La Toscana si è confermata anche nel 2013 il settimo polo aeroportuale nazionale per numero di passeggeri (6,4 milioni) transitati nei cinque aeroporti commerciali di Pisa, Firenze, Elba, Grosseto e Siena. Il dato emerge dall’elaborazione dei numeri pubbblicati sull’annuale report dell’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC) relativi al traffico aereo dei 47 aeroporti commerciali attivi nel corso dell’anno.
I passeggeri totali in Italia nel 2013 sono stati 143.510.334, con una lieve flessione sul 2012 (-1,7%), 1.322.753 i movimenti aeromobili (-5,6%) e 841.843 tonnellate il traffico cargo (-0,3%). I primi cinque aeroporti italiani per traffico passeggeri si confermano Roma Fiumicino (35,9 milioni), Milano Malpensa (17,7 milioni), Milano Linate (8,9 milioni), Bergamo (8,8 milioni) e Venezia (8,3 milioni). Tra le novità del 2013 si è avuta l’entrata ufficiale nella classifica degli scali commerciali dell’aeroporto di Comiso (Ragusa), aperto al traffico nel mese di giugno come sesto scalo siciliano. In negativo si è registrata la chiusura al traffico commerciale degli aeroporti di Forlì (da aprile) e Siena (da marzo).
La graduatoria delle 18 regioni che ospitano i 47 scali commerciali, ordinate per traffico passeggeri, nel 2013 ha sostanzialmente confermato le posizioni del 2012, con l’unica variazione della Sardegna che ha sostituito al quinto posto l’Emilia Romagna (ora sesta). La Toscana si è confermata quindi settimo polo aeroportuale, con 6.453.086 passeggeri, preceduta da Lazio (40,6 milioni), Lombardia (35,6 milioni), Veneto (13,1 milioni), Sicilia (12,9 milioni), Sardegna (7,1 milioni) e Emilia Romagna (6,9 milioni). Nella media nazionale, leggermente negativa per andamento del traffico, la Toscana è stata una della quattro regioni che è andata in controtendenza (assieme a Sardegna, Sicilia e Umbria), con un incremento (circa 1,8%) trainato dalla crescita dell’aeroporto di Firenze (+7,1%). A livello di singoli scali, il “Galilei” di Pisa, pur a fronte di una leggera flessione (-0,4%), con 4.471.085 passeggeri ha guadagnato una posizione ponendosi al 10° posto tra i 47 aeroporti commerciali italiani. Il “Vespucci” di Firenze, con 1.963.744 passeggeri (+7,1%), si è confermato al 20° posto (dato sempre falsato dal permanere delle penalizzazioni operative che frenano la normale evoluzione del traffico). Poco significativo il contributo degli altri tre scali commerciali toscani dell’Elba (38° posto), di Grosseto (41°) e di Siena (45°), con un totale di circa 18.000 passeggeri.
La posizione toscana nel panorama aeroportuale nazionale emersa anche per il 2013 (circa il 3,1% del traffico aereo italiano) continua a evidenziare un quadro non rappresentativo della reale potenzialità della regione, condizionata dalla nota carenza di capacità nelle infrastrutture aeroportuali. Una posizione che è destinata a rimanere tale finché permarrà l’attuale assetto infrastrutturale e non sarà attuato l’intervento della nuova pista di Firenze. La disponibilità di uno scalo adeguato nell’area fiorentina e il conseguente recupero della domanda inevasa generato da tale ambito territoriale resta determinante perché la Toscana possa recuperare un ruolo più consono rispetto alle altre principali regioni, tutte più attrezzate per dotazioni aeroportuali.