Voli e vettori
Con la nuova pista non varia il ruolo dello scalo anche per quanto riguarda la tipologia di voli e vettori. La funzione della pista efficiente è prima di tutto quella di assicurare una migliore operatività ai collegamenti esistenti, oggi tutti potenzialmente soggetti alle disfunzioni della pista attuale anche sulle tratte più brevi e su ogni tipo di volo (commerciale, privato, militare, umanitario, governativo).
La nuova pista deve poi garantire una normale dinamica del trasporto aereo, con la possibilità di accogliere i vettori interessati a servire l’area fiorentina (in molti casi oggi respinti o ostacolati dai problemi operativi dello scalo), e l’ampliamento delle destinazioni raggiungibili grazie al pieno sfruttamento delle potenzialità dei velivoli di riferimento. Ciò significa raggiungere dal “Vespucci” destinazioni nazionali adesso mancanti (soprattutto nel sud Italia e le isole), nuove destinazioni nel continente europeo fino alle Repubbliche ex-sovietiche e nel bacino del Mediterraneo (capitali e maggiori città). Destinazioni già raggiungibili dal “Vespucci” con voli occasionali, charter, velivoli di aviazione generale o liner in versione alleggerita e che con una pista adeguata divengono commercialmente operabili con regolarità.
I principali vettori di riferimento per il “Vespucci” restano quelli che già oggi dovrebbero poter operare in base al ruolo riconosciuto allo scalo fiorentino nell’ottica di integrazione possibile con Pisa ma che in molti casi sono tenuti lontani da Firenze dalle penalizzazioni della pista esistente. Sono soprattutto i vettori cosiddetti tradizionali che fanno abitualmente scalo sugli aeroporti italiani anche al di fuori dei due hub di Roma e Milano (come Aer Lingus, Aeroflot, Finnair, LOT, Tunisair, Turkish Airlines, ecc.). Al fianco di questi vettori potrà crescere la presenza di qualche compagnia low cost che opera in un segmento di traffico più prossimo a quello tradizionale con voli verso gli hub e le maggiori città italiane ed europee, come Vueling o Volotea già presenti a Firenze (una quota di traffico a basso costo, pur con diversa rilevanza, è ormai presente in qualunque tipo di aeroporto commerciale quindi, ferma restando la specializzazione di Pisa in tale settore, è naturale che sia interessato anche lo scalo fiorentino, così come lo scalo pisano, pur specializzato nel low cost, manterrà una propria quota di vettori tradizionali a servizio del bacino della costa).