25/2/2021 – Il vettore olandese KLM il 23 febbraio, con una cerimonia presso lo stabilimento brasiliano di Embraer, ha preso in carico il primo esemplare di E195-E2, modello di punta della famiglia di jet regionali Embraer E-Jet E2, una delle tipologie di aerei più ecologici ed innovativi oggi in produzione. Il nuovo aereo fa parte di un impegno per 35 esemplari (25 in ordine, 10 in opzione), che andranno ad affiancare e poi sostituire gradualmente gli Embraer E-Jet della precedente generazione impiegati attualmente per il corto-medio raggio (Embraer 175 e 190), gestiti dalla KLM Cityhopper, sussidiaria regionale di KLM.

L’operazione è un tassello essenziale del piano di riduzione delle emissioni che anche il vettore olandese ha intrapreso, con obiettivo di una riduzione entro il 2030 del 50% delle emissioni di CO2 connesse alle proprie attività, e che ha come azione più determinante il rinnovo delle flotte con i nuovi aerei ecologici che garantiscono abbattimenti consistenti di consumi e impatti.

Gli Embraer E195-E2 – evidenzia KLM – avranno una riduzione del 31% delle emissioni di CO2 per posto passeggero, con una riduzione stimata di 1.500 tonnellate di CO2 l’anno per ogni esemplare impiegato, e una riduzione del 60% dell’impronta acustica rispetto ai precedenti modelli di Embraer impiegati. Un’evoluzione di silenziosità significativa, che peraltro a Firenze è già stato possibile apprezzare sul campo in tutta la sua evidenza ascoltando gli Embraer E190-E2 introdotti nei voli di Swiss alternati ai tradizionali modelli E190.

KLM è uno dei principali vettori che servono il “Vespucci”, con la rotta da Amsterdam operativa dal 2013 e incrementata fino a quattro frequenze giornaliere (fino a sei nei fine settimana estivi), e Firenze per KLM rappresenta una delle destinazioni più importanti servite nella propria rete europea. È evidente come la possibilità di impiego di nuovi velivoli come gli Embraer E-Jet E2 di KLM, così come degli altri nuovi velivoli ecologici scelti da altri vettori (Airbus A220 e A320neo), su un numero sempre maggiore di voli sia un tassello determinante per la transizione ecologica attuabile per il “Vespucci” di Firenze, che deve essere perseguita per quanto possibile già nell’assetto di pista esistente ma che naturalmente potrà essere raggiunta compiutamente solo con la realizzazione della nuova pista 12/30, in grado di far operare senza limitazioni e altre criticità tutti i nuovi modelli, che stanno ormai entrando nelle flotte di gran parte dei vettori.

 

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