14/2/2020. Si è tenuto ieri sera l’incontro pubblico che era stato promosso dall’Associazione In Pista! per far chiarezza su quella che sarà la relazione tra l’aeroporto “Vespucci” nell’assetto con la nuova pista 12/30 e il quartiere di Novoli e che è stata l’occasione per ribadire con ancora più forza e chiarezza la validità del progetto previsto per il “Vespucci” e l’assetto della piana nell’ambito del masterplan aeroportuale.
L’iniziativa, che voleva dare risposta alle preoccupazioni suscitate dalle informazioni non corrette che ancora circolano sulla nuova pista e sulle relative modalità d’uso, si è aperta inevitabilmente con il commento alla sentenza del Consiglio di Stato, arrivata poche ore prima, che ha confermato lo stop all’iter del masterplan posto dal TAR toscano nel maggio scorso, cercando di far chiarezza anche su questo ennesimo atto della vicenda già strumentalizzato e distorto in ogni modo nella giornata di ieri.
È stato quindi evidenziato e confermato come la sentenza del Consiglio di Stato riguardi giudizi sulle modalità in cui sono stati attuati alcuni passaggi ministeriali della procedura di VIA sul masterplan, ma in alcun modo riguardi la validità del progetto in sé per la nuova pista, l’assetto dello scalo e le altre opere territoriali e ambientali. Quindi adesso la procedura potrà e dovrà essere fatta ripartire dagli enti promotori (Toscana Aeroporti ed ENAC) per confermare l’obiettivo di avere uno scalo più funzionale e ambientalmente più compatibile e un reale sistema aeroportuale regionale.
Intanto, nell’incontro, i responsabili dell’Associazione hanno illustrato con immagini e video reali e simulati le traiettorie di volo previste con la nuova pista in raffronto alla pista attuale, sottolineando gli evidenti netti miglioramenti attesi per gli abitati e i cittadini; ricordato la modalità di utilizzo monodirezionale della nuova pista, che non avrà quindi voli dalla parte di Novoli ma solo dalla parte libera della piana, sorvolando con le traiettorie a bassa quota e impattanti zone pressoché senza insediamenti in prossimità dell’autostrada A11 e lontane dalle aree abitate; ricordate le opere ambientali previste per la piana; evidenziato i miglioramenti ambientali attesi anche dall’evoluzione “ecologica” degli aerei, che è già iniziata anche a Firenze con l’introduzione di alcuni nuovi velivoli (Airbus A220 e Embraer E Jet-E2) ma che potrà attuarsi efficacemente solo con la nuova pista, necessaria per far operare i modelli “ecologici” più ordinati o già messi in linea dai vettori (in particolare l’A320neo, velivolo di riferimento per il nuovo assetto dello scalo).
Un incontro “salutare”, che ha cercato di portare uno sprazzo di verità e chiarezza in un’altra giornata assurda per la questione aeroportuale fiorentina e toscana, che sarebbe tanto facile da risolvere con un progetto sotto ogni aspetto migliorativo della situazione attuale qual é il masterplan in iter, se potessero valere solo logica, buon senso, buona politica e l’interesse generale del territorio e dei cittadini.