A fronte dei sette “comuni fuori pista” firmatari dei ricorsi al TAR contro il via libera ambientale al masterplan del “Vespucci”, 37 “comuni in pista” hanno sottoscritto un documento a sostegno dell’importanza strategica dell’aeroporto dell’area fiorentina e del suo adeguamento con la nuova pista. Un sostegno logico e di buon senso, per un’infrastruttura che, ovviamente, per il suo valore e i benefici che ricadono sui territori va oltre i confini comunali e provinciali, per estendersi a tutto il bacino d’utenza primario del “Vespucci” (Firenze-Prato-Pistoia) ed ai territori della Toscana centrale che hanno nell’infrastruttura dell’area fiorentina lo scalo principale di riferimento (Arezzo e Siena), oltre che all’intera regione per la necessità di uno scalo adeguato nell’area fiorentina come elemento cardine di un vero sistema aeroportuale toscano.
Non meraviglia quindi la scesa in campo diretta dei 37 sindaci al momento firmatari dell’appello (la lista è aperta e quindi altre firme potranno aggiungersi), che peraltro in molti casi avevano già manifestato la propria posizione favorevole ai progetti del “Vespucci”. L’iniziativa però, per la sua modalità, dà un segnale decisamente inedito ed è anch’esso un tassello importante tra le voci favorevoli sempre più numerose, dagli storici comitati cittadini “per” (attivi in vario modo dagli anni 80), ai sondaggi ripetuti nel tempo, ai recenti gruppi Facebook, fino al nuovo Comitato Sì Aeroporto promotore dell’appello per l’aeroporto che sta crescendo sempre più di ora in ora raccogliendo le firme di ogni settore della società civile di Firenze, della piana e dell’area metropolitana (cittadini residenti, imprenditori, operatori dei più svariati ambiti, dallo sport alla ricerca, la cultura, l’università, ecc. ecc.).
Solo chi davvero vive richiuso nel proprio orticello fuori dal mondo e dalla realtà, o racconta la questione da lontano, ignaro dei reali termini della vicenda, può meravigliarsi del favore largo, diffuso e trasversale verso quest’opera e per un progetto che coniuga, nell’interesse di tutti, il miglioramento funzionale e operativo di un infrastruttura (esistente) con la salvaguardia dell’ambiente.
Qui sotto l’elenco (ad oggi) dei Comuni firmatari dell’appello per l’aeroporto.
Oggi al TG 2 delle 20,30 hanno fatto presente che a Milano si sono raggruppate varie associazioni conf.industria e artigiani della Moda, con unica sede a Milano per tutta l’Italia. Prepariamoci che presto ci portano via dopo la moda donna, anche uomo e bimbi/e. E il PITTI Moda può ringraziare i sette Sindaci che hanno proseguito x il NO alla pista come avevano fatto i loro precedenti compagni. Facendo mancare un servizio. Strategico a FIRENZE e altri comuni. Cosi anche Prato avrà un altro KO nel tessile e a cascata ne risentiranno anche altri comuni con aumento disoccupazione. Visto che loro vogliono l’aeroclub nella Toscana Nord. Quanti comuni hanno le elezioni di quei sette?
I sette comuni “contro”, anche se fanno tanto rumore e notizia, sono una larga minoranza rispetto allo schieramento che si dichiara favorevole all’aeroporto dell’area fiorentina e alla nuova pista e peraltro di quei sette comuni solo due (Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio) hanno titolo e motivo di avere voce nella vicenda, mentre gli altri non sono per nulla interessati dal progetto aeroportuale (né per territorio né per effetti dei voli). Si spera quindi che questa volta possa prevalere l’interesse pubblico generale che sta nel poter avere uno scalo adeguato per il nostro territorio (più funzionale e meno impattante per tutti, compresi i comuni della piana), senza il quale gli effetti sarebbero sicuramente quelli che descrive, con ulteriori fughe di attività, imprese, posti di lavoro, a favore dei territori che sanno volare.