Nella seduta del consiglio comunale di Firenze tenutasi ieri è stato dedicato un ricordo al primo sindaco del secondo dopoguerra, Mario Fabiani, entrato in carica il 28 novembre 1946 con la sua giunta e il nuovo consiglio comunale riunitosi in tale data nella sua prima seduta. Ripercorrendo gli atti di allora l’attuale presidente del consiglio comunale ha ricordato l’impegno profuso dal sindaco Fabiani e dalla sua amministrazione nella difficile fase di ricostruzione post-bellica e di rilancio della città.
Prendendo spunto dalla ricorrenza celebrata in Palazzo Vecchio, è interessante ricordare il ruolo determinante che già negli anni 40 del secolo scorso veniva riconosciuto al trasporto aereo, anch’esso in fase di ricostruzione dopo il periodo della guerra, e come già settanta anni fa la questione aeroportuale stesse sul tavolo dell’amministrazione fiorentina. Proprio nei primi anni della giunta Fabiani, Firenze si pose in prima linea nella ripresa dell’attività aerea, con la vicenda dell’Aerea Teseo, una delle prime compagnie aeree italiane rinate dopo la Guerra, che per due anni (1946-1948) assicurò voli regolari da Peretola per varie destinazioni nazionali e internazionali con i Douglas DC-3 appena riconvertiti dagli usi militari.
L’improvvisa cessazione dell’attività del vettore fiorentino, nel 1948, e la necessità di mantenere il capoluogo toscano nella rete del trasporto aereo in fase di sviluppo, fece emergere la necessità di adeguare lo scalo di Peretola, che allora disponeva di una pista di 1.000 metri realizzata alla fine degli anni 30. La richiesta dei vettori, settanta anni fa, era di poter disporre di una pista diversamente orientata, svincolata dagli ostacoli e più lunga di quella esistente, in grado di accogliere i “moderni” velivoli plurimotori ad elica. La risposta degli amministratori di allora fu lo studio del progetto per una pista con tracciato al fianco dell’autostrada Firenze-Mare lunga 2.150 metri, scaturita dal lavoro di un comitato per l’aeroporto costituito in Palazzo Vecchio ed elaborata nel 1949 da Giorgio Bonsi, pilota e ingegnere aeronautico (poi fondatore e animatore tra il 1982 e il 1994 del Comitato per l’Aeroporto di Firenze-Prato, del quale la nostra associazione prese il testimone nel 1996). Il progetto della nuova pista, orientata nel senso naturale della vallata, con direttrice tra Firenze e Prato, fu apprezzato e ritenuto valido, ma la sua realizzazione si arenò per mancanza di finanziamenti in un paese in quel momento ancora alle prese con la difficile ricostruzione e la questione aeroportuale fiorentina rimase irrisolta (con tutte le note vicende arrivate fino ai nostri giorni).
Prendiamo spunto dal ricordo dedicato in Palazzo Vecchio al sindaco Fabiani per riproporre queste note di storia della nostra città, sicuramente sconosciute ai contestatori dello scalo fiorentino che ancora oggi riescono a dipingere come improvvisato, sbagliato o inutile un progetto di nuova pista “parallela all’autostrada” (oggi pista 12/30) conosciuto da settanta anni come migliore soluzione per l’assetto dell’aeroporto di Peretola.
È arrivato l’ok al l’ampliamento! È passata la VIA, sarà davvero il via ai lavori???
Che sia la volta buona????? Speriamo!