Aeroporti toscani: incontri romani

On 21 Giugno 2013, in Aeroporto Firenze, by admin

MIT logo 72-8Si è chiusa ieri una settimana di incontri tra enti toscani e nazionali in merito alla questione aeroportuale della regione. Il tour romano è iniziato lunedì 17 giugno con una prima visita al Ministero delle Infrastrutture di rappresentanti delle istituzioni pisane e del vertice dell’aeroporto “Galilei” di Pisa per ribadire la richiesta di finanziamenti per una delle maggiori opere accessorie connesse allo sviluppo dello scalo cittadino: la delocalizzazione del nucleo abitato di via Cariola e via Carrareccia previsto nel piano di potenziamento e risanamento acustico dell’aeroporto. Martedì 18 giugno è stata la volta di un vertice nella sede romana di ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) con l’assessore ai Trasporti della Regione Toscana per affrontare la questione degli aeroporti minori non interessati dal traffico commerciale, per i quali è previsto il passaggio dal demanio alle regioni (il primo scalo toscano interessato dovrebbe essere Lucca Tassignano). Infine, giovedì 20 giugno si è tenuto un vertice generale sul sistema aeroportuale toscano tra il ministro dei Trasporti e altri rappresentanti di ministeri, il presidente della Regione, le Province di Firenze e Pisa, i sindaci delle due città, i vertici delle società di gestione dei due maggiori scali toscani e il presidente di ENAC.

Il risultato concreto scaturito dall’ultimo incontro è stata una nuova conferma di un finanziamento per la delocalizzazione delle 44 abitazioni a ridosso dello scalo di Pisa, con 10 milioni che saranno messi a disposizione dallo Stato (cui si aggiungeranno 3 milioni della Regione Toscana) per contribuire a una spesa totale prevista di circa 16 milioni. Per il resto, nel vertice è stato ribadito il proseguimento dell’iter in corso in Toscana per la variante al PIT (Piano d’Indirizzo Territoriale) contenente l’ipotesi della nuova pista di Firenze (adozione prevista entro luglio, approvazione definitiva ipotizzata entro dicembre) e per il percorso di studio attorno all’idea della holding tra gli scali di Firenze e Pisa alla quale la Regione e le istituzioni pisane confermano di voler vincolare il via libera alla pista fiorentina secondo la scaletta già nota (scaletta che la nostra Associazione non condivide per l’incertezza che caratterizza la questione holding e l’inopportunità di legare tale questione alle decisioni sullo scalo di Firenze).

Per le vicende dell’aeroporto fiorentino, che sono sempre dipese da problemi tutti toscani prima che da Roma, il segnale significativo da cogliere è la conferma che le opere accessorie legate a progetti aeroportuali non devono essere necessariamente accollate totalmente al gestore dello scalo, ma possono essere cofinanziate da varie fonti (nazionali o europee), come si sta facendo per lo scalo di Pisa (oltre che per delocalizzare l’abitato, in settimana è stato anche confermato il cofinanziamento di Unione europea, Governo e Regione di circa 21 milioni di euro per il people mover stazione-aeroporto). Di questo aspetto dovrà necessariamente tenere conto il Consiglio Regionale della Toscana nelle valutazioni ancora in corso per l’impostazione della variante al PIT e nelle votazioni previste sulla relativa delibera.

 

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