Il 22 ottobre ENAC ha comunicato che, con la firma dei primi sette atti di acquisto, è stato dato il via al piano di trasferimento degli abitati del borgo di via Cariola presso l’aeroporto di Pisa. Si tratta di 44 abitazioni che, con il graduale ampliamento dello scalo, sono rimaste completamente circondate dal sedime aeroportuale, con gli aerei a poche decine di metri di distanza.

Il complesso intervento di delocalizzazione, spiega ENAC, utilizza uno stanziamento complessivo di 16,5 milioni di euro, di cui tre verranno versati ai sette proprietari che per primi hanno dato la disponibilità a cedere le abitazioni entro la fine del 2014. I fondi vengono stanziati dallo Stato (10 milioni), dalla SAT (3 milioni), dalla Regione Toscana (3 milioni) e dall’Aeronautica Militare (0,5 milioni). Le acquisizioni proseguiranno per gruppi e si concluderanno nel 2016 con la demolizione delle abitazioni.

I proprietari che hanno accettato la valutazione effettuata dall’Agenzia del Territorio hanno potuto usufruire di procedure più veloci e semplificate; coloro che non hanno accettato la stima dell’Agenzia saranno assoggettati a procedura di esproprio per ragioni di pubblica utilità.

Qui il comunicato completo di ENAC. 

Al centro dell'immagine di Google Earth si vedono le abitazioni rimaste letteralmente circondate dal sedime dell'aeroporto di Pisa. Le caso confinano infatti a nord con un parcheggio per auto e bus, ad est con la testata della pista proncipale, a sud con la testata della pista secondaria e ad ovest col piazzale aeromobili. In alto, oltre la superstrada si può notare il quartiere cittadino di San Giusto.

Al centro dell’immagine di Google Earth si vedono le abitazioni rimaste letteralmente circondate dal sedime dell’aeroporto di Pisa. Le case confinano infatti a nord con un parcheggio per auto e bus, ad est con la testata della pista proncipale, a sud con la testata della pista secondaria e ad ovest col piazzale aeromobili. In alto, oltre la superstrada si può notare il quartiere cittadino di San Giusto.

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