Buon anno…

On 3 Gennaio 2016, in Aeroporto Firenze, by admin

2016Dodici mesi fa, salutando la fine del 2014 e augurando un buon 2015, commentavamo un anno passato in iter politico-burocratici (sul fronte gestionale e infrastrutturale) e ricordavamo la scaletta di scadenze serrate che avrebbero dovuto portare entro fine estate all’avvio concreto degli interventi per il “Vespucci” secondo la tempistica annunciata in occasione della presentazione in Palazzo Vecchio del masterplan aeroportuale 2014-2029 (novembre 2014) appena approvato in linea tecnica da ENAC e che stava per avviare il proprio iter autorizzativo tra SIA e VIA. Una tempistica ambiziosa, inusuale per le opere italiche, basata sull’auspicio della massima collaborazione e responsabilità di tutti i soggetti coinvolti per superare gli ostacoli ancora in campo in nome dell’interesse pubblico.

Dodici mesi dopo, salutando la fine del 2015 e augurando un buon 2016, siamo a raccontare un altro anno trascorso in iter politico-burocratici: iter conclusi sul fronte gestionale, con il definitivo riassetto societario del sistema aeroportuale (fusione di SAT e ADF in Toscana Aeroporti, effettiva dal 1° giugno); iter in corso sul fronte infrastrutturale, con la procedura di VIA sul masterplan completata per la fase istruttoria (produzione di studi, osservazioni, pareri, integrazioni, ri-osservazioni, controdeduzioni, ecc.) e ad oggi in attesa di pronunciamento conclusivo da parte del Ministero dell’Ambiente, e con le successive fasi procedurali (dalla Conferenza dei Servizi alle gare di appalto) che presumibilmente occuperanno buona parte del nuovo anno.

Il 2016 dovrebbe aprirsi proprio con la chiusura della procedura di VIA da parte del Ministero dell’Ambiente, ossia con il parere definitivo sull’aspetto ambientale del masterplan (che dovrebbe essere un parere favorevole con prescrizioni, come usuale). Quindi si dovrebbe proseguire con la procedura presso il Ministero delle Infrastrutture e la Conferenza dei Servizi che chiuderebbe la fase amministrativa. Il governatore della Toscana Rossi, nei propositi per il nuovo anno, ha ipotizzato per febbraio la stipula dell’accordo di programma generale “extra-aeroporto”, cioè dell’intesa sulle garanzie realizzative e di finanziamento per tutte le altre opere della piana e dell’area di Pisa che la Regione ha posto tra i vincoli al masterplan del “Vespucci” di Firenze nel proprio parere espresso in novembre. Il presidente di ENAC Riggio, nell’ultima visita fiorentina dello scorso ottobre, ha ipotizzato entro metà anno la conclusione di tutte le procedure autorizzative e la seconda metà per i successivi passi di avvicinamento all’avvio dei lavori (gare di appalto, ecc.), con l’apertura dei cantieri auspicata entro la fine del 2016. Scadenze diverse da quelle che si prefiguravano un anno fa ma da sottoscrivere pienamente se si potessero raggiungere davvero, senza intoppi.

Il condizionale resta infatti d’obbligo in una vicenda come questa, perché il 2015 è stato anche l’anno della conferma delle resistenze che ancora restano in campo per ostacolare in varia forma i progetti dello scalo fiorentino, andando in senso opposto all’auspicata collaborazione e senso di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti in nome dell’interesse pubblico. Resistenze messe “agli atti” in molte delle osservazioni e contestazioni al masterplan e al relativo studio ambientale riversate sul tavolo del Ministero del’Ambiente più o meno da tutti gli enti e le istituzioni toscane (dalla Regione in giù) in qualche modo coinvolte nella procedura di VIA in corso (alcune legittime e utili, recepite nell’iter; molte inappropriate o inutili perché reiterate su aspetti già chiariti o “cavillose”; altre fuori luogo o fuori di testa). A questi atti si aggiungono poi le resistenze “extra-iter”, quelle attuate con i vari ricorsi (TAR, Presidenza della Repubblica) e esposti in Procura reiterati fino alla fine dell’anno e che, per quanto sballati, bene che vada comportano perdite di tempo e di risorse (anche pubbliche) per i soggetti e gli uffici comunque costretti a prenderle in considerazione e disbrigare le relative pratiche.

Resistenze ribadite da alcuni soggetti con dispiegamento di forze e tenacia davvero degne di miglior causa, come nel caso dell’Università di Firenze che anche nelle scorse settimane, sotto Natale, ha inviato al Ministero dell’Ambiente l’ennesimo documento di contestazione verso il progetto della nuova pista (orientamento, operatività, dimensione, ecc.) in replica alle “controdeduzioni” che aveva redatto ENAC per evidenziare gli errori nelle precedenti osservazioni dell’ateneo fiorentino. Di nuovo l’Università di Firenze, a fine 2015, contesta e sfida metodi e dati validati dall’ente tecnico responsabile dell’approvazione dei progetti aeroportuali e regolatore del settore dell’aviazione nazionale entro il sistema e le regole dell’aviazione internazionale, evidentemente non riconoscendone autorità e competenza in uno scontro istituzionale che non ha bisogno di commenti.

Ma dalla Toscana, a fine 2015 (dicembre), è arrivato a Roma anche il parere “bipolare” della Regione che a fianco del sì al masterplan espresso dalla Giunta (condizionato e vincolato nell’ambito del complessivo piano territoriale delineato con la variante al PIT), ha posto sul tavolo ministeriale anche la posizione del Nucleo Regionale di Valutazione Ambientale che si esprime in modo molto critico, ritenendo di non poter giudicare il masterplan dai documenti della VIA fin qui prodotti, e pone agli atti inviti a esprimere “parere negativo sulle opere in oggetto” o in subordine a “non procedere all’ulteriore corso della valutazione in merito al progetto in esame”. Un invito allo stop che replica quello già espresso lo scorso luglio, peraltro coerente con l’atteggiamento critico verso lo scalo fiorentino di vari settori del massimo ente toscano palesato durante tutto l’iter della variante al PIT e nel lungo percorso partecipativo su parco e aeroporto.

Bene o male questo è lo scenario attorno al “Vespucci” e ai suoi progetti che ha chiuso il 2015 e apre il 2016. Cosa augurarsi e aspettarsi quindi nel nuovo anno? L’auspicio non può che essere quello che si ascolti e si assecondi tutto ciò che è sensato e realmente necessario (come peraltro è stato fatto), ma che si sfrondino le procedure da tutto quanto di inutile, dannoso o gravoso ci è stato messo, da azzeccagarbugli o perditempo e dagli “ossificatori” (come lo stesso presidente di ENAC qualche mese fa ha definito gli inventori di problemi). Magari sarebbe anche utile e istruttivo che qualcuno stesse meno alla scrivania a pensare “osservazioni” e passasse un po’ di tempo in aeroporto, tra i passeggeri dei voli cancellati o dirottati e gli operatori aeroportuali che devono gestire giornate “fiorentine” come quelle che si sono susseguite in queste feste. Quindi, che si concludano come prefigurato gli atti valutativi e autorizzativi e si proceda con i passaggi previsti verso l’avvio della fase realizzativa della nuova pista e delle altre opere del masterplan. Se entro la fine del 2016 si arrivasse davvero all’apertura di cantieri sarebbe (tra un anno) reale motivo di brindisi. Intanto, augurandoci fin dai prossimi giorni sviluppi (positivi) della vicenda, buon anno a tutti.

 

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