14/7/2020 – La nostra Associazione, come riportato nello statuto, è sempre stata apolitica, quindi ci siamo sempre astenuti da consigli politici, limitandoci a commentare le assurdità sulla questione aeroportuale che via via venivano espresse da esponenti vari, di qualunque schieramento fossero. Perché sostenere l’aeroporto, al di là dell’orientamento politico che ognuno può avere personalmente, deve essere un tema trasversale su cui tutti dovrebbero concordare oltre gli schieramenti (così è al di fuori della Toscana, più o meno ovunque, come evidenziamo spesso anche su questo blog raccontando i tanti progetti aeroportuali che altrove si fanno).
Questa volta però dobbiamo fare un’eccezione di fronte alla reiterazione delle affermazioni contro l’aeroporto dell’area fiorentina della candidata per il centro-destra alla presidenza della Regione Toscana, l’esponente della Lega Susanna Ceccardi (Cascina, Pisa). Posizioni che sono state ripetute innumerevoli volte negli ultimi anni, ma adesso sono ribadite da candidata ufficiale, anche nei primi confronti (come quello di ieri nella sede del quotidiano La Nazione) ed assumono toni ancor più gravi e incomprensibili: gravi per i contenuti (ci torniamo più avanti), incomprensibili per un candidato che dovrebbe costruire consenso e raccogliere voti e che invece con tale atteggiamento si gioca gran parte delle possibilità di vittoria per la parte politica rappresentata inimicandosi parte della Toscana e l’area del capoluogo regionale.
La Ceccardi ripete che non ha competenze tecniche e parla da politica, ma da politica lancia giudizi senza alcun senso sulla validità progettuale del masterplan e della nuova pista di Firenze che sono questioni assolutamente tecniche. Non sappiamo chi abbia consigliato così male la Ceccardi e perché continui a farlo. Perché in quel che viene espresso non c’è la minima idea della vicenda aeroportuale toscana, della sua storia, del quadro e dei progetti odierni, del favore e dell’attesa per la soluzione della questione aeroportuale con la costruzione della nuova pista che si respira a Firenze e nella Toscana centrale (altrimenti non uscirebbero queste posizioni).
Pare davvero strano che per assecondare e ingraziarsi chi (pochi) si riconosce nei “comitati del no” e in sei sindaci della piana fiorentina e pratese anti-aeroporto (sui 69 dell’area Firenze-Prato-Pistoia), sindaci che peraltro non rappresentano per nulla il pensiero della maggioranza dei propri cittadini, la Ceccardi si presenti in questa parte di regione mettendosi contro la stragrande maggioranza delle persone (favorevoli all’aeroporto, come hanno sempre testimoniato i sondaggi sul tema, anche nei comuni della piana e a Prato) e sostanzialmente tutte le forze economiche, le associazioni di categoria e i sindacati che vedono ovviamente nello sviluppo dell’aeroporto un’irrinunciabile occasione di crescita e lavoro, oltre che un risanamento della situazione ambientale.
E tutto questo in base ad affermazioni spesso completamente infondate sulla questione aeroportuale toscana e, per quanto riguarda il masterplan del “Vespucci”, del tutto contrarie a quanto stabilito e certificato dagli enti tecnici preposti a valutare i progetti aeroportuali. Scusandoci quindi con chi legge queste cose da decenni (e facendo una gran fatica a scriverle di nuovo) ribadiamo alcuni aspetti, dedicati alla candidata Ceccardi.
– La nuova pista dell’aeroporto di Firenze serve per creare il vero sistema aeroportuale toscano basato su due aeroporti, Firenze e Pisa, che solo insieme e con strutture funzionali potranno servire adeguatamente la Toscana (nessuno dei due scali potrebbe bastare da solo, per limiti di crescita e/o problemi di localizzazione e status che hanno e manterranno) e solo insieme potranno contrastare perdite di turisti, affari e preziosi posti di lavoro verso altre regioni e in particolare verso Bologna il cui aeroporto, per ruolo centrale e caratteristiche, è e resterà più attrattivo per l’area fiorentina rispetto a quello di Pisa. Anche in Toscana non si crea un sistema aeroportuale se non si creano le infrastrutture aeroportuali che devono comporlo (è una banalità, ma qualcuno fa ancora finta di non capirlo).
– La soluzione aeroporto di Pisa per l’area fiorentina non è mai esistita (nel senso che non è mai stata una soluzione) e non esiste oggi: non esiste al mondo una città che abbia l’aeroporto di riferimento ad una distanza paragonabile agli 80 km tra Firenze e Pisa: la media italiana è di circa 10 km, quella europea 17 km e quella mondiale 22 km. E su distanze di 80 km non è neppure ipotizzabile una connessione ferroviaria con le caratteristiche della navetta città-aeroporto.
– L’atavica idea di una nuova ferrovia veloce tra Pisa e Firenze è pura follia: è follia per gli altissimi costi (miliardi di euro) e per l’altissimo impatto ambientale (dovendo intervenire pesantemente su tutto il territorio per 80 km tra le due città), rispetto all’intervento infinitamente più contenuto e meno impattante necessario per dotare il “Vespucci” di una nuova pista; è follia perché nessun intervento sulla ferrovia Firenze-Pisa risolverebbe il problema aeroportuale vero e storico della Toscana, che sta nella carenza di capacità delle infrastrutture aeroportuali, di piste, piazzali e terminal (per volare, anche in Toscana, servono prima di tutto aeroporti e aerei, non treni: altra banalità che qualcuno fa finta di non capire). Non per nulla qualunque altra importante regione (ma spesso anche quelle minori per ruolo e attrattiva) ha sistemi di due, tre o quattro aeroporti e continua a potenziarli tutti.
– Se vengono trovate ancora risorse per interventi migliorativi della linea ferroviaria tra Firenze e Pisa che si facciano, al di là delle esigenze aeroportuali (ricordando comunque che tale ferrovia è la tratta regionale su cui più è stato investito nella storia della Toscana dagli anni ‘80 del secolo scorso con centinaia di miliardi di vecchie lire e s’investe tutt’oggi per gli aggiustamenti possibili), ma ciò non ha proprio nulla a che vedere con le esigenze aeroportuali dell’area fiorentina e con la necessità di fare la nuova pista per il “Vespucci” di Firenze.
– La nuova pista di Firenze – ricordiamo alla candidata Ceccardi anche questo – non serve “solo” a far funzionare più seriamente lo scalo eliminando le penalizzazioni di quella attuale (disservizi, dirottamenti, inutile impatto ambientale aggiuntivo, ecc.), ma serve anche o soprattutto a levare i voli a bassa quota e più impattanti dalle teste dei cittadini di interi quartieri fiorentini (Peretola, Brozzi, Quaracchi) e di Sesto Fiorentino, spostandoli su aree libere e poi scarsamente abitate della piana. Voli che ovviamente senza nuova pista continueranno per sempre a passare bassi su abitati e cittadini. A meno che Ceccardi non intenda completare il suo programma anti-aereo per Firenze sostenendo la soppressione anche della pista esistente, esattamente come sognano i comitati anti-aeroporto della piana e di Pisa e vari residuati politici del secolo scorso ancora in giro.
– Infine (finendo qui considerazioni che potrebbero proseguire a lungo), per l’ennesima volta, qualcuno dovrebbe spiegare anche alla candidata Ceccardi che le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato non inficiano minimamente i progetti del masterplan dell’aeroporto di Firenze e la relativa nuova pista (che restano assolutamente validi e corretti), ma hanno contestato questioni burocratiche e di forma su alcuni passaggi della Valutazione di Impatto Ambientale che, per altro, sono stati sempre adottati in tutti gli altri masterplan e VIA nazionali senza che nessuno mai obiettasse alcunché.
Ribaditi questi dati di fatto, sui quali speriamo che la candidata Ceccardi e il centro-destra vogliano riflettere, come detto all’inizio, questa volta deroghiamo dalla regola di non occuparci di consigli politici. Ceccardi accusa la sinistra (o centro-sinistra) che guida da tanti anni la Toscana di non aver mai risolto la questione aeroporto: è vero, altrimenti oggi non saremmo ancora ad aspettare una pista adeguata per lo scalo dell’area fiorentina. E tuttora nella sinistra (e centro-sinistra) permangono spezzoni di partiti e relativi esponenti territoriali fermi su assurde posizioni campanilistiche e anti-aeroporto (anche nel PD, oggi in concreto maggiore responsabile dello stallo in cui si trova di nuovo la questione per effetto degli assurdi ricorsi al TAR promossi da alcuni sindaci). Ma è davvero bizzarro (se non fosse grave sarebbe anche divertente…) vedere un candidato del centro-destra nel 2020 prendere il testimone delle stesse posizioni anti-aeroporto di Firenze del Partito Comunista toscano degli anni’70 e dei suoi reduci e nostalgici ancora presenti in regione.
Quindi, come abbiamo sempre condannato tanti anni di errori nella gestione della questione aeroportuale toscana (e riconosciuto le correzioni di rotta quando ci sono state), adesso non si può che ribadire l’invito ad evitare nelle urne di settembre chiunque oggi non sostenga chiaramente l’attuazione del masterplan e della nuova pista di Firenze. La candidata Ceccardi si è espressa chiaramente per il “no” andando completamente “fuori pista”, quindi non è in alcun modo votabile da chi vuole la soluzione della questione aeroportuale e tiene al futuro della Toscana.
Se votiamo Fratelli d’Italia con Marcheschi siamo a posto perché ha assicurato la rottura con la Lega Toscana se insistono con il No per il Vespucci. Rafforzando Fratelli d’Italia indeboliamo la Lega, perché il PD con i 5 Stelle sono in sintonia con la Ceccardi e non fidiamoci neanche delle belle parole di Giani, anche lui fa parte del PD. MMarcheschi è una garanzia si è battuto per anni, anzi per decenni in favore dello sviluppo del Vespucci
Finché è alleato con i pisani ed i NO Aeroporto della Ceccardi, non avrà mai i nostri voti
L’unica sempre coerente e sempre a favore aeroporto nuovo è Italia Viva
Hai perfettamente ragione Sandro, qui non bisogna guardare la propria ideologia, ma bisogna votare per il bene del Vespucci
Admin, bisognerebbe fare un sondaggio su FirenzeToday su chi è a favore alla nuova pista in modo da poterlo presentare alle autorità comunali e regionali per fargli vedere che la stragrande maggioranza dei cittadini fiorentini e limitrofi è a favore della nuova pista. Dico su FirenzeToday perché non tutti sono a conoscenza di questo sito, se tu potessi organizzarlo sarebbe favoloso
Di sondaggi ne sono stati fatti molti, nel corso del tempo, anche da istituti di ricerca specializzati, con tutti i criteri del caso, promossi da vari committenti, e hanno sempre indicato una maggioranza netta favorevole alla necessità dell’aeroporto dell’area fiorentina e anche alla nuova pista, sia a Firenze sia nella piana. Su questo blog, in un post dell’ottobre 2018, abbiamo dato conto di uno dei più recenti, condotto da Eumetra; qui è invece riportato un sondaggio del 2014 di Sociometrica; un’altra indagine di opinioni era ricompresa in uno degli studi IRPET (Istituto della Regione) che precedettero l’avvio della procedura del masterplan attuale. Ma chi resta ancora contro l’aeroporto di Firenze ormai è annebbiato da una posizione ideologica o interessata e rifiuta a prescindere qualunque argomento, atto o documento che spiega e dimostra la validità, necessità e il favore prevalente per i progetti dello scalo e la nuova pista.
Più che annebbiati si tratta di persone ottuse che riufiutano qualsiasi dialogo fuori dalle loro ideologie assurde, dei veri e propri muri di gomma, che forse con le loro strategie credono di guadagnare qualche voto in più dalle persone, per fortuna poche, che la pensano come loro, infischiandosene dei cittadini come quelli di Peretola e Brozzi e Sesto che da anni vedono sulla loro testa gli aerei. Con la nuova pista si potrebbe risolvere oltre a quelli economici con nuovi posti di lavoro anche quelli del sorvolo su Peretola e Sesto
Salvatore, si abbiamo firmato tanti sondaggi, spesi milioni di parole (sono rimasto stupito dalla Lega per il non appoggio al nostro aeroporto).
È IL MOMENTO DI NON SPRECARE VOTI, Italia Viva appoggia il Sig. Giani.
Admin, non è ideologica, vogliono costruire!!!
Grazie Admin per continuare questa battaglia per Firenze e la Toscana tutta