sia mai accorto, dato l’impatto nullo).
Il fatto che voi non crediate alle caratteristiche tecniche e operative delle traiettorie descritte negli studi prodotti dagli enti competenti a disegnare e validare rotte e procedure è un problema vostro su cui davvero c’è poco da dire.
L’unica vera direttrice di atterraggio, sulla quale ha senso misurare e soppesare le quote di sorvolo del territorio, è e resta quella allineata con la pista 12/30 che, come noto, passa ben lontana dal centro di Prato, per sorvolare le zone più a sud rispetto ad esso, nei pressi dell’autostrada e comunque a distanze dalla pista (6-14 km) e a e a quote di sorvolo tali da non costituire disturbo. Per intenderci, assolutamente nulla a che vedere con la situazione di criticità prodotta dalla pista attuale sull’abitato di Peretola-Quaracchi (che inizia a circa 700 metri dalla pista esistente e è sorvolato in discesa fino a circa 80 metri di quota), situazione che in modo improprio e scorretto viene invece prefigurata per Prato da molti oppositori alla nuova pista. Con la nuova pista questo tratto di traiettoria più impattante, ricompreso entro 1,5-2 km dal punto di atterraggio, interesserà la zona a fianco dell’autostrada A11 tra Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, fino agli svincoli A1 e A11 e, come ben noto, nessuna area abitata.
Riguardo la segnalazione di improvvise ondate di aerei che da alcuni mesi avrebbero iniziato a volare a bassa quota sul centro di Prato, al di là di ogni altro possibile commento, invitiamo a fornirne documentazione fotografica e video (nel 2014 non dovrebbe essere difficile) per verificare effettivamente di cosa si tratta.
In merito alla ricorrente denuncia del rischio di sorvolo a bassa quota del centro di Firenze (fatte anche sulla stampa dalla persona da lei citata), che ci si creda o no, il chiarimento sta nel fatto che la nuova pista sarà ad uso monodirezionale, caratteristica che è sempre stata uno dei punti base considerati negli studi e nei progetti svolti da ADF fin dalla prima proposta del 2004 e ribadita in ogni occasione dai rappresentanti di ENAC nei pronunciamenti sul nuovo assetto dello scalo fiorentino. In direzione di Firenze sarà ovviamente indirizzata la procedura di mancato avvicinamento sulla direttrice di atterraggio principale, debitamente disegnata per percorso e quote (comunque elevate), ma tale eventualità con il nuovo assetto dello scalo e la diversa incidenza dei venti sui velivoli in atterraggio rappresenterà una casistica minimale (rispetto all’ordinarietà attuale che con la pista esistente 05/23 vede mancati atterraggi quasi quotidiani con continue riattaccate e virate tutte sulla città di Firenze).