Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (GU n.212 12/9/2014), dal 13 settembre scorso è entrato in vigore il decreto-legge 12 settembre 2014, n.133 “Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività’ produttive”, il cosiddetto “decreto sblocca Italia” presentato nelle linee essenziali all’inizio di agosto e nella forma definitiva alla fine dello stesso mese. Come anticipato, tra le opere infrastrutturali che il provvedimento intende sbloccare e supportare sono interessati anche gli aeroporti, con dispositivi di semplificazione degli iter procedurali per scali di interesse nazionale e con finanziamenti destinati agli aeroporti di Firenze e Salerno.
Le semplificazioni (“Misure urgenti per sbloccare interventi sugli aeroporti di interesse nazionale, Capo I, Art.1, comma 11) riguardano la rapida approvazione, con specifico decreto attuativo del ministero delle infrastrutture e trasporti da adottare entro 60 giorni dal 13 settembre scorso, dei contratti di programma sottoscritti dall’ENAC con i gestori degli scali aeroportuali di interesse nazionale (accordi su tariffe e piani d’investimento sulle infrastrutture dello scalo) e, per gli stessi aeroporti, il superamento della verifica di conformità urbanistica delle singole opere inserite nei piani regolatori aeroportuali, che potrà essere compresa ed assorbita, a tutti gli effetti, nel parere favorevole espresso dalle Regioni e dagli enti locali interessati sui piani regolatori stessi in base alle disposizioni del regolamento recante disciplina dei procedimenti di localizzazione delle opere di interesse statale.
Gli stanziamenti per Firenze e Salerno (“Ulteriori disposizioni urgenti per lo sblocco di opere indifferibili, urgenti e cantierabili per il rilancio dell’economia”, Capo I, Art.3, comma 2, lettera c) sono inseriti nel gruppo di opere per le quali sono previsti finanziamenti in base a disposizioni che saranno definite con nuovi specifici decreti attuativi del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che dovranno essere emanati entro 60 giorni dall’entrata in vigore della conversione in legge del decreto n.133 varato la scorsa settimana (al momento gli importi ipotizzati sono 50 milioni di euro per il “Vespucci” di Firenze e 40 per lo scalo di Salerno Pontecagnano). Tali finanziamenti sono condizionati all’appaltabilità delle opere entro il 30/4/2015 e la cantierabilità entro il 31/8/2015 e saranno revocati (e destinati ad altre opere già individuate) in caso di mancato rispetto di tali tempistiche.
In sostanza, quindi, in base al decreto legge governativo ora in vigore (anche se in attesa di conferma con la conversione del decreto in legge e l’emanazione dei successivi decreti attuativi), entro meno di un anno si dovrebbero aprire i cantieri all’aeroporto di Firenze. Uno scenario che dovrebbe far brindare a un passo storico per lo sblocco di un progetto che va a colmare una delle più gravi e incomprensibili carenze del sistema infrastrutturale nazionale e europeo qual’è tutt’oggi la mancanza di uno scalo funzionale e di efficienti collegamenti aerei per l’area fiorentina. Ma, ancora una volta nell’evoluzione di questa vicenda, al momento gli interrogativi che emergono sono più forti delle certezze di effettivi sviluppi positivi dato il clima surreale che ancora permane su tutta la questione, a cominciare ovviamente dalle polemiche sulla dimensione della pista rinfocolate proprio in questi giorni con prospettive di contenziosi legali e giuridici dagli effetti temporali facilmente immaginabili.
L’11 settembre scorso, alla vigilia dell’emanazione del decreto sblocca Italia, in Regione è stata immediatamente convocata una conferenza stampa con RFI per annunciare il rispetto delle scadenze del decreto stesso in merito al finanziamento indicato per il quadruplicamento della ferrovia Lucca-Pistoia (progetto inserito nello stesso gruppo di opere e con la stessa modalità e tempistica del finanziamento per l’aeroporto di Firenze). Ci aspettiamo quindi al più presto un’iniziativa simile da parte di tutti i soggetti coinvolti nel progetto aeroporto per spiegare se e come si intenda diradare le nebbie ancora persistenti, superare ogni ulteriore diversivo, cogliere l’opportunità offerta e avviare i cantieri per il “Vespucci” entro il 31 agosto 2015.