Nell’ambito della procedura di VIA in corso sul masterplan del “Vespucci”, Toscana Aeroporti, a seguito di incontri svoltisi in ottobre e novembre, ha fornito al Ministero dell’Ambiente nuove documentazioni per confermare, riconfermare e chiarire ulteriormente vari aspetti connessi ai progetti aeroportuali. Aspetti già ampiamente spiegati dal gestore aeroportuale e da ENAC nel masterplan e nello Studio di Impatto Ambientale iniziale e nelle integrazioni fornite lo scorso settembre ma oggetto di osservazioni e contestazioni riversate di nuovo sui tavoli romani dalla Toscana (enti, istituzioni e soggetti vari). Il nuovo materiale torna ad affrontare questioni di dettaglio inerenti “Condizioni operative”, “Componente atmosfera”, “Studio di incidenza”, “Ambiente idrico superficiale”, “Caratterizzazione idrogeologica dell’area di intervento”, “Archeologia”, “Componente rumore”, “Beni architettonici patrimonio UNESCO” con una relazione di 255 pagine e 13 documenti allegati tra schede, tabelle e tavole illustrative (consultabili nell’apposita sezione VIA del sito internet del Ministero dell’Ambiente).
Nella parte iniziale della relazione (capitolo 2) viene ricostruito in modo chiaro e dettagliato il quadro di legittimità e coerenza in cui si inserisce il progetto dell’aeroporto di Firenze, dal contesto trasportistico europeo a quello delle pianificazioni regionali, passando dalle indicazioni del Piano Nazionale degli Aeroporti e sono ribadite le ricadute positive dello scalo aereo in termini di benefici generali per competitività, occupazione, sostegno all’economia, ecc. ecc. (una lettura caldamente consigliata a chi ancora oggi riesce a esprimere dubbi e interrogativi esistenziali sullo scalo fiorentino e su aspetti della vicenda ormai universalmente assodati e acquisiti).
Significativo (per chi abbia bisogno di avere ancora spiegazioni in merito) le considerazioni che rispiegano le ragioni della scelta dell’orientamento della nuova pista 12/30 in base alla situazione dei venti e alla loro incidenza nello specifico contesto in cui è inserito l’aeroporto (punto 2.3), in risposta e smentita alle accuse fuori luogo sollevate anche su questo tema da vari ambiti istituzionali toscani. Ciò che lascia sgomenti nel leggere documenti di questo tipo è pensare che si debba impiegare tempo (e risorse) per “difendere” progetti approvati dal principale ente tecnico nazionale in tema di aviazione, responsabile della validazione di ogni progetto aeroportuale italiano, da accuse del tutto fuori luogo basate su madornali errori o non comprensioni delle questioni.
Conferme e riconferme di quanto già spiegato nei precedenti documenti caratterizzano anche i temi ambientali, con ulteriori dettagli e approfondimenti che ribadiscono la validità delle opere previste, i miglioramenti generali indotti dal nuovo assetto dello scalo e dagli interventi accessori e compensativi connessi, la sostenibilità dell’attività aerea in rapporto alla popolazione e gli abitati, la fattibilità delle opere inerenti gli assetti idrogeologici e la sicurezza idraulica. Particolarmente interessante, per l’aspetto ambientale, le considerazioni nell’ambito dello Studio di Incidenza (punto 3.2) che rispiegano in modo dettagliato il reale significato degli interventi per le aree naturalistiche, che a consuntivo finale vedranno un netto incremento dimensionale (i nuovi habitat ricreati nella piana saranno per estensione tre volte superiori alle aree interferite dal masterplan) e un netto miglioramento anche qualitativo rispetto allo stato in cui versano alcune di quelle esistenti.
Assurdo, invece, il paragrafo dedicato alle ville Medicee (punto 3.7): anche in questo caso è assurdo che qualcuno debba spendere ancora risorse e tempo per rispondere a stramberie come la petizione per salvare dalla nuova pista il Patrimonio mondiale “ville e giardini medicei” rivolto all’UNESCO dai comitati della piana come osservazione nella procedura VIA. Altre decine di pagine, immagini, simulazioni e cartografie prodotte, per dovere di pratica burocratica, per ridire che tra la nuova pista e le ville Medicee non c’è nessuna interferenza né “inquinamenti” visivi (anche questo peraltro era già stato spiegato in precedenti documenti). Anzi, se proprio si vuole puntualizzare, la situazione migliorerà anche sotto questo profilo, sia per la giacitura della nuova pista molto meno visibile dalle colline rispetto all’attuale, sia per l’allontanamento delle traiettorie di volo. Nel documento integrativo si fa infatti notare come l’attuale pista, puntata proprio verso le colline a nord dello scalo, porti adesso gli aerei a sorvolare la zona delle ville Medicee più vicine, mentre con la nuova pista le traiettorie di volo passeranno lontano, in prossimità dell’asse autostradale (aspetto che avevamo evidenziato anche noi commentando questa osservazione sballata sul notiziario “Aeroporto” n° 72).
Il nuovo materiale, integrazione alle integrazioni, è stato prodotto per agevolare il lavoro del Ministero dell’Ambiente, chiamato a sbrogliare il caos prodotto in Toscana attorno al masterplan del “Vespucci” con osservazioni e pareri in gran parte a dir poco discutibili. Certamente chi, per proprie ragioni, continua a produrre e esprimere tali contestazioni difficilmente cambierà idea anche di fronte a queste ulteriori spiegazioni che probabilmente neppure leggerà, non riconoscendo la competenza degli enti competenti (si potrebbe continuare all’infinito nel “botta e risposta”). C’è da augurarsi quindi che a questo punto, nonostante le “resistenze”, si possa chiudere questa fase di studi per arrivare al definitivo decreto ministeriale che chiude la VIA e quindi alle successive fasi dell’iter approvativo.