3/7/2020 – Le problematiche create andando a ipotizzare nuovi stadi nei pressi di aeroporti non sono una questione nuova né solo fiorentina, ma più volte il tema si è presentato in varie città, perché quasi sempre le aree che ospitano aeroporti sono sostanzialmente quelle che presentano i maggiori vuoti urbani e territoriali e spesso le nuove opere finiscono per essere ipotizzate proprio lì, a volte “dimenticando” l’esistenza degli aeroporti, del quadro di vincoli e dell’attività aerea. Sul nostro notiziario ne demmo conto una decina di anni fa, quando emerse la problematica dell’ipotesi di stadio a Castello in relazione alla pista esistente al “Vespucci”, raccontando le vicende di Cagliari e Genova dove ENAC dovette intervenire per fermare entrambi i progetti degli impianti sportivi mal posizionati rispetto alle aree aeroportuali.
Cagliari e Genova sono stati in realtà casi estremi, perché i nuovi stadi e strutture annesse erano stati ipotizzati davvero a ridosso degli scali, anche se lateralmente rispetto alle piste, e perfino in aree già destinate ad opere aeroportuali. A Genova il nuovo stadio per Genoa e Sampdoria, progettato quasi affacciato sulla pista, prevedeva un impianto da 34.149 posti, con annessi 75.000 mq di commerciale e 7.000 posti auto. A Cagliari si prevedeva, in un’area anche in questo caso vicinissima alla pista, nel comune di Elmas, una struttura da 23.600 posti, 5.000 posti auto ed un’area a parco, in una zona peraltro individuata per l’espansione dell’area terminale dello scalo. In entrambi i casi i progetti furono quindi stoppati per il parere negativo espresso da ENAC e cancellati.
Parte da lontano nel tempo ma ha sviluppi più recenti e diversi invece la vicenda della localizzazione del nuovo stadio di Venezia, previsto da tanto tempo nel cosidetto “Quadrante Tessera”, lo strumento di pianificazione della porzione di territorio limitrofo all’aeroporto “Marco Polo”. La previsione dello stadio in tale ambito, anche in questo caso lateralmente alle piste di volo e ad una distanza superiore rispetto ai casi di Cagliari e Genova, ha visto una prima bocciatura da parte di ENAC della localizzazione inizialmente individuata, in quanto comunque ritenuta non compatibile con lo scalo.
La posizione è stata quindi modificata, allontanando lo stadio dall’aeroporto (oltre 2 km lateralmente dalle piste attuali), ed ENAC nella Conferenza dei servizi preliminare del settembre 2018 ha dato parere positivo, sulla base di prescrizioni per le altezze non superabili con le strutture previste e la necessità di tener conto sia dei vincoli delle piste esistenti, sia dell’ipotesi di costruzione di una nuova pista per il “Marco Polo”, previsione da tempo sulla carta che si intende salvaguardare nella sua fattibilità futura con una corretta pianificazione del territorio prossimo all’aeroporto e che prevede la nuova infrastrutura di volo nell’entroterra rispetto alle due attuali affacciate sulla laguna.
Altre prescrizioni poste in sede di conferenza raccomandano che le opere per lo stadio non interferiscano con altri interventi sul territorio già previsti per lo scalo e che il sistema viario sia adeguato in modo che i flussi di traffico generato dall’impianto sportivo e strutture annesse non creino problemi agli spostamenti da/per l’aeroporto in base ai passeggeri attuali e a quelli previsti nei piani di sviluppo aeroportuale.
Il nuovo insediamento, oggi promosso dall’attuale presidenza statunitense del Venezia F.C., prevede uno stadio da 18.000 posti, espandibile a 25.000, con 36.000 mq di strutture annesse, compreso un hotel, e 10 ettari di parcheggi, su un’area di 40 ettari al fianco del nuovo raccordo ferroviario che raggiungerà lo scalo, con la previsione di realizzare un’apposita stazione intermedia a servizio dell’impianto sportivo prima della stazione “Aeroporto”.
Anche nel caso dell’ipotesi di stadio in aree più o meno vicine all’aeroporto di Firenze e alle sue rotte, parere determinante sarà quindi quello di ENAC (parere peraltro necessario per qualunque struttura pensata nell’intorno di qualunque aeroporto). Ciò ancor più se viene ipotizzata un’area non laterale alla pista, come nei casi presentatisi finora a livello nazionale, ma sul suo prolungamento in aree prossime ai coni di volo. Pareri che ENAC avrebbe dovuto esprimere e dovrebbe esprimere comunque in tutte e tre le ipotesi di stadio che hanno girato attorno al “Vespucci” (Castello, Marcafir, via Allende a Campi Bisenzio), in realzione sia alla pista attuale 05/23 sia alla nuova pista 12/30 da realizzare (come progettata) ed alle sue rotte individuate sul territorio rappresentate nelle tavole e delineate da ENAV nei documenti allegati al masterplan.