SAS apre il Firenze-Copenaghen

On 8 Ottobre 2018, in Aeroporto Firenze, by admin

8/10/2018 – Scandinavian Airlines (SAS), vettore con sede in Svezia e compagnia di riferimento anche per Danimarca e Norvegia, ha programmato con l’orario estivo 2019 l’apertura del volo diretto tra il “Vespucci” di Firenze e Copenaghen. Il collegamento, prenotabile dal 9 ottobre e attivo da aprile, è previsto con tre frequenze settimanali (inizialmente lunedì, giovedì, domenica), sarà operato con Airbus A319 e coperto in due ore e dieci minuti di volo.

Il volo su Firenze si inserisce in un piano di sviluppo della rete europea annunciato da SAS, che vede nel 2019 l’apertura di sei nuove destinazioni e 17 nuove rotte dirette, comprendenti per l’Italia anche quelle da Copenaghen e Stoccolma a Catania, da Stoccolma a Napoli e da Aarhus a Roma, in aggiunta ai voli già serviti nel nostro paese.

Il collegamento diretto tra il capoluogo toscano e la capitale danese non è una novità per il “Vespucci”: la tratta è già stata effettuata una decina di anni fa dalla danese Sterling, poi Cimber Air, ed è attualmente attiva stagionalmente (marzo-ottobre, dal 2013) ad opera di Vueling. L’arrivo di SAS rappresenta il ritorno di un vettore scandinavo e lo sbarco sullo scalo fiorentino di un altro prestigioso vettore europeo.

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2 Responses to SAS apre il Firenze-Copenaghen

  1. Salvatore ha detto:

    Ora ci si mette anche la CGIL a rompere le uova nel paniere, ci si mette anche lei a ostacolare la nuova pista, tutti discorsi assurdi che non hanno né capo ne coda, ma che noia può dare una pista più sicura che elimina i sorvoli sugli abitati di Peretola, Brizzi, Quaracchi e Sesto, che migliora tutta la piana, che ora è una discarica a cielo aperto, è solo una presa di posizione che fa molto male all’economia della area metropolitana

    • admin ha detto:

      Il no della GCIL è ancora più assurdo: un no ad un progetto che, oltre a migliorare la situazione attuale sotto tutti gli aspetti (soprattutto ambientali), genererà mille posti di lavoro ogni milione di passeggeri in più all’aeroporto. Chiaramente ormai la questione non si gioca più sul buon senso e sugli aspetti tecnici, ma sulle beghe politiche.

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